Dalle conchiglie alla carta di credito

Dalle conchiglie gfig carta di credito AL BRITISH MUSEUM UNA MOSTRA SULLA STORIA DELLA MONETA Dalle conchiglie gfig carta di credito La storia del denaro, che è poi in gran parte quella della società, ha suggerito il tema di una interessante mostra allestita al British Museum (chiude il 26 ottobre) che si avvale della sua vasta collezione di numismatica — il Department of coins and medals —, la più completa del mondo. Ci racconta la storia del denaro, «Money from cowrie shells to credit cards», nei suol minimi particolari: il soldo, il credito, i falsari, la zecca, chi poteva battere moneta e chi no, fino ai più moderni veicoli di scambio: c'è persino il gettone telefonico italiano che, è esperienza quotidiana, sostituisce la moneta quando non c'è. Dalle conchiglie — primo simbolo prezioso — alla moneta vera e propria il passo è grande. La moneta nasce nel VII secolo avanti Cristo in Lidia, come conseguenza del baratto con metallo. I greci pesavano i metalli che davano in cambio di altre merci e che diventarono moneta quando si standardizzarono sia il peso sia la misura del metallo ed il suo valore venne garantito. Nel giro di cent'anni la moneta veniva usata in tutto il mondo greco. In Cina, dove ogni invenzione sembra aver preceduto le nostre, la moneta fa eccezione: per una volta, è nata un po'più tardi. Questa divertente mostra cerca di raccontare la sua storia in un susseguirsi di sale allestite come se fossero ciascuna un capitolo. Nella terza sala, per esempio, si racconta del controllo delle autorità sul •coniare* denaro feoinage è rimasto in inglese per indicare i soldi) e dello sviluppo delle tecniche per la stampa delle banconote. Da questa sala in poi si dipana tutta la storia dell'uso del denaro, fonte di disastri individuali e nazionali. Ma non è che un simbolo. O meglio, tale è diventato via via, oggi potrebbe addirittura essere ridotto alle cifre memorizzate in centrali dì cervelli elettronici, nelle banche, e la moneta spiccia serve in pratica solo per le transazioni più quotidiane. Il baratto esiste tuttora — l'Inghilterra, per esempio, acquista verdura dalla Bulgaria in cambio di trattori — ma è stato diffuso soltanto finché è intervenuto un simbolo a rappresentare il valore: quasi sempre questa funzione è stata attribuita a oggetti disponibili soltanto in quantità limitata, metalli preziosi, conchiglie. Un centinaio di anni fa a Santa Cruz, nel Pacifico, si usavano penne e a Yap enormi pezzi di pietra. Se sappiamo quando nasce la moneta, la storia del credito è ancora più antica. Esisteva già in Mesopotamia 4000 anni fa. E la mostra espone uno dei primi documenti scritti, risalente circa al 2400 a.C, che in caratteri cuneifor¬ mi indica quanto argento è necessario per comprare un terreno. Ma nel V secolo a.C, in Sicilia, nasce un diverso concetto del mezzo di scambio: il denaro diventa simbolo, si muove il primo passo verso l'economia moderna. Le colonie greche sicule infatti cominciarono a battere monete di rame di valore inferiore a quello convenuto: insomma, mentre prima l'argento o l'oro della moneta erano pari al suo valore nominale, in Sicilia nascevano insieme il simbolo e, potenzialmente, l'inflazione. E' il potere che controlla il denaro, racconta un altro settore della mostra. Re, imperatori, oligarchie, assemblee popolari battono moneta il cui valore è garantito dalla loro autorità. Il diritto di conio arricchisce il potere politico che, a sua volta, impone gravi misure contro chi cerca di portargli via tale prerogativa. Da Alessandro il Grande, la cui effigie vediamo coniata in argento a Pergamo, agli Sforza (Milano, in oro), ai Sassanidi dell'Iran, in bronzo, i sovrani con il loro volto garantiscono il valore della moneta. Se cambia il regime, l'effigie verrà sostituita. Gli ebrei in rivolta sovrimprimono il loro motto sull'effigie dell'imperatore Traiano (98-117 d.C); sopra ai SO rials iraniani (1975), il ritratto dello scià è obliterato dal nome della nuova repubblica. Ma come nasce il denaro nasce il falsario: la collezione del British Museum include falsi romani coll'effigie dell'imperatore Clodia Albino ed affianca monete genuine di Atene a quelle del falsario Cristodulo, che era ovviamente più bravo della zecca. Il denaro diventa talismano in tutte le società, protegge, porta fortuna legato al collo di qualche bimbo africano o al bracciale dell'europea moderna. E c'è persino un settore della mostra dedito alle rivoluzioni ed alle riforme del denaro: insomma una lezione sulla storia dell'economia stupendamente illustrata. Gaia Servatilo Moneta cinese della dinastia Chou. tremila anni fa: è considerata una delle più antiche del mondo

Persone citate: Chou, Pergamo, Traiano

Luoghi citati: Atene, Bulgaria, Cina, Inghilterra, Iran, Mesopotamia, Milano, Santa Cruz, Sicilia