Firenze delusa: non si vola di Franco Giliberto

Firenze delusa: non si vola Inaugurata, ma senza decollo, la nuova aerostazione di Peretola Firenze delusa: non si vola Ieri doveva partire il primo «Colibrì» (può trasportare 48 persone) della linea quotidiana per Milano - Una diatriba sindacale (disaccordo sul numero delle hostess) ha fatto rinviare il volo DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — .Sull'Arno d'argento si rispecchia un Colibri- potrebbe recitare una nuova canzoncina, poiché arriveremo presto a Firenze con aerei di linea che portano questo nome. Arriveremo? Tutto dipende da uno sciopero piantato dai sindacati degli assistenti di volo alla vigilia del primo decollo per Milano, che doveva avvenire ieri, ospiti d'onore parecchi notabili fiorentini e il cardinaie Piovanelli: tutti delusi dal contrattempo. Ieri a Peretola c'è stata soltano una malinconica cerimonia inaugurale dell'edificio d'accesso alla pista. Abbiamo ammirato, In verità, un edificio civettuolo, dotato di tutti i servizi degni d'uno scalo aereo moderno: sale d'attesa, bar, dogana, metal detector, videoterminali per le prenotazioni eccetera. Con il pavimento di ■cotto» e varie finiture di «pietra serena., è costato 215 milioni di lire, in gran parte sborsati da 14 sponsor toscani (taluni hanno offerto i materiali, aitri la mano d'opera) entusiasti all'idea che si cominciasse a volare 'da e per Firenze.. Entusiasti, e anch'essi delusi per lo sciopero che ha tarpato le ali al Colibri. Ma perché questo stallo? I sindacati pretendono che sulla nuova linea entrino in servizio due hostess per volo: l'Ati ribatte che ne basta una e che due sarebbero un inutile spreco. Prima o poi (dopo Ferragosto si prevede) questo nodo gordiano sarà sciolto. E lo scalo fiorentino, finalmente, avrà nuova dignità. Peretola aveva sempre evocato negli italiani il ricordo delle quotidiane temperature minime e massime, annunciate dal servizio meteorologioco, e non l'immagine di un aeroporto. Già: in una delle più importanti città d'Europa, nella capitale culturale d'Italia (ex aequo con Venezia) . si giunge soltanto su quattro ruote o in treno o faticosamente in bicicletta e a piedi. Però, quando la vertenza sindacale sarà conclusa, tutto cambierà: il rombo dei motori Alitalia scuoterà finalmente la pista fiorentina. Ogni settimana, dal lunedi al venerdì. Peretola — che è a cinque chilometri dal centro storico — avrà tre voli giornalieri in partenza per Milano e altrettanti in arrivo. Poi. dal primo settembre, il servizio coprirà anche il sabato e la domenica e i collegamenti saranno estesi a Roma. (Ma anche Torino, Venezia e Napoli — e all'estero Parigi, Lugano, Monaco e Bruxelles — sono in lizza per ottenere la •connessione»: si vedrà). «TERRORISTI CULTURALI» RUBANO UN PICASSO Melbourne. Questo quadro di Picasso, «La donna che piange», è scomparso dalla gallerìa nazionale e un gruppo autodefinitosi «Terroristi culturali australiani) ha dettato le condizioni per la sua restituzione: il pagamento di un riscatto e un aumento dei sussidi pubblici a favore delle arri. Secondo quanto ha reso nolo la polizia, l'organizzazione, finora sconosciuta a tutti, ha inviato un messaggio alle autorità locali affermando di avere «sequestrato» il quadro durante il fine settimana. Se le richieste non •dovessero essere accolte, il dipinto — valutato circa un milione di dollari — sarà distrutto. I «terroristi culturali» danno sette giorni di tempo alle autorità dello Stato di Vittoria (Australia) I passeggeri voleranno su un gioiello dell'industria aeronautica, il turboelica Atr 42 capace di trasportare 48 persone, affidabile e assai maneggevole (costa 12 miliardi, velocità di crociera 513 chilometri, autonomia di otto ore, tocca terra e si ferma morbidamente dopo appena 400 metri di pista: è stato battezzato Colibrì, appunto). L Atr 42 ha il marchio Matte in Italy al 50 per cento essendo fabbricato dall'Aeritalia e dall' Aérospatiale francese. Mitterrand, poche settimane fa in visita nel nostro Paese, aveva fatto tappa a Pisa con Craxi e doveva raggiungere Firenze. Sarebbe stata turi¬ sticamente istruttiva una scarrozzata in auto dalla Torre pendente al Campanile di Giotto, ma il premier francese suggerì: .Come? Abbiamo il nostro Atr 42 a disposizione e ci lasciamo sfuggire l'opportunità?.. Fu in quell'occasione che Peretola, per la prima volta, vide il Colibrì scendere come una piuma sulla propria pista, quasi vergine per i collegamenti nazionali, illibata per gli internazionali (altri atterraggi di prova sono comunque avvenuti nei giorni scorsi). Ora accade un fatto curioso. Parecchi fiorentini, come fossero abitanti di una citta- dina di provincia, sono euforici, orgogliosi, fanno un gran parlare di questa novità. Piccoli e grandi imprenditori, negozianti, albergatori e operatori turistici vi scorgono il segno di un .dinamismo dei pubblici poteri, al quale — dicono — erano disabituati. Sintetizza il presidente della ■Società aeroporto fiorentino», Alfredo Caiazzo: .Sono sublimi le mostre su Donatello e le tante altre iniziative culturali che offre la città. Ma vi assicuro, questo dei primi collegamenti regolari con Milano e con Roma grazie al Colibrì è considerato dai fiorentini come il vero e proprio avvenimento principe del 1986. Però questo incredibile sciopero dell'ultima ora non ci voleva.. .Quel che conta è partire con il piede giusto — soggiunge Caiazzo — e noi ce l'abbiamo messa tutta.. Elenca le realizzazioni delle ultime settimane, per raggiungere la sospirata .operatività.: prolungamento di 300 metri della pista di Peretola; illuminazione completa per gli atterraggi e i decolli ventiquattro ore su ventiquattro; acquisizione di una speciale, aggiornatissima apparecchiatura («Vor Dme doppler») per l'avvicinamento strumentale degli aerei. Dunque, con/un po' di ottimismo si può dire che le partenze sono imminenti (la tariffa per Milano è di 92 mila lire). Chi volerà, potrà dimenticare l'incubo dei camion per traverso o dei perenni .lavori in corso» nel tratto appenninico dell'Autostrada del Sole. Un po' più difficilmente i vecchi viaggiatori si scorderanno dei soporiferi percorsi in treno, del mitico «Settebello., poniamo, che non soltanto trasportava la gente, ma faceva incrociare destini, nascere amori e qualche odio. Un treno che ha persino fertilizzato la fantasia di molti romanzieri di casa nostra. Adesso, in un'ora di volo, ci sarà tempo soltanto per la lettura frettolosa di un gior- naie. Franco Giliberto

Persone citate: Alfredo Caiazzo, Craxi, Mitterrand, Picasso, Piovanelli