Anna Mazzamauro racconta la solitudine della Magnani

Anna Mazzamauro racconta la salii «dine della Magnani L'attrice prepara una rievocazione affettuosa con la regia di Trionfo Anna Mazzamauro racconta la salii «dine della Magnani ROMA — Coraggiosamente, nella prossima stagione, diretta da Aldo Trionfo e sola per due ore sulla scena, Anna Mazzamauro, presenterà Raccontare JSacnarella. rievocazione . .affettuosa della vita artistica di Anna Magnani, su testo di Mario Moretti. L'attrice, di passaggio a Roma per pochi giorni, in una pausa dei suoi impegni estivi, ha spiegato le caratteristiche dello spettacolo: «Un'operazione che fa tremare le vene ai polsi — ha detto — nata dal desiderio di raccontare, soprattutto dal punto di vista emotivo, la storia di un grande mito, di un personaggio rimasto nel cuore del pubblico per la sua grandezza artistica ma anche per la sua violenta carica umana*. Raccontare Nannarella, che dovrebbe debuttare al Metastasio di Prato e poi andare in giro per l'Italia, dall'Emilia Romagna alla Sicilia toccando Roma e le grandi città del Nord, è un monologo punteggiato dagli interventi brevissimi dei quattro orchestrali che aiutano la protagonista a descrivere le situazioni della vita della Magnani: «Il punto di partenza è il palcoscenico — dice la Mazzamauro — ma noti mancano le incurstónr nel1' privato. OI sarà la Magnani dell'avanspettacolo e dei duetti con Totò, l'epoca delle parodie sul fascismo e quella delle interpretazioni importanti sul grande schermo, l'incontro con Pasolini*. Ci saranno poi gli amori sfortunati, i dialoghi solitari con il merlo Pinuccio, l'aggressività sfottente del momenti di gloria, la tristezza inconsolabile . dell'epoca che ha preceduto la conclusione della vita. Anna Mazzamauro canterà canzoni celebri come Reginella (in apertura dello spettacolo) e Quant'è bello far l'amore quando è sera, reinterpreterà aneddoti famosi nella carriera dell'attrice, rivivrà le telefonate tragiche con Gigetto Pletravalle, l'amico di Massimo Serato cui la Magnani si rivolgeva nella ricerca ansiosa di notizie sull'uomo che l'aveva abbandonata. •Era una donna Incapace di camuffarsi — dice l'attrice che nello spettacolo conserverà la sua capigliatura rossa, proprio per evitare qualunque tentazione di identificazione facile nel personaggio — tenera ma anche feroce, soprattutto sola. Lo spettacolo si chiuderà sulle note di una canzone dedicata a Roma che Antonello Vendi tri ha composto sul testo di Mario Moretti*. Nella prossima stagione Anna Mazzamauro ha in programma anche un secondo impegno: porterà in scena il testo dell'americano Arthur Kopit Oh papà povero papà: la mamma ti ha appeso nell'armadio e io mi sento tanto triste. Il lavoro, una commedia surreale sui temi del mammismo e della società del benessere, avrà la regia di Tullio Pecora e debutterà alla fine di febbraio. . I • c Anna Mazzamauro

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