Si riscopre l'ospedale fantasma

Si riscopre Fospedale fantasma Dopo 17 anni finalmente un accordo per aprire l'edificio di via Farinelli Si riscopre Fospedale fantasma La Regione ha steso una bozza d'intesa con l'istituto proprietario dell'immobile, che doveva servire come centro geriatrico e disporre di 550 posti letto - Oltre ai 7 miliardi già spesi senza risultati se ne dovranno aggiungere altri 25 Dopo 17 anni qualcosa si muove per l'ospedale geriatrico 'Vittorio Valletta» di via Farinelli 25. La Regione ha elaborato una bozza di convenzione con l'Inrca, l'istituto proprietario dell'Immobile, per utilizzare metà del complesso. Siamo in vista della conclusione di questa triste e costosa vicenda? Per il momento c'è un'intesa a fare qualcosa, senza però chiarire bene entro quanto tempo e con quale costo per la collettività. Vediamo, in breve, le tappe di questa assurda vicenda. 1969: viene redatto il progetto per la costruzione del nuovo centro con una previsione di 550 posti letto. Il Comune, da parte sua. dona il terreno all'Inrca (Istituto nazionale di riposo e cura degli anziani, ente di diritto pubblico nato nel '68, con sede legale a Roma e otto centri sparsi in tutto il Paese). Il 2 gennaio '70 si iniziano i lavori con uno stanziamento statale di un miliardo. Nel '77, la Regione Piemonte, di fronte alla promessa di ultimazione di locali su un'area di oltre 2 mila metri quadrati garantisce altro denaro. Nel maggio '81 l'assessore regionale Bajardi si incontra con il presidente dell'istituto e raggiunge un accordo di massima per la gestione di un poliambulatorio che resta però di proprietà Inrca (costo per la collettività di 600 milioni). Agosto '81: un decreto del ministero della Sanità proroga la vita dell'istituto di altri sei anni (e la Regione completa la recinzione di via Farinelli spendendo altri 500 milioni). Ma nel frattempo l'Usi 1-23 fa ricorso a! Tar Lazio contro la decisione del ministro. Maggio '82: tutto si ferma. Solo una parte del fabbricato, vera cattedrale allo sperpero, è utilizzata come laboratorio. Il resto è lasciato alle erbacce, ai teppisti, all'incuria del tempo. Adesso c'è la novità. Innanzitutto l'Inrca cede metà del complesso In comodato d'uso per 99 anni all'Usi Torino 4. La Regione invece garantisce il finanziamento a bilancio per le prestazioni assistenziali, concede le autorizzazioni o eventuali deroghe per l'assunzione del personale e. attraverso il Fondo sanitario regionale, troverà il denaro per pagare i lavori. Cosa si farà in concreto? Per il momento un gruppo di progettisti, su incarico dell'istituto (che resta appaltante delle opere), dovrà redigere un progetto generale di conversione con lotti che riguardano radiologia, laboratorio analisi, camere operatorie e servizi generali, Nel poliambulatorio gestito dall'Usi infine sono compresi servizi di dermatologia, chirurgia, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, neuropsichiatria infantile, otorinolaringoiatria, pediatria. Tutto ciò giustifica solo un cauto ottimismo e amare considerazioni. In questo a/Zaire, Infatti, secondo le stesse valutazioni della Regione, dovranno essere spesi almeno altri 25 miliardi che vanno ad aggiungersi agli oltre 7 già elargiti in passato. E il tutto per non pagare il canone d'affitto per 99 anni all'Inrca. ' Adriano Provera Krbucce e rifiuti circordano da anni l'ospedale di vii Farinelli

Persone citate: Adriano Provera, Bajardi, Farinelli, Vittorio Valletta

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Tar, Torino, Zaire