Ultimatum a Cino Ricci di Paolo Bertoldi
Ultimatum a Cino Ricci VELA «Azzurra» nella tempesta verso la Coppa America Ultimatum a Cino Ricci •Azzurra., la barca che ha fatto sognare gli Italiani, naviga nella tempesta. Non il 12 metri di Newport, ormai in dignitosa pensione, né i suoi fratelli numero 2, 3 e 4, che, con notevoli sforzi, il consorzio Costa Smeralda ha preparato in tempi successivi. Chi è nel caos è 11 gruppo di velisti che da ottobre in poi dovrà affrontare una serie di durissime regate per la Coppa America. I segni premonitori della crisi non sono stati pochi. Stefano Roberti, uno di quelli che contavano nell'equipaggio, se n'è andato da tempo. Si dice che proprio in questi giorni passerà al consorzio rivale -Italia-. Pelaschier, il timoniere di Newport, si è dimesso e poi è rientrato. Bortolotti, uno dei migliori skippers italiani, era stato strappato al rivali del sindacato genovese, quello di «Italia», appunto. E' salito a bordo di «Azzurra n. 2-, quella collaudata con poca fortuna nei mondiali di Fremantle. Ha provato l'ambiente e si è poi dimesso proprio ieri. Cino Ricci infine, il «babbo» per il primo equipaggio italiano di Coppa America, il leader della vela nell'opinione di tutti i nostri tifosi, è in guerra aperta con i suoi dirigenti. Dopo una serie di attacchi a distanza si avrà oggi il testa a testa decisivo, nello studio di Riccardo Bonadeo, presidente e amministratore delegato del Bonadeo, presidente del consorzio italiano, è duro con l'eroe di Newport - «Ha detto cose inopportune e poi ha cambiato idea sui compiti che aveva accettato» - Oggi incontro decisivo a Milano Cino Ricci guidò Azzurra nelle esaltanti giornate di Newport consorzio Sfida italiana e, en passant, ottimo sklpepr egli stesso al comando del noto «Rose Sélavy». Ricci si era sbarcato volontariamente dopo i mondiali di Fremantle accettando l'incarico di sovrintendere alla costruzione di «Azzurra n. 4» in pochissime settimane, come in realtà è stato fatto. Ricci, ultimato il compito, ha riesaminato la situazione dichiarando di volere il pieno potere sportivo. Si è parlato pure di profondi dissensi col comandante Alberini, alto esponente del consorzio e dello Yacht Club Costa Smeral¬ da, e perfino di rifiuto ad accettare interventi dell'Aga Khan che, con Giovanni Agnelli e Beppe Croce, è uno dei tre grandi che fin dai primi giorni hanno guidato direttamente o indirettamente, la sfida italiana di Coppa America. Fra dichiarazioni aspre di Ricci e silenzi prolungati (troppo) del sindacato, la situazione è diventata esplosiva. Ieri Bonadeo l'ha affrontata con precise e ferme dichiarazioni. «Premetto che il nostro consorzio non è né in crisi né in difficoltà. La nostra organizzazione, anche secondo i nostri avversari, è all'altezza dei migliori sfidanti americani. In quanto al caso Ricci ammetto che non è piacevole. Non captsco però l'impennata di Cino. In aprile, in una conferenza stampa tenuta a Milano, gli erano stati precisati i compiti. Ricci era intervenuto ed aveva esplicitamente accettato. Doveva essere projectleader, guida pratica per la realizzazione di "Azzurra 4" in tempi tanto ristretti da rasentare allora l'utopia. In una seconda fase sarebbe stato consulente del consorzio. Soddisfatta la direzione dunque, soddisfatto Ricci che, ripeto, era presente ed ha confermato.. Ancora: «Ora che la nuovissima barca è a posto, e di questo lo ringraziamo, egli non accetta le regole. Domani inàr.: oggi per chi legge; avrò un colloquio chiarificatore e definitivo. Oli farò presente l'inopportunità degli appunti rivolti al Club Costa Smeralda ed ai suoi dirigenti. Verificheremo se le accuse sono state fatte realmente e nei termini riportati dai giornali'. Altre osservazioni? «Dirò pure che è possibile cambiare idea circa i compiti accettati in seno al consorzio ma che le nuove possibilità vanno esposte con un certo stile. Se vi saranno equivoci o dubbi li chiariremo ed al termine spero che Ricci accetterà ancora una volta l'incarico nello spirito con cui gli era stata affidato.. Parole diplomatiche ma dure nella sostanza. Bonadeo è stanco di incomprensioni e polemiche che nuociono all'immagine di «Azzurra». Non entra nel merito del dissidio che si dice esista profondo tra Ricci ed Alberini ma pretende chiarezza. Saprà il carattere romagnolo di Cino trovare la via di un saggio compromesso? La possibilità, al momento attuale, è minima. Olà fuori è Bortolotti. In un comunicato ufficiale si precisa che lo skipper ha presentato spontaneamente le dimissioni, si esprime l'apprezzamento per l'opera svolta e si aggiunge che egli resta a disposizione per eventuali Incarichi futuri. In pratica Lorenzo se ne va per dissidi tecnici Ora Pelaschier realizza il sogno dei vecchi tempi: diventa contemporaneamente timoniere e skipper. Con lui collaboreranno in pozzetto Tiziano Nava e Deangelis. La supervisione sportiva da terra toccherà al genovese Chicco Isenburg. Molto tranquille e precise invece le prospettive reali per le barche. «Azzurra 4» ha raggiunto ieri la n. 3 a Genova. In giornata i battelli verranno Imbarcati sulla nave polacca Wroklaw che risalirà fino ad Ancona per caricare anche •Italia 2», 1112 metri aggiustato a tempo di record dopo l'incidente di Livorno. Poi rotta su Fremantle. Paolo Bertoldi
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