Senza essere Superman gli azzurri vanno forte di Giorgio Viglino

Senza essere Superman gli azzurri vanno forte Nel mondiale Massullo in testa Senza essere Superman gli azzurri vanno forte DAL NOSTRO INVIATO LUCCA — La notizia del giorno, imprevista ma non troppo, è che Carlo Massullo guida la classifica e che altrettanto fa la squadra azzurra. Quella più generale è che il secondo campionato mondiale di pentathlon moderno disputato in Italia nel breve volgere di quattro anni ha preso il via a Lucca, prima città del pool toscano (Pescia, Firenze e Montecatini) che ospita la manifestazione. Il pentathlon moderno, sport multidisciplinare e quindi naturalmente spettacolare, sta progressivamente uscendo dal ghetto degli sport minori. L'avvio con buon successo di pubblico (ansi entusiasmo puro) sarà dovuto anche alla benefica influenza delle vacanze, ma attorno al raccolto campo ostacoli del circolo ippico lucchese c'erano spettatori a migliaia. Lavora bene la federazione, sicuramente, ma si aiutano pure gli atleti che dal clamoroso successo di Los Angeles hanno acquisito fama individuale e popolarità al loro sport. Numero uno assoluto del pentathlon italiano dai tempi bui ad oggi è Daniele Masala campione olimpico. La lieve sorpresa del giorno d'apertura viene dal fatto che sia soltanto settimo e Carlo Massullo primo, alla pari con lo sconosciuto messicano Hoyo, destinato a scomparire probabilmente fin dagli assalti schermistici di quest'oggi. Massullo è l'erede natura¬ le di Masala. come dimostrò a Los Angeles con lo splendido terzo posto, ma il campione non ha intenzione di cedere affatto. Ha pochi punti di distacco e siamo soltanto al primo giorno di gara e al primo sport. Non tanto quindi Masala contro Massullo, quanto gli azzurri contro il resto del mondo. -Se andiamo tutti bene, va bene la squadra. O no-? dice scanzonato Massullo ed ha ragione perché grazie al giovane Cesare Toraldo (12?), la squadra azzurra è largamente al comando, con i sovietici praticamente fuori gioco per lo zero assoluto di Avdeev. Azzurri primi nel mondo? Aspettiamo domenica per dirlo, ma è certo che da un movimento per pochi intimi, tutti militari, respinti dai vertici dei singoli sport, si è passati gradualmente ad una diffusione vera che in futuro non potrà che aumentare. Se è vero, come è vero, che molte discipline sono alienanti (leggi nuoto) altre devianti (scher- ma e tiro), messe tutte assieme con equitazione e mezzofondo, diventano formative per i giovani. Il maggior successo per il presidente De Felice e per i suoi collaboratori, sarà l'inversione di tendenza: pentathlon come disciplina di base, ed eventualmente deviazione di qualcuno verso la specialità in cui eccelle. Gli azzurri non sono tutti Superman, ma atleti perfettamente preparati, soprattutto sul piano tecnico. Ottimi cavalieri, hanno gioca¬ to nella giornata d'esordio la carta delle difficoltà tecniche esasperate. L'allenatore Albanese ha disegnato un percorso altamente selettivo che ha causato una selezione inedita: due soli cavalieri senza errori, Massullo e Hoyo appunto, e appena tredici oltre i mille punti che alle Olimpiadi furono limite di buon valore, non certo di eccellenza. Ricordiamo che i pentathleti improvvisano su cavalli sorteggiati che hanno montato per pochi minuti in campo prova. Ci vuole fortuna con il cavallo (teoricamente sono livellati ma c'è sempre una scala di valori) e abilità nel guidarlo: Massullo e Toraldo hanno avuto entrambe, Masala sol' tanto capacità.'Gli è toccato Gerba des Bois che nel secondo percorso al pomeriggio ha costretto l'olandese Timmemans al ritiro. Masala se l'è cavata con un rifiuto a due terzi del percorso che ha determinato poi il successivo errore. C'è avventura ed incapacità nell'organizzazione: molte divise e hostesses e poco computer. Cedimenti nella federazione internazionale che ha dato via libera alla partecipazione di due americani squalificati per doping. Si tratta di Driggs e Scott, contestati pubblicamente dal collega Burley che ha abbandonato per protesta i campionati. Per rendere credibile uno sport ci vogliono dirigenti capaci. Il calcio insegna, al negativo. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Firenze, Italia, Los Angeles, Lucca, Montecatini