Asti Spumante, piena crisi di Fulvio Lavina

AsH Spumante, piena itis_ - _ - - . - ma m ■ M Vfe • _ L Ci id li iti di hit l dii dlla Regione Quest'anno si venderanno 20 milioni di bottiglie in meno AsH Spumante, piena itis_ - _ - - . - ma m ■ M Vfe • _ L Ci id li iti di hit l dii dlla Regione _ - _ - - . - ma m ■ M Vfe • _ La Cinzano riduce gli acquisti di uve: chiesta la mediazione della Regione Timori per il futuro - «Abbattere i prezzi per riconquistare i mercati esteri» CANELLI — La crisi del vino italiano si riflette anche sull'Asti, lo spumante italiano più venduto nel mondo. Calo del dollaro e effetto metanolo hanno decimato l'esportazione e molti produttori riducono la produzione. E' il caso della Cinzano (circa 13 mUioni di bottiglie di «Asti. 10 scorso anno) che ha «liberato» parte dei suoi abituali conferitori (non solo singoli produttori, ma anche cantine sociali e piccoli vinificatori che cedevano il prodotto già lavorato) dall'impegno di fornire uve o vino moscato doc. 11 provvedimento, però, non riguarderebbe i produttori di Santo Stefano Belbo, Camo e Castiglione Tinella, tre zone pregiate per 11 moscato. Secondo una recente previsioni di Giuseppe Crestodina, direttore tecnico della «Martini & Rossi» e neopresidente del consorzio per la tutela dell'.Asti», dai quasi 70 milioni di bottiglie vendute lo scorso anno si sta rischiando di scendere a poco più di 50 milioni. Calcoli che hanno evidentemente convinto la «Cinzano» (che forse ha risentito più di altri di questo calo di mercato) ad adottare il tanto discusso provvedimento. Per il momento, comunque tutte le altre aziende spumantiere, e in particolare quelle del Canellese, sono Intenzionate a mantenere i precedenti accordi, fissati nella normativa interprofesstonale dello scorso anno, in cui, insieme al prezzo delle uve per la prossima vendemmia (8.600 lire al mg.) era previsto l'impegno da parte delle ditte al ritiro delle uve. Contemporaneamente, però, si manifestano anche timori e preoccupazioni per il futuro: «C'è un dato di fatto: si vende meno "Asti Spumante". Per recuperare bisognerebbe abbattere i pressi di vendita all'estero del 25 per cento il che vuol dire diminuire anche il costo delle uve Le aziende devono fare il sacrificio di ritirare tutta la produzione e i produttori quello di percepire qualcosa in meno dei prezzi correnti: solo così si salverà l'Asti Spumante', è il parere di Francesco Paschlna. direttore tecnico della «Luigi Bosca». Per quanto riguarda la vicenda «Cinzano», l'unica presa di posizione conosciuta è quella dell'Aproma (Associazione produttori moscato): Abbiamo chiesto la mediazione dell'assessore regionale Lombardi: chiediamo poi che la Cinzano si impegni a ritirare le uve decidendo successivamente per le quote di vino che dovessero risultare in eccedenza', afferma il presidente Pier Luigi Saracco. D'altra parte le aziende si sono trovate di fronte, parallelamente alla contrazione delle vendite, il problema delle eccedenze di produzione. Al termine della scorsa vendemmia (circa 800 mila quintali di Moscato doc vendemmiati, contro un fabbisogno di meno di 700 mila) un accordo faticosamente raggiunto tra industrie e produttori stabili che fossero stoccati 170 mila ettolitri di vino, con l'impegno per le industrie a ritirarlo prima della prossima vendemmia. Fatto che il negativo andamento delle vendite non ha potuto consentire, costringendo il ministero per l'Agricoltura ad intervenire con una misura straordinaria: per la prima volta, il 28 luglio scorso, l'Alma è stata autorizzata a ritirare un vino a denominazione d'origine. Centosettantamila ettolitri che saranno inviati alla distillazione con un costo per le casse pubbliche di circa 24 miliardi. Intanto da parte della Regione Piemonte, sono state prese alcune iniziative tecniche (revisione dell'albo vigneti, riduzione del massimale per ettaro) per cercare di limitare la produzione fin dalla prossima vendemmia: ma tra gli operatori del settore c'è la convinzione che quella che doveva essere una iniziativa «contingente», cioè lo stoccaggio e il successivo invio alla distillazione, sarà ri■petuta anche per questa vendemmia. Fulvio Lavina

Persone citate: Giuseppe Crestodina, Luigi Bosca, Pier Luigi Saracco

Luoghi citati: Alma, Camo, Castiglione Tinella, Piemonte, Santo Stefano Belbo