Tregua a Mindanao

Tregua a Mindanao Accordo tra ribelli comunisti e governo filippino Tregua a Mindanao Negoziati per il cessate il fuoco anche con la guerriglia musulmana MANILA — La guerriglia comunista filippina ha concordato con le autorità una tregua che riguarda sei province dell'isola di Mindanao. La resistenza afferma che la decisione è stata presa al termine di una serie di colloqui, tra esponenti del partito comunista, dei guerriglieri del «Nuovo esercito popolare» e funzionari locali dell'amministrazione. Anche il comandante dell'esercito nella regione, generale Mariano Adalem, ha ordinato ai suoi uomini di abbassare i fucili. Secondo l'agenzia filippina il cessate il fuoco è stato negoziato da una commissione di 12 funzionari civili guidati dal governatore della provincia di Misamis. Vicente Emano, e diversi capi della guerriglia, tra cui la personalità di maggior spicco era George Madlos. segretario della sezione di Mindanao del partito comunista. Non si sa però quanto la tregua sia destinata a durare. Lo stesso Madlos ha preci¬ sato che -il cessate il fuoco resterà in vigore fino a quando i militari osserveranno l'accordo*. Come gesto di buona volontà, ha aggiunto, i comunisti si sono offerti di risarcire le famiglie di due bambini rimasti feriti nel corso di un recente scontro. Emano ha auspicato che sia il preludio di una tregua e di una riconciliazione La tregua con i guerriglieri comunisti si affianca ad analoghi tentativi di Cory Aquino per raggiungere un accordo con la guerriglia seccesionista musulmana del Sud. Ultimamente una delegazione del «Fronte di liberazione nazionale moro» diretto da Nur Misuari ha potuto uscire dalla clandestinità e. scortato da un gruppo di soldati filippini, compiere un giro di ispezione nei campi di addestramento disseminati nell'isola di Mindanao e nell'arcipelago di Sulu. Lo scopo dell'iniziativa era di valutare il sostegno della base a Misuari. in esilio da 12 anni in Libia, e la potenza reale del Fronte. Secondo i militari i ribelli possono contare su diecimila uomini ben equipaggiati, una forza cinque volte superiore a quella delle stime ufficiali. La delegazione ha consta tato che la volontà di indipendenza è sempre molto forte e che negoziati sulla base di una concessione di autonomia sarebbero soltanto una soluzione provvisoria. Misuari ha offerto una tregua fino a alla fine di agosto perché il governo dia prova della sincerità dei suoi tentativi di arrivare a un compromesso, altrimenti, ha minacciato, -il Sud andrà a ferro e fuoco-. Si sta anche preparando un incontro tra Misuari e un alto esponente del governo. Segnali distensivi arrivano anche da Tripoli, che ha sempre finanziato la guerriglia musulmana. L'ambasciatore libico ha consegnato un messaggio di Gheddafi alla Aquino in cui si esprime solidarietà al tentativo di porre fine al conflitto con i ribelli.

Persone citate: Cory Aquino, George Madlos, Gheddafi, Mariano Adalem, Misuari, Nur Misuari, Tregua, Vicente Emano

Luoghi citati: Libia, Tripoli