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Semp®m della fame una br all'ospedale Voghera, protesta da cinque mesi Semp®m della fame una br all'ospedale PAVIA — Sono stazionarie le condizioni della detenuta del supercarcere di Medassino. Edda Sotgia, 38 anni, ricoverata nella tarda serata di mercoledì in una camera della clinica ostetrica dell'ospedale Civile di Voghera. La donna, una detenuta politica appartenente alle Brigate rosse, era stata trasferita al Medassino di Voghera dal carcere di Pisa e da circa cinque mesi stava facendo uno sciopero della fame. Il motivo della sua protesta: le condizioni di vita all'interno del supercarcere, che attualmente ospita una cmquantina di detenute politiche. Ma, da sfondo alla sua protesta, un'altra ragione, legata alla possibilità di poter ricevere visite. La Sotgia ha come obiettivo quello di essere trasferita: alla serie di no ha deciso di attuare la sua protesta rifiutando dapprima cibi solidi, poi anche le bevande. Il ricovero è stato consigliato dai medici che avevano in cura Edda Sotgia nell'infermeria del carcere, perché la detenuta ultimamente ha avuto un deperimento fisico repentino dovuto appunto al fatto che nelle scorse settimane si è sottoposta ad un digiuno completo. I medici dell'ospedale civile di Voghera che l'hanno presa in cura hanno deciso di effettuare nei prossimi giorni una serie di complessi esami clinici e di laboratorio per verificare il reale stato organico della donna che attualmente non pesa più di 40 chili. Nel frattempo dichiarano di non aver finora riscontrato segni di scompensi che mettano in pericolo la vita della detenuta. D'altro canto hanno cominciato ad alimentare la Sotgia per via endovenosa (visto che la donna non si è opposta). Dalle dichiarazioni dei medici si desume che la detenuta potrà ristabilirsi anche se il suo deperimento crea qualche preoccupazione. Edda Sotgia era stata arre stata a Cagliari il 23 gennaio 1980 con un gruppo di altre 15 persone. Era stata coinvolta anche nell'inchiesta sulla prima «Anonima sarda» dei sequestri. e, f.