Processo a Milano per le ditte che vendevano il vino killer
Processo a Milano perle dille the vendevano il vino killer Si è conclusa l'inchiesta torinese sulle sofisticazioni al metanolo Processo a Milano perle dille the vendevano il vino killer Venti richieste di rinvio a giudizio - In Piemonte furono sessanta le persone intossicate L'inchiesta della Procura torinese sulle sofisticazioni del vino al metanolo si è conclusa. Ieri mattina, il sostituto procuratore Vittorio Russo ha depositato la sua requisitoria: 20 richieste di citazione a giudizio per i titolari delle ditte finite sotto inchiesta in Piemonte. Il fascicolo sarà fra breve trasmesso alla Procura di Milano (nel capoluogo lombardo affluiranno tutte le inchieste dei magistrati che in diverse città si sono occupati del vino avvelenato). Il processo si svolgerà, probabilmente, entro la fine dell'anno o nei primi mesi dell'87. Due le imputazioni contestate dal magistratoo torinese ai responsabili delle venti ditte: la violazione degli articoli 439 e 440 del codice penale. I responsabili legali delle ditte per i quali il dott. Russo chiede il rinvio a giudizio rischiano grosso. Per gli avvelenatori di sostanze alimentari la legge prevede pene con un minimo di 15 anni di reclusione, per chi mette in commercio sostanze adulterate o contraffatte, pene che vanno da un minimo di 3 anni a un massimo di 10 anni di reclusione. Secondo il sostituto procuratore Russo «dei sei decessi "sospetti", soltanto uno è stato attribuito dai periti ad intossicazione per il vino avvelenato: quello della pensionata di 71 anni. Amelia Magnesi, morta il giorno di Pasqua all'ospedale di Chivasso, dove era stata portata ormai in coma. Ad alcuni degli imputati, che sono già inquisiti dalla Procura di Milano, sono stati contestati il concorso in omicidio a titolo di "dolo eventuale" e il concorso nell'associazione per delinquere. Queste sono comunque decisioni e valutazioni che spettano ai magistrati milanesi». Nel territorio piemontese furono una sessantina le persone intossicate dal vino killer. Spiega il giudice torinese: «Non ho ritenuto opportuno attendere l'esito di alcune perizie, che sono ancora in corso. Quando saranno completate, saranno inviate a Milano assieme agli altri atti processuali. Se tutte le Procure incaricate delle indagini chiuderanno in tempi brevi le inchieste di loro competenza, il processo potrebbe celebrarsi nel capoluogo lombardo già nel prossimo inverno». * Rincasava in bicicletta, dopo una serata con amici. quando due giovani gli hanno intimato di consegnare il borsello. Lorenzo Fasano, 61 anni. Ciriè. via Battitore 64, capo cassiere alla Banca di Novara, ha tentato di reagire. E' stato picchiato, guarirà in 10 giorni. Bottino: 300 mila lire.
Persone citate: Lorenzo Fasano, Vittorio Russo
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