Un'azienda nel verde Canavese produce per l'americana Boeing

Un'azienda nel verde Canavese produce per l'americana Boeing E' la Fenoglio di Valperga che fa pezzi aeronautici e spaziali Un'azienda nel verde Canavese produce per l'americana Boeing TORINO — E' un'azienda piccola, spersa nel verde del Canavese, a pochi chilometri da Torino, ed è totalmente sconosciuta dal grande pubblico; ma è ben nota ai grandi costruttori aeronautici: dalla Boeing all'Aeritalia. dalla Agusta alla Pratt e Whitney. Fondata cinquantanni fa come azienda di stampaggi, la Fenoglio sta puntando sempre più sulla produzione aeronautica, che richiede altissima precisione e lavorazioni tecnologicamente di avanguardia. «Oggi il nostro fatturato è dovuto per il 30% al settore aviazione — afferma Rosanna Marocco Fenoglio, titolare dell'azienda — ma l'obiettivo è quello di arrivare al 70% della pioduzione». Quella della Fenoglio è una storia umana, oltre che industriale. Nata a Cuorgnè, nel '73 fu trasferita a Valperga e passò a produzioni sofisticate. Dieci anni fa scomparve il titolare, toccò a chi restava portare avanti la società: «Mi rimboccai le maniche, mi sono dovuta dare da fare, ho mandato avanti l'impresa, adesso siamo alla svolta verso l'aeronautico». La Fenoglio, oltre a parti per il settore aeronautico e spaziale, produce anche elementi per elaboratori elettro- nici, macchine utensili: «Per queste produzioni è necessario formare personale specializzato — afferma —, riceviamo il materiale in conto lavorazione, operiamo solo su materiali speciali: i problemi vengono dalla lavorazione. Il prodotto infatti dovrà essere assolutamente affidabile, non possiamo permetterci errori». La produzione aeronautica spazia dalle centine per i flap del Boeing 767 (il bimotore a grande capacità della nuova generazione alla cui progettazione ha partecipato anche l'Aeritalia), ai supporti per il carrello dell'AMX (l'aereo italo-brasiliano da appoggio tattico), all'anello per il por- r i l e n a p a a e l o o - tellone dello Spacelab. a parti per satelliti artificiali, ai prototipi degli archi parabrezza dell'aereo argentino Pampa. «Facciamo affari con tutte le aziende aeronautiche italiane — afferma la signora Fenoglio —, nel nostro campo c'è come un passa-parola, se ci conosce uno ci conoscono tutti. Con i grossi produttori c'è un rapporto di collaborazione reale, spesso c'è anche un rapporto umano che in altri settori non esiste. Con la Fiat Aviazione facciamo parti per motori civili e prototipi per l'Argo, il motore ausiliario che sarà impiegato, tra l'altro, sull'Am.x; per la Agusta l'attacco per le pale degli elicotteri; per la Siai Marchetti ugelli per i motori. E' un settore in crisi fino a ieri ed oggi in pieno sviluppo, una fase che dovrebbe durare». Con la Agusta è anche avvenuto un episodio curioso: qualche tempo fa la Fenoglio spedi un dépliant tecnico. «Solo in base a quel dépliant c'è arrivata un'ordinazione per i rotori di un elicottero". Il futuro dell'impresa potrebbe venire anche dal nucleare: «Siamo in lista di attesa con l'Enea, ci sono progetti di collaborazione — dichiara la signora Fenoglio —, potrebbe essere un passo importante nella diversificazione». Paolo Giovane Ili ■■-:,v„' <■:-. '-■ ■ \ -:,v„' <■:-. -■ ■ \ Il cacciabombardiere italo-brasiliano Amx, costruito da Aerilalia, Atrmacchi e Kmbraer

Luoghi citati: Cuorgnè, Torino, Valperga