Il dollaro non abito più qui di Vincenzo Tessandori

Il dollaro non obito più qui «Spariti» i turisti Usa: domani summit in Laguna tra gli assessori di Venezia, Firenze e Roma Il dollaro non obito più qui Solo in luglio la città toscana ha perso il 50 per cento dei visitatori americani - Chiuse per gioiellerìe di Ponte Vecchio - Non bastano gli arrivi dall'Europa - Ora tutti sperano in sei ferie le settembre DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — L'impresa deve esserle sembrata di quelle importanti. Cosi, Nina Kotar, ventiquattrenne insegnante di San Francisco, ostenta con orgoglio la Tshirt con la scritta, sul davanti: .Sono sopravvissuta all'Europa 1986.; sul retro spiccano i .rischi spedaliterrorismo, radioattività, vino al metanolo, crollo del dollaro.. Tornata a casa, la sorridente Nina potrà dimostrare come, in questa estate di conformismo reaganiano, lei sia venuta nel continente proibito e lo abbia fatto «per contestare il direttore della scuola, che non voleva facessi il viaggio, il sistema e anche il Presidente.. Naturalmente, è venuta a un fiorentino, Marco Menni, l'idea di sfruttare commercialmente quel pizzico di ribellismo e di spirito di avventura che paiono indispensabili per varcare l'oceano. Le scritte sono una minuscola, ironica rivincita sulla campagna sistematica intrapresa da numerosi operatori turistici americani che, per mesi, hanno sconsigliato viaggi in Europa. .Non ci chiamate, se volete visitare Francia, Spagna, Italia o Grecia., ha fatto pubblicare più volte sui maggiori quotidiani la First National Travel Corp., fra le maggiori agenzie di viaggio statunitensi. Il terrorismo, dicono gli americani, fa scartare un viaggio in Italia. In realtà, le ragioni sono anche altre. •Soprattutto altre, per esempio il calo del dollaro., dice Fabio Carlesi, presidente della sezione toscana .Chiavi d'oro, che riunisce in tutt'Italia un migliaio di portieri d'albergo. Aggiunge: .La stagione scorsa un dollaro veniva pagato 2100 lire, oggi oscilla sulle 1300, in pratica un 33% in meno.. Inoltre, si osserva, vien fatto poco per .lanciare. r articolo-Italia. Non è certo stato sufficiente il reportage sulla Toscana pubblicato l'inverno scorso dalla rivista Life. Sono quattro 1 motivi della flessione secondo Aldo D'Amico, direttore della sede di New York dell'American Express: .L'Enit, che non fa alcuno sforzo; il governo, che appare immobile; la scivolata del dollaro; il terrorismo.. Comunque sia, molta gente in America ha seguito il consiglio e ora quello che chiamavano il .triangolo d'oro., formato da Roma, Venezia e Firenze, denuncia una .crisi profonda.. Nei primi sette mesi di quest'anno le presenze sono diminuite di oltre mezzo milione, qui a Firenze. Nel solo luglio, avverte l'Associazione imprese alberghiere (Aia), che raccoglie circa quattrocento esercizi, .si sono perse 248 mila preseme rispetto al luglio '85, con un calo del 41,7%; 25 mila, con una diminuzione del 16,4%, sono gli italiani, 223 mila, pari al 50%, gli stranieri.. Sono, ovviamente, gli statunitensi a guidare la defezione con un calo, percentuale, dell'80,3, seguiti dai canadesi con 180. Abituati a lavorare con i gruppi che, in quattro-sei giorni, percorrono la penisola alla scoperta della cultura made in Italy, i grandi alberghi, soprattutto, registrano vuoti cospicui, destinati a non essere riempiti in questa stagione. Alla fine dell'anno si prevedono cinque-seimila disdette all'hotel Majestic, in centro, e ottomila al Mlrage, sulla via dell'autostrada. .Ma la situazione è generale., osservano all'Aia. Dice l'architetto Piero Brogi, presidente dell'Aia: .E' indispensabile che gli enti preposti al settore turistico si assumano ora precisi impegni.. Brogi sottolinea l'«eccesso di obbedienza civile del dopo-Si- gonella che fa scartare l'Italia agli americani. Ma solo il 30% dei turisti sono rimasti negli States, gli altri hanno scelto l'Europa del Nord o l'America Latina.. Di fronte allo spettro della crisi c'è chi non esita a fare la concorrenza meno leale. «SI, purtroppo è invalso il cattivo costume di offrire posti sottocosto., dice senza mezzi termini Nicola Cariglia, vicesindaco e assessore al turismo, socialdemocratico. Sulla flessione non esistono dubbi, dice: -Ma i dati dell'Aia vanno presi con grande cautela.. Domani, a Venezia si terrà un summit fra gli assessori delle città ex d'oro per trovare una strategia comune e superare le difficoltà. «Gii operatori del settore privato, che bene fanno a pretendere il buon funzionamento degli enti pubblici, devono adeguarsi, darsi un codice di corretto comportamento da seguire non solo fra loro ma nei confronti del turista. Purtroppo, viene praticato il safari da turista — prosegue Cariglia —. Quando qualcuno si siede al tavolo di un bar per un toast e una birra spende sovente quanto al suo paese un intero pasto.. Ha fatto sensazione la lettera-denuncia di un turista pubblicata da un quotidiano: quattro cappuccini e quattro cornetti, al tavolo di un bar .neppure troppo centrale.: 26 mila lire; quattro bicchieri di minerale, 7600. Non soltanto i turisti hanno seguito volentieri l'appello di .Ronnle. a trascurare la •pericolosa. Europa: alcuni atenei hanno richiamato gli studenti all'estero con borse di studio e dalla Florida State University è giunta alla Soprintendenza archeologica della Toscana una lettera con la quale il direttore delle ricerche, Nancy T. Grummond, informa che .sfortunatamente gli scavi della nostra università a Cetamura del Chianti sono stati cancellati per ragione delle difficoltà internazionali. Facciamo piani per tornare a scavare nel 1987.. Ma se il mercato americano è in un momento-no, soprattutto per ragioni economiche, osserva il vicesindaco, .occorre puntare altrove, per esem¬ pio in Europa.. Anche il Vecchio Continente, si dice, può dare molto. Con una certa soddisfazione vengono indicate le cifre e si nota che le presenze dei belgi sono aumentate, in percentuale, del 228,6, quelle del tedeschi del 22,7 e quella degli austriaci del 16,7. mentre in netta ascesa ci sono anche i giapponesi, con il 37,5. Ma sono cifre, in assoluto, piuttosto ridotte. Le presenze dei belgi, ad esempio, sono state 23 mila. Dunque, vengono fatte ricerche di mercato, attenti studi sulla psicologia di massa degli americani, dei giapponesi, dei nord-europei. In questi giorni sono in Giappone il sindaco Massimo Bogianckino e l'assessore alla Cultura, Giuliano Sottani: compiono, si dice molto ufficiosamente, una missione per attirare in numero sempre maggiore gli apprezzati •yen. ; dal suo canto, Cariglia ha già organizzato una settimana nipponica, fra il 26 novembre e il 2 dicembre. L'Aia vede anche nella promozione dei congressi una concreta via d'uscita. Si scruta l'orizzonte, con apprensione, e si cercano nuove possibilità. .Puntiamo sul mercato latino-americano., dice Alessandro Augier, giovane direttore dell'hotel Mirage. .Sono arrivati numerosi argentini, quello sudamericano pare un mercato potenzialmente buono., conferma Alberto Gastaldi, direttore del Majestic. Ma anche 1 latino-americani, si fa osservare, hanno notato gli alti costi. All'Ufficio stranieri della Banca Commerciale, in via degli Strozzi, 11 cuore finanziario di Firenze, sottolineano come il flusso di denaro estero sia .molto ridotto.. Sul Ponte Vecchio, altro crocicchio inevitabile, dodici botteghe di gioiellieri sono .chiuse per ferie, e la cosa è eccezionale, ammette l'orefice Piero Lamperi, che dice di aver incassato fino a luglio la metà rispetto allo scorso anno. Le botteghe di borse e articoli di lusso, globalmente, hanno incassato tre volte meno. Ora. tutti aspettano settembre quando, dicono, dagli Siati Uniti il flusso dovrebbe riprendere copioso. Pochi ci credono. Inoltre, osserva Paolo Uliveri, della Libreria del Porcellino, a due passi dal Ponte Vecchio, .settembre non è un mese indicativo perché un certo tipo di turismo, quello più selezionato e più ricco, si è sempre concentrato all'inizio dell'autunno.. Vincenzo Tessandori