Controsanzioni al via

Controsanzioni al via Controsanzioni al via Depositi cauzionali per import ed export - Le ironie della stampa JOHANNESBURG — Il Sud Africa ha deciso di concretare le sue minacce contro lo Zimbabwe e lo Zambia rallentando ieri il traffico stradale di merci da e per questi due Paesi favorevoli a sanzioni contro Pretoria. Durante una conferenza stampa, Botha aveva annunciato l'intenzione del governo di attuare un sistema di tassazione e di licenze. Il direttore delle dogane sudafricane, Colesky, ha precisato che si tratta di un deposito riguardante i prodotti in transito sul territorio sudafricano. Tale somma verrebbe in seguito recuperata. La radio sudafricana ha intanto accusato di ipocrisia i Faesi promotori di sanzioni nei confronti di Pretoria, in quanto più che dell'apartheid si sarebbero preoccupati del proprio tornaconto economico. La South African Broadcasting Corporation ha ricordato ad esempio che il Canada è il secondo produttore di uranio nel mondo occidentale, e trarrà vantaggi dall'embargo imposto sulle forniture di questo minerale (oltre che di carbone, ferro ed acciaio) provenienti dal Sud Africa. L'emittente ha osservato poi che nessun provvedimento è stato preso in merito al vanadio, al platino, al cromo ed all'oro, tutti minerali di cui invece il Paese è il maggior fornitore di Europa e Stati Uniti. Nel Paese la situazione è sempre molto tesa. Ieri è giunta una notizia particolarmente inquietante: i bimbi delle township riproducono nei loro giochi i rituali omicidi degli adulti. Lo rivela la società per la protezione degli animali, che ha scoperto a Port Elizabeth un cucciolo in fin di vita «giustiziato» con il collare di fuoco, il macabro metodo di esecuzione delle spie e dei collaboratori dei bianchi reso tristemente noto dalle cronache di questi tempi.

Persone citate: African, Botha, Port Elizabeth

Luoghi citati: Canada, Europa, Pretoria, Stati Uniti, Sud Africa, Zambia