L'ambasciatore non sarà nero

L'ambasciatore non sarà nero Fallito il progetto di Reagan per il rappresentante ,in Sud Africa L'ambasciatore non sarà nero A Pretoria torna Nickel - Uno dei designati ha posto come condizione una linea più dura DALLA REDAZIONE DI WASHINGTON WASHINGTON — Dopo un mese di ricerche senza esito per una soluzione diversa, il Dipartimento di Stato ha annunciato ieri che l'ambasciatore Herman Nickel a fine agosto ritornerà al suo lavoro a Pretoria. 'Nickel è ancora il nostro ambasciatore', ha confermato ieri la Casa Bianca, precisando però che con il rientro in sede del diplomatico richiamato all'inizio di luglio a Washington non è per nulla concluso il tentativo di trovare un nuovo inviato americano a Pretoria. In realtà dietro la decisione di rilanciare Nickel c'è il fallimento di un'operazione d'immagine — la nomina di un ambasciatore di colore per rappresentare gli Usa nel Paese dell'aporrfteid — che secondo l'amministrazione americana avrebbe potuto allentare la pressione del Congresso e dell'opinione pubblica sul presidente Reagan, per convincerlo ad abbandonare la politica deli-impegno co¬ struttivo» nei confronti del Sud Africa, imboccando con decisione la strada delle sanzioni. Un'operazione sostenuta con convinzione dallo stesso Reagan. Per questo, quando Nickel ha lasciato il Sud Africa un mese fa per un perìodo di vacanza, e per discutere a Washington una revisione della politica statunitense sull'apartheid, il Dipartimento di Stato aveva annunciato che l'ambasciatore non sarebbe ritornato al suo posto e la Casa Bianca ha avviato la ricerca di un diplomatico di colore. Oggi gli Usa non rinunciano ufficialmente a questa ricerca, ma ripescando Nickel prendono atto che un mese di tentativi, contatti, pre-designazioni non ha prodotto alcun risultato concreto. Il primo candidato era Robert Brown, un uomo d'affari di colore, il cui nome è stato ritirato in fretta quando sono stati sollevati dubbi e domande su alcuni suoi interessi con i leader sudafricani. Poi, Reagan sembrava orientato su Terence Todman, inviato americano in Danimarca, e uno dei sei diplomatici neri con il rango di ambasciatore. Ma in una conferenza stampa a Copenaghen Todman giovedì ha criticato la linea scelta dall'amministrazione americana nei confronti di Pretoria, annunciando di non avere alcuna intenzione di accettare un eventuale incarico finché Washington non svilupperà una opposizione «più credibile, al sistema sudafricano di segregazione razziale. Secondo alcuni funzionari dell'amministrazione, Todman avrebbe già informato dalla Danimarca la Casa Bianca di non essere interessato alla nomina a Pretoria. n Dipartimento di Stato non ha voluto rispondere a chi chiedeva se Todman sia a questo punto ancora da considerare come un candidato alla carica di ambasciatore in Sud Africa.