Rete cenerentola, nemica delle montagne

Rete cenerentola, nemica delle montagne Raitre ha 200 ripetitori contro i 1200 delle altre reti; vista dal 78 per cento Rete cenerentola, nemica delle montagne In testa all'ascolto Puglia, poi Marche e Venezia Giuba ■ Ricezione difficile in Piemonte, Liguria, Emilia, Toscana ROMA — Sono poco più di duecento, contro i milleduecento di Raiuno e Raidue, gli impianti di trasmissione della terza rete della Rai, sparsi su tutto il territorio nazionale. Nonostante il numero esiguo, comunque bilanciato dalla potenza dei trasmettitori, il 78 per cento della popolazione, secondo le stime ufficiali, è servita dai programmi nazionali e regionali di Raitre. Il dato supera quello indicato nella convenzione tra Rai e ministero delle Poste e Telecomunicazioni, sancita nell'agosto dell'81 e valida fino all'anno prossimo. Secondo quell'accordo, a Raitre si chiedeva di coprire il 65 per cento dell'ascolto, con particolare riguardo alle regioni meridionali e lasciando comunque spazio di sviluppo all'emittenza privata. La distribuzione per regione dei quasi quaranta milioni di telespettatori che potrebbero, volendo, seguire i programmi di Raitre, è legata a fattori geografici. Dove non ci sono montagne, è naturalmente più facile far arrivare il segnale. In testa alla classifica dell'ascolto di Raitre c'è la Puglia («coperta» quasi al 90 per cento), seguita dalle Marche, dalla Venezia-Giulia, dalla Sardegna. La ricezione è invece molto difficile in Liguria, in Piemonte, in Emilia, in Toscana, nel Molise e nella Campania, regioni nelle quali è necessario talvolta installare apposite antenne per poterla ricevere. E' quasi certo che, con il nuovo accordo, da definire l'anno prossimo, gli obiettivi della rete si ampleranno, seguendo una tendenza già affermata da Raiuno e da Raidue: -Nella convenzione con il ministero — spiegano gli ingegneri della Rai — le due strutture si assumevano l'impegno di raggiungere con il proprio segnale i centri con almeno novecento abitanti. Si è andati molto oltre ed è chiaro che si continuerà a farlo, anche per quanto riguarda Raitre». f. c.