Delude il turismo «patriottico» in Usa

Delude il turismo «patriottiio» in Usa Disertati i Paesi europei, si attendeva un boom delle vacanze nei centri degli States Delude il turismo «patriottiio» in Usa Nei primi sei mesi è cresciuto solo del 5% - New York si è salvata grazie alla festa della statua della Libertà DALLA REDAZIONE DI WASHINGTON WASHINGTON — I turisti americani disertano l'Europa, l'Italia soprattutto: ma anche l'attesa d'una loro invasione dei luoghi di villeggiatura, diciamo cosi, domestici continua a non verificarsi. «72 turismo nazionale. ha scritto il New York Times «é aumentato nei primi sei mesi dell'anno di un modesto 5 per cento... e in alcune località è diminuito... le previsioni di un "boom" turistico allimterno degli Stati Uniti per paura dei terroristi in Europa Hortsì sono avverate.. A giugno^■ i viaggi in aereo Oltrtc* ceano sono diminuiti del 10 per cento, ma la folla non si è riversata né sulla spiaggia né sulla montagna americana: è rimasta a casa. Il fenòmeno ha colto di sorpresa gli operatori del settore, come la «Travel industry associatlon», che raccoglie 250 tra agenzie di viaggio ed enti turistici. .11 calo delle vacanze all'estero c'è stato. ha detto un portavoce «e non solo a causa del terrorismo, bensì anche del deprezzamento del dollaro, che ha reso tutto più caro del 30 per cento circa. Ma le condisioni particolarmente favorevoli per il decollo delle vacanze in America, l'ondata di patriottismo, il basso prezzo della benzina e via di seguito, non si sono tradotte nella prevista affluenza. Non che vada cosi male, ma poteva andare meglio.. Il New York Times, che ha sguinzagliato i suoi cronisti in tutto il Paese, ha constatato che il turismo si è distribuito in maniera molto diseguale. Il Gran Canyon, la Florida, le Hawaii, il Mississippi sono diventati di moda; il parco nazionale di Yellowstone, Disneyland in California, e persino la Casa Bianca e il museo Smithsonian a Washington sono passati in secondo piano. New York si è salvata grazie al centenario della Statua della Libertà, ma senza sfiorare i primati stabiliti nel '79. A Cape Cod nel Massachusetts, regno dei Kennedy, la caduta del turismo è stata clamorosa anche per il maltempo. La «Travel industry association» sostiene che si tratta non di un fiasco ma di aspettative deluse. .Si favoleggiava dì un incremento turistico del 50 per cento, osserva il portavoce, la signora Ida Simmons. «Era impossibile. Ogni anno, quasi 100 milioni ài persone si mettono in viaggio negli Stati Uniti, contro 6 milioni che vanno all'estero. Chi nota 3-4 milioni dì turisti in più?.. La signora Simmons ammette tuttavia che molti americani non devono essersi allontanati dalle loro città, e ne attribuisce la colpa ai giornali e alle radio-tv «che hanno spaventato tutti profetizzando calche spaventose nei luoghi di villeggiatura.. I fattori che possono avere indotto gli americani a prenderla con calma sono comunque più di uno. Anche in un regime di bassa inflazione, ad esempio, il costo delle vacanze saie spesso alle stelle. Le prospettive per l'economia Usa inoltre non sono buone. Infine si sta diffondendo l'abitudine di andare a stare da amici o parenti. Gli americani spendono somme enormi per i loro viaggi: nell'84, l'ultimo anno su cui esistono statistiche precise, sono arrivati a 235 miliardi di dollari (la California è lo Stato che ha fatto la parte del leone: 29 miliardi di dollari, servita dalla Florida, 18 miliardi). Ma neppure le loro risorse sono senza fine. Intervistando a caso i mancati turisti in Europa, il New York Times ha stabilito che la ragione principale del «no» alle visite in Francia, Italia e via elencando è stato il risentimene perché gli alleati non hanno appoggiato subito Reagan contro Gheddafi. Mary Palazzo, di Miami, ha detto di non essersi recata a Parigi .perché Mitterand non hi permesso agli aerei americani di passare sul suo spazio.. Jim Wailace di Denver ha spiegato di aver disertato 1 Italia .perché non desidero essere trattato con villania visto che spendo alcune centinaia di dollari al giorno.. .Troppi stranieri in Europa. ha • borbottato invece Bob Boggio, sempre di Miami.

Persone citate: Bob Boggio, Cape, Gheddafi, Ida Simmons, Jim Wailace, Kennedy, Mitterand, Simmons, Washington Washington ? I