II dollaro si assesto a 1433 lire Petrolio sui 15 dollari il barile

II dollaro si assesto a 1433lire Petrolio sui 15 dollari il barile Qualche dubbio sulle possibilità di tenuta delle decisioni Opec II dollaro si assesto a 1433lire Petrolio sui 15 dollari il barile Per la bilancia italiana potrebbe significare un aggravio dì 2800 miliardi ROMA — E' durata appena un giorno la ripresa del dollaro. Al fixing di ieri la moneta statunitense ha perso quanto recuperato nella seduta precedente: dalle 1444,10 lire di martedì è sceso a 1432,96 lire. Anche a New York la moneta americana ha mostrato debolezza, aprendo a 1428 lire. Segno che la fase di consolidamento è ancora laboriosa e soprattutto che l'accordo raggiunto in sede Opec per i tagli alla produzione di petrolio (tetto di 16 milioni di barili al giorno, contro gli attuali 20 milioni) lascia molto perplessi gli operatori internazionali. Il dollaro sembra destinato quindi ad ulteriore periodo di debolezza. Lo stimolo esercitato dalle decisioni a sorpresa dell'Opec ha perso la sua forza in appena 24 ore. A detta di molti esperti.infatti, il -cartello- del petrolio è destinato a sbriciolarsi in autunno, alle prime difficoltà di qualche Paese produttore. Tanto scetticismo rende anche difficili i calcoli sul maggiore esborso dell'Italia per l'acquisto di greggio. Le prime stime, comunque, con il prezzo del barile sui 15-16 dollari, parlano di un aggravio sulla bolletta petrolifera di circa 2800 miliardi di lire. Si tratta, però, di un'indicazione di massima che non tiene conto del fatto che il prezzo del petrolio varia a seconda della qualità e del Paese di provenienza e a seconda del tipo di contratto di importazione. Le società petrolifere mostrano maggiore cautela e si limitano a calcolare che ogni dollaro in più nella quotazione del barile si tradurrà in un aggravio di 350 miliardi di lire. Tutto dipende quindi dal comportamento dei -signori del petrolio- dopo il patte sottoscritto l'altro ieri a Ginevra. In lìnea di massima, il taglio deciso, se rispettato dovrebbe essere sufficiente a riportare in equilibrio l'offerta e la domanda dì greggio, ridando cosi ai listini quotazioni più reali. L'ufficio studi della Banca Nazionale del Lavoro non ri¬ tiene invece che le decisioni Opec avranno un peso rilevante sulla nostra bolletta petrolifera. Nel rapporto consegnato al presidente Nesi si sottolinea infatti che il prezzo del petrolio è destinato ad attestarsi su una media annua di 13-14 dollari il barile, ad un livello cioè che non dovrebbe procurare grossi danni. Ma che succederà con il prezzo di vendita della benzina? Finora i numerosi e frequenti ribassi sono stati tutti fiscalizzati. Ora si prevedeno aumenti e il governo dovrà decidere se scaricarli o no sugli automobilisti. La decisione è legata alla manovra economica che si dovrà definire con la Finanziaria '87. Ma sull'accordo, giunto a sorpresa proprio quando tutti ormai davano per scontato un altro fallimento del cartello, cominciano ad allungarsi le prime ombre. Passata la prima fase di grande entusiasmo, che si è tradotta in un rialzo immediato e cospicuo dei prezzi del petrolio, gli analisti hanno cominciato a guardare tra le pieghe dell'intesa e al quadro economico e finanziario che regola oggi il mercato del petrolio. I prezzi, che avevano registrato una vera e propria impennata all'apertura dei mercati di Londra e di New York, si sono assestati in chiusura su livelli più bassi anche se ben al di sopra dei valori di lunedi: a New York, il greggio per consegna a settembre ha chiuso a 15,02 guadagnando 1,73 dollari il barile sui valori di lunedi ma perdendo altresì 1,50 dollari rispetto alle punte massime fatte registrare nella mattinata di ieri. Stesso discorso per il greggio per ottobre che ha chiuso a 13,88 dollari con un guadagno di 1,50 dollari sulle quotazioni di lunedi. A Londra, a metà della seduta di ieri, il brent ha subito una limatura di 55-60 cents. Dietro queste flessioni si cela in primo luogo l'enorme accumulo di scorte accantonate negli Stati Uniti ed in Europa negli ultimi tempi.

Persone citate: Nesi

Luoghi citati: Europa, Ginevra, Italia, Londra, New York, Roma, Stati Uniti