Giuni che vuol andare ad Alghero «in compagnia di uno straniero» di Marinella Venegoni

Giuni che vuol andare ad Alghero «in compagnia di uno straniero» Giuni che vuol andare ad Alghero «in compagnia di uno straniero» Oiuni Russo è una cantante, e ci tiene a che lo si sappia. «Molti miei colleglli pensano al look, all'immagine, al personaggio. Io dico invece che il mio mestiere è quello di cantare, e uso la voce come elemento centrale dell'interpretazione». Sembrerebbe ovvio, ma bar sta girare un po'per concerti e festival per sapere che Giuni Russo è un'eccezione e che molto spesso il playback fa diventare un cantante anche chi non ha voce. Dotata d'una estensione da interprete lirica, appassionata anche di opera e jazz, Giuni esplose nell'82 con Un'estate al mare, dove vocalizzi e gorgheggi illanguidivano di atmosfere raffinate un motivo costruito con la sapienza artigianale di Battiato. «Con Franco non collaboro più da qualche tempo, facciamo strade diverse e io credo d'avere buone gambe; ma restiamo sempre granai amici». Lei ora si scrive anche le sue canzoni: «E non è facile; 11 nostro è un mondo di maschilisti, 1 cantautori si citano fra loro e nessuno mal, per esempio, fa accenno alla Nannini». Il suo sodalizio con l'amica Sisini ha creato finora altri due Lp, Vox e Mediterranea. Dopo il capitombolo di due anni fa, con la brutta Limonata cha cha cha, ora •canonici», dotati di patentino canoro e di carte in regola, due paiono i concorrenti più temibili dei Righeira, e le radio che girano per il mare lo confermano già con buona approssimazione: sono Bennato e Oiuni Russo. Eugenio Bennato, quello della Nccp, della tradizione partenopea colta, del gruppo Muslcanova e delle colonne sonore che recuperavano 1 materiali espressivi del passato, è approdato al Saint-Vincent Estate con un Sole Sole che Giuni Russo c'è Oiuni, con una nuova casa discografica: «Ho cambiato perche voglio fare cose più difficili. Facile non vuol dire necessariamente banale, ma mi place impegnarmi, tentare, provare. E' il mio carattere di siciliana: a noi piacciono le avventure, con un'ombra d'Ironia sempre». Quello che le piace dire soprattutto di sé è la sua mediterraneltà. «Non so se questa parola esista, ma so che cosa vuol dire, e nelle mie canzoni cerco sempre di mettercela dentro, di far¬ viene sulla scia lasciata da Esposito con Kallmba de luna e pare fatto apposta per contentare tutti: suoni acustici ed elettrici, tastiere e vocalità pure, ritmica e melodia napoletana, le contraddizioni più vive si fondono in una partitura elegante e accattivante, anche se penalizzata dall'impatto più fioco Resta la Giuni Russo. Anche lei ha meno look dei Righeira, meno fantasie spavalde, minore forza di caratterizzazione. Ma la canzone su la sentire: sono sensazioni di luce, di calore, d'autenticità, di passione. Alla fine non riesco nemmeno a capire se ci sono riuscita, perché le canzoni sono come figli tuoi, che ti piacciono sempre». Quest'ultimo Lp ha due canzoni di punta: Alghero (Voglio andare ad Alghero / in compagnia d'uno straniero / Mia madre non lo deve sapere / non lo deve sapere;, che tutto pare destinare a ripetere il successo di Un'estate al mare, e Occhiali colorati, fatta con la collaborazione di Gianfranco Signori. «Sono anche i miei due stili, perché Alghero è più popolare e Occhiali più sofisticata, più rivolta ai giovani. Ma ogni volta che "scrivo una canzone tento soprattutto di ricreare una certa atmosfera, di recuperare quegli Anni 60 che mi sono rimasti nel cuore. E' un secolo che voglio incidere Città vuota, quella di Mina». 51 lamenta. «Tutti mi chiedono la canzonetta, il successo da sparare per l'estate. Lo faccio, e mi fa anche piacere; ma io sono una da Lp, una da sentire e risentire. Io lavoro con la voce, ci studio, la curo, tento esperimenti: la canzonetta va bene, ma quando sento uno che dice: ecco una cantante, allora penso che ci sono riuscita». m. v. cui punta, Alghero, è un motivo costruito con tecnica battiatesca, di moduli ad incastri che recuperano pianamente le soffici melodie degli Anni 60. Chi vincerà lo sapremo tra un mese. Le radioline che ossessionano questo weekend di calore stanno selezionando la classifica, si sentono anche Nada {Stanotte), la Mannola (Sorvolando Eilat), Cocclante (L'onda). Agosto è lungo, caldo, umido. Nessuno ha fretta. Marinella Venegoni

Luoghi citati: Alghero, Saint-vincent