Con quelle pensioni miracoli ogni mese

Con quelle pensioni miracoli ogni mese Con quelle pensioni miracoli ogni mese «La vecchiaia non è una malattia cronica», affermano giustamente i sindacalisti dello Spi-Cgil. ma aggiungono che molti, troppi anziani « vivono ancora waie., lì 6C,\ per cento dei pensionali torinesi percepisce la pensione minima che si aggira sulle 380-417 mila lire lorde al mese: una cifra ridicolmente bassa per sopravvivere in una città dove solo per l'affitto si rischia di spendere di più. Il rimanente 40l"'c riceve una pensione che in media si aggira sulle 800 mila lire; le cose non migliorano di molto per i coniugi che godono entrambi di pensione. ma non hanno altri redditi. «La maggioransa dei pensionati vive con grandi difficoltà», dicono i sindacalisti ciiiimerando. tra le tante ragionidel tìia^gio^iconiinijo rincaro degli affitti e il degrado di alcune zone della città (in particolare nel centro storico). «L'assistenza comunale interviene solo su richiesta e uno dei problemi più grossi dell'anziano è proprio quello di non conoscere i servizi di cui potrebbe disporre. In ogni caso l'assistenza è carente e sta diminuendo: con la scusa della legge finanziaria si sono dirottate risorse verso altri settori lasciando più scoperto quello degli anziani». Vengono quindi ricordati i disagi legati a una burocrazia farraginosa che. dagli enti pubblici. all'Inps. all'Usi sottopone a code, compilazione di moduli, permanenze eterne negli uffici. Accanto ai problemi economici quelli più intimi, legati alla solitudine, alla difficoltà di continuare a vivere in una città sempre più estranea. «La società in genere non favorisce i rapporti tra le persone — sostengono i sindacalisti che entrano in contatto con migliaia di pensionati torinesi — e questo accade anche per gli anziani; non è del tutto vero che abbiano problemi con le altre generazioni. E' invece vero che si fa poco per aiutarli »•