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Cile, studenti in piazza Dopo la morte misteriosa di un dirigente de Cile, studenti in piazza SANTIAGO — Il consiglio nazionale della de cilena ha chiesto alla magistratura una ^approfondita indagine' per accertare 'la verità' sulla misteriosa morte di un suo militante, il dirigente universitario Mario Martinez, trovato cadavere a cinque giorni dalla sua scomparsa. Gli esponenti dei gruppi giovanili de hanno avanzato l'ipotesi di un 'assassinio politico'. esprimendo seri dubbi sul! esito dell'inchiesta giudiziaria e sulla possibilità che i magistrati chiariscano l'oscura vicenda. I dirigenti governativi e in particolare il ministro degli Interni, Ricardo Garcia. hanno detto che le accuse dei rappresentanti democristiani rispondono «a una speculazione politica interessata-, dato che gli inquirenti non hanno concluso ancora le loro indagini. Intanto gli ambienti studenteschi hanno reagito im¬ mediatamente alla notizia della morte del loro dirigente. Un corteo di oltre duemila studenti è sceso ieri in piazza per una manifestazione di protesta, subito repressa dalla polizia, e che ha arrestato decine di giovani dell'università di Santiago (alla quale apparteneva il dirigente morto) e di altre scuole. Il ministro Garcia ha detto di non ritenere 'Onesto cominciare a giocare con questa situazione, solo per alimentare speculazioni', prive ancora di 'fondati motivi'. Ma, nel suo comunicato, la de osserva che. pur non intendendo anticipare accuse precise, «in un Paese in cui sono avvenuti tanti crìmini e ci sono state tante vittime del terrorismo di Stato, i sospetti sono fondati: La morte del giovane universitario si aggiunge a una lista di crimini rimasti impuniti: dall'assassinio del leader sindacale Tucapel Jimenez, avvenuta nel 1982, a quello di tre dirigenti oppositori, sequestrati e decapitati a marzo dell'anno scorso, fino ai recenti casi dei due giovani bruciati vivi, presumibilmen te da elementi dell'esercito. Per questo, il leader democristiano, Gabriel Valdes, ha espresso 'fondati dubbi» sulla possibilità che si indentifichino i responsabili della morte del dirìgente universitario. I primi risultati dell'inchiesta giudiziaria non offrono, per la verità, indizi concreti, il magistrato inquirente ha ammesso che il corpo del giovane presenta ematomi e lacerazioni cutanee. L'esercito ha confermato ufficialmente la diserzione di due reclute che sono passate alla guerriglia. I giornali hanno pubblicato una foto in cui si vedono i due soldati in uniforme e con le armi in pugno a fianco di un rappresentante del «Fronte patriottico Manuel Rodriguez».