In coma senza assistenza nell'ambulanza per 31 ore

In coma senza assistenza nell'ambulanza per 31 ore II viaggio allucinante Siracusa-Como d'un malato In coma senza assistenza nell'ambulanza per 31 ore DAL NOSTRO CORRISPONDENTE COMO — Storia di un viaggio allucinante in autoambulanza attraverso l'Italia: da Mazara del Vallo a Como. Un viaggio per il quale gli infermieri hanno preteso un pagamento di tre milioni e cinquecentomila lire. Protagonista-vittima di questo ennesimo episodio di inciviltà, un meccanico di Bregnano (Como) di 39 anni, Ferdinando Figini. L'uomo, che è sposato senza figli, era partito assieme alla moglie venerdì scorso per la Sicilia in aereo. Aveva intenzione di trascorrere al mare un tranquillo periodo di vacanza. Sabato, però, dopo un pasto un po' abbondante, s'è sentito male. Ed è cominciata la sua incredibile storia. All'ospedale di Mazara prima e a quello di Palermo poi. i medici non sapevano come curare il malato che era In preda ad una violenta crisi di delirium tremens. Da qui la decisione presa di tornare a Como in autoambulanza. Una decisione forse affrettata, ma che comunque, in quei frangenti, sembrava la più logica. Con il marito quasi in coma, la signora Figini non aveva molte altre alternative. Ed ecco finalmente che alle 10 di domenica il malato viene caricato su un'autoambulanza della Croce Verde di Siracusa. Davanti ci sono tre infermieri; dietro, il malato, disteso su una specie di lettino e sua moglie. Il viaggio dura 31 interminabili ore. La signora prega gli infermieri di assistere il marito, di farlo urinare. Niente. Le viene risposto che non hanno l'attrezzatura. La signora picchia al finestrino disperatamente perché l'aiutino. Ma 1 tre, stando alla versione della donna, neppure rispondono. Per tre volte poi abbandonano l'autoambulanza sotto il sole cocente, per rifocillarsi lungo l'autostrada. La signora è disperata. Non sa più che cosa fare. Suo marito sta male e non se la sente di abbandonarlo nemmeno per un secondo. Ha con sé una bottiglia d'acqua minerale e con questa gli inumidisce le labbra. A quegli infermieri ha già pagato due milioni di anticipo. Suo marito è adagiato su una specie di lettino di ferro, senza neppure il materasso. Quello di gomma piuma è talmente sottile che glielo hanno messo sotto il capo a mo' di cuscino. Finalmente l'odissea finisce. E l'ambulanza siracusana entra nel cortile dell'ospedale Sant'Anna. Prima di «scaricare, il malato gli infermieri pretendono il saldo: ancora un milione e trecentocinquantamila lire. Il medico di guardia dell'ospedale Sant'Anna di Como quando visita il malato inorridisce. E oltre al normale referto annota che l'uomo è in un grave stato di disidratazione e che è «inzuppato di urina.. Interviene anche il funzionario dì polizia presso l'ospedale che stila un dettagliato rapporto. All'ospedale di Como sono indignati: «Non si può trattare la gente in questo modo — dicono al pronto soccorso — l'uomo è stato sistemato su una barellina in Sicilia e cosi è arrivato a Como. Niente per farlo stare più comodo. I vestiti che aveva alla partenza di un viaggio così lungo erano gli stessi che indossava all'arrivo Ora Ferdinando Figini è uscito dal coma e comincia a stare meglio. Ieri ha detto le prime parole. Ha cominciato a mangiare. Sua moglie è 11 accanto al suo letto. La notizia di questo allucinante viaggio ha suscitato impressione a Como e in provincia. Adolfo Caldarini

Persone citate: Adolfo Caldarini, Ferdinando Figini, Figini