Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica vrebbe essere considerata come una violenza soltanto «letteraria», cosi come lo è quella che permea la prima cantica della Divina Commedia (ovvero, passando nel campo delle arti figurative, la •violenza» esemplificata nel Cristo giudice della Cappella Sistina). Il fine didascalico delle Scritture e l'intento punitivo del male ben può essere stato esemplificato con l'aspetto della violenza, il cui significato però non può essere quello correrte. c Voglino, Torino Non siamo separati Vorremmo brevemente smentire la notizia apparsa sul suo giornale in data 25 luglio che ci ha assolutamente stupiti. Mia moglie ed lo, non solo possiamo trascorrere gran parte della giornata insieme prestando servizio presso la comunità Exodus per 11 recupero di giovani tossicodipendenti, ma abbiamo anche inoltrato richiesta — che è stata accettata dalla direzione di S. Vittore — affinché si possa trascorrere insieme la domenica a casa del genitori di Graziella dove si trova agli arresti domiciliari. Ci sono inoltre alcune inesattezze che evidenziano quanta confusione esista ancora sul discorso delle pene alternative. La semilibertà è un regime di custodia dove il detenuto può lasciare il carcere al mattino e farvi rientro la sera, svolgendo nelle ore della giornata attività lavorativa o di studio. Alcuni giornali hanno sostenuto che potrei facoltativamente trascorrere le ore della notte a casa del miei genitori. Questo non è assolutamente vero, cosi come non è vero che abbia usufruito di una speciale forma di semilibertà in quanto il beneficio ottenuto mi è stato concesso — come di norma — superata metà della pena. Non ci interessa fomentare una sterile polemica sulla condizione in cui ci troviamo, condizione sicuramente problematica, che risolveremo gradualmente richiedendo al più presto la libertà provvisoria per Graziella. Graziella Mascheroni Rotaris Maurizio Rotaris, Milano La fonte delle notizie pubblicate era l'agenzia Ansa. Autogol in religione I laici e gli anticlericali, dopo aver sollevato il problema dell'ora di religione nella scuola, ora non sanno rassegnarsi alla solenne sconfitta che hanno subito. Per spiegarla si arrampicano sugli specchi. Bisogna vedere, dicono, se i si sono vera espressione di sentimento religioso o non piuttosto tendenza conformistica, che ruolo ha giocato l'insicurezza dell'ora alternativa, che peso hanno avuto le pressioni della gerarchia ecclesiastica ecc. ecc. Per loro, Insomma, il trionfo dei si non significa praticamente niente. Altro discorso sarebbe stato se fossero prevalsi i no. In quel caso l'Italia laica, vigile e responsabile, avrebbe dato una solenne lezione al bigottismo cattolico! 1 Sono patetici. Fanno il paio con quel calciatori che, dopo una sconfitta, si giustificano lamentandosi «Si, abbiamo perso, ma il gol era irregola- re Giuseppe Sortine, Ragusa Sacco a pelo e pulizia Le disposizioni impartite dal sindaco di Venezia, a proposito del dormitorio abusivo nella più bella piazza della città, hanno sollevato un gran polverone, scomodando politici, giornalisti, sociologi Ammesso che i «saccopelisti» siano il meglio della gioventù nazionale e internazionale, non guasterebbe chiedere il parere anche ai netturbini. Siamo impregnati dalla testa ai piedi di teorie sociali ma. all'atto pratico, rispettiamo veramente i lavoratori della ramazza nobilitati, a parole, come operatori ecologici? Dante Lo Piana, Bologna L'onorevole e i militari Mi riferisco alla nota riportata su «La Stampa» 11 22 luglio, dal titolo «L'onorevole non deve parlare con i militari». Mi si consenta di chiarire che la «Legge di principio sulla disciplina militare» n. 382 dell'll luglio 1978, all'articolo 19, prevede, com'è logico e politicamente equilibrato, che gli organi di rappresentanza militare possono essere sentiti soltanto dalle Commissioni parlamentari integrate dalle varie componenti politiche. Non si è potuto dunque accogliere la richiesta, presentata da una delegazione di deputati e senatori di un solo partito, qual è la delegazione comunista che è stata autorizzata a compiere un giro per le caserme del Veneto, di ascoltare il Cobar della caser- ma «Capitò» di Portogruaro. Per quanto riguarda invece i contatti degli stessi parlamentari con i militari della citata caserma, risulta che essi sono comunque avvenuti, nel corso della visita, con diversi soldati impegnati in quel momento nelle loro varie attività. Pertanto, il comandante della caserma si è limitato soltanto a far si che fossero osservate le norme di legge. Gen. fi. Rinaldo Rinaldi Servizio pubblica Informazione, ministero della Difesa, Roma Lo Stato dimentica gli assegnisi! Con la legge 285/1977 lo Stato italiano è venuto parzialmente incontro ai problemi della disoccupazione giovanile istituendo circa 20.000 contratti di formazione lavoro» e circa 900 «assegni di formazione professionale», gestiti questi ultimi dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Oli assegni di formazione (triennali) sono stati attribuiti a diplomati e laureati operanti presso aree o centri Cnr, o afferenti a progetti finalizzati del Comitato di Biologia e medicina del Cnr, ope-' rativi in gran parte presso Università (come è il caso di chi scrìve). Mentre i titolari dei contratti di formazione lavoro sono già stati assunti dalle amministrazioni competenti in base alla legge 33/1980, per noi assegnisti (attualmente rimasti In 673) è già scaduto il periodo triennale dell'assegno, per molti di noi da almeno due anni, e si è creata una situazione di grave incertezza sul nostro futuro professionale e scientifico. Olà da due anni è in atto un'estenuante contrattazione con la presidenza del Cnr ed 1 ministeri competenti (Funzione pubblica, Sanità, Pubblica istruzione. Ricerca scientifica), onde individuare le forme ed attuare gli strumenti legislativi per espletare i concorsi relativi al nostro inserimento in strutture adeguate. Sottolineiamo che la produzione scientifica di buona parte degli assegnisti è stata in questi anni di altissimo livello, con pubblicazioni sulle più prestigiose riviste Internazionali. Paolo Tessavi e Carlo Gabelli Università di Padova Una uniforme per l'annunciatrice Pur se in ritardo desidero associarmi ai «Cattivi Pensieri» di Luigi Firpo del 20 luglio, in particolare per le giustissime considerazioni concernenti la «mise» delle annunciatrici Rai. Nella mia condizione di donna lavoratrice — impegnata in casa e fuori casa — più volte mi son detta ed ho comunicato ad altri che trovavo di cattivo gusto non tanto l'abbigliamento delle nostre pur solerti annunciatrici, quanto il fatto di esibirlo in video di fronte a milioni di donne italiane che non possono o non vogliono seguire i «modelli» proposti: modelli sicuramente costosi e tali da far pensare a retribuzioni ben al di sopra degli stipendi delle donne che lavorano non sempre per «sentirsi realizzate», ma semplicemente per arrotondare il modesto bilancio familiare. Pertanto, non si tratta d'invidia o di voler imporre per ripicca un abbigliamento •austero». Come donna italiana, pur sensibile al buon gusto, vorrei soltanto che le nostre annunciatrici si presentassero sul video vestite in modo più semplice, meno appariscente e magari meno costoso. Anche se questa richiesta dovessere comportare l'adozione di qualcosa di simile ad una elegante uniforme, pur sempre adattabile ai diversi tipi di donna e variabile con qualche accessorio. Ketty Baldassarri, Fidenza Il tormento del credente Non si può non essere grati a Sergio Quinzio per gli articoli a sfondo religioso, specie per quelli che riflettono un certo tormento di credente. Tormento che nella generalità delle persone è indubbiamente originato, cosi come da altri aspetti, anche dalla presenza nei Sacri Testi della violenza. Ora magistralmente Sergio Quinzio sulla Stampa dell'll luglio esamina un tale atteggiamento della divinità e le argomentazioni dello scrittore portano alla riflessione e, se mi si consente, al contraddittorio. Invero nella contrapposizione del bene al male, gii autori delle Scritture sono costretti ad esemplificare un premio ed un castigo, come conseguenza della condotta. A mio avviso la violenza esercitata per punire il male do- RINGRAZIAMENTI familiari di Daniela Strazzarlno ziano parenti, amici, conoscenti e tutti coloro che con fiori, presenza, scrìtti e preghiere hanno condiviso il loro dolore. — Neiva, 3 agosto 1986. Giampaolo, Alborto e Ruggero Rovelli e famiglie commossi per la manifestazione di cordoglio tributata alla toro mamma Matilde Pollino ved. Revelli ringraziano di cuore tutti coloro che d* persona, con scrìtti e parole di contorto hanno partecipalo al loro dolore. — OgUanlco, 3 agosto 1986. A quanti con alleno hanno partecipato la scomparsa di Bruno Oazzlnl (Il Pirata) Elsa, Riccardo e Antonella esprimono la loro commossa gratitudine. — Torino, 3 agosto 1986. La famiglia Albartlnl ringrazia sentitamente coloro che hanno condiviso il suo dolore per la perdita del caro Alberto — Torino, 3 agosto 1966. Giovanni e Roberto Andreatta sentitamente ringraziano parenti, amici e conoscanti che hanno preso parte al loro immenso dolore per la scomparsa dell'ade- Nella Audlsio — Torino, 2 agosto 1986. Nell'immenso dolore per la scomparsa del loro caro Virginio Panzera la famiglia ed i parenti sentitamente ringraziano quanti, con commossa partecipazione, hanno espresso il loro cordoglio. — Torino, 3 agosto 1986. ANNIVERSARI Nel primo anniversario di Anna Viora ved. Martino la famiglia la ricorda. S. Messa a Salassano il giorno 9 agosto ore 18. — Torino, 3 agosto 1966. 1079 1986 N.H. PROF. Vittorio D'Agostino Sempre ricordato. 197* i960 Augusto Martinelli Vivi in me RoeJ. 7.8-1983 74-1966 Giovanni Bajetto Sei sempre per I tuoi cari luce di fedo e guide di vite. 1114 1986 Ivo Pescherò Sempre ricordato e rimpianto. 1981 1986 Dario D'Adamo Sempre accanto a noi. 1985 - 1996 Roberto Tedesco Addolorati dell'Immatura scomparsa lo ricordano la mamma, fratello, Franco, Orala. 1998 1986 dott. Ermanno Susa Con noi, tempre. Mamma, papà, nonni. 1.76 1988 Carlo, Darlo, Gianni e Toa ricordano Riccardo Caglianl 1982 3 AGOSTO 1986 dott. Attillo Lunati Ricordando la tua bontà. Tua moglie. 1532 1986 Girolamo Todesco La tua famiglia ti ricorda con immutato rimpianto. Stato civile di Torino 1 AGOSTO 1SU NATI — Soldi Valentina: Diunto Federica; Salerno Mario: Lupi Simone: Serra liana; Cure) Sami; Corea Stelano; Borgont Alberto; Moglia Matteo: Frisato Sara; Gomlero Federica; Garda Giulia; Tanclnl Gianluca: Coppo Serena; RadoBavijovic Mara; DI Giacomo Jonathan: Cotesto Massimo: Veneziano Daniele; Moniateri Luana: Motchletto Serena: Maida Mirko; Fanelli Federica; Serafini Andrea; Fiorente Stefania: Potente Valentina; Fava Emanuele; Massaro Fabrizio: Zanlnl Silvio; Scialle Damele; Allora Irene: De Luca Ilaria; Gsris Miriam; Vinci Valentina; Cupi Marianna: Falcone Stefania; Merlo Élena; Pisani Simona; Megiioia Laura; Quarto Valentina- Safi Eufemia; Siracusa! Giovanni: Penditela Andrea; Del Regno Lorena; Salvegglo Caterina; Gusctonl Alessio: Giura Ivan; Volpe Federico; Frenceele Roberta; Serra Elena; Mlngolla Cosimo: Guedalupl Luca; Ghorbannli Danush; Florio Valentina; Megllolo Emanuele; Reccnla Fabrizio Ferrara Viola: Marra Elisa: Dalma Pelt Alessia; Creato Virginia; Vltuleno Marco: Zenellato Egle. MORTI — Slvitolll Luisa ved. Marconi, di anni 63 pensionata, nata a L'Aquila, residente in via Tunisi 105; Bonino Rosa ved. Alhanesi. a. 68. pens., Torino, via Malta 1: Languii! Michele, a. 77. pene. Rosarno. c.so Rosselli 115/8: Antololll Felicia in Cimili a. 64, casal.. Cerignola. c.so Siracusa 70: Ronco Bianca ved. Mondino, a. 65. pena.. Tonno, piazza Statuto 9 Deceduti in ospedale: Salnl Ideale, a. 76. pens. Citte delle Pieve: La Motta Antonino, a. 82. pena., Milazzo; Rubinelo Marcello, a. 76. pens.. Cavarzere; Florida Natalina v. Musso, a. 73. pens.. Volpago del Montello; Carrozzo Maria, a relig.. Cavato dei Tomba (Tv): Magrimi Loris, m. 1, infante. Torino; DI Genova Fiorentino, a. 66. pens.. Casacalanda: Martino Vincenza in Desymma, a. 45. pens.. Melfi; Scalulnl Martina, a. 82, pens.. New York-, Bonaccorsl Luciana in Milone. a. 61. pena., Torino: Minerò Anna v. Oria, a. 90. pens.. Chieri; Beri», rosta Rosa in Miretti. a. 45. casal.. Canosa di Puglia; Rlchetto Giuseppe, a. 82. pens.. Tonno; Moncahro Francesco, a. 75, pens., Torino: Patio Vincenzo, a. 56. operaio. S. Donato Nivea: Damont Francesco, a. 83. pens.; VatchatU Rosa, a. 84. pens., Tonno; Cotto Bartolomeo, a. 70, pens , Volvera: Bertolino Maria in Grosso, a. 60. pens. Briaglia; Bracco Maria Lucia, a. 86, pena.. Ingria. Nati 61 • Morti 25 (Segue da pagina 6) La nostra cara mamma e nonna ci ha lasciali. E' mancata: Cristina Varvtllo ved. Bernardi Con accorato rimpianto l'annunciano il figlio Giovanni con Rosalia, Marco e Cristina, il tratallo Luciano con Arma, nipoti o parenti tutti. Un particolare ringraziamento al dott. Mauro Berisoni par la cure prestata. Per orarlo funerali telefonare al 531.734. — Torino, 2 agosto 1986. E' mancata in Bordignora Cesarina Benedetti V9d. Zamboni Madre dotdsalma ed esempi are La piangono I figli Giorgio a Rosa, Il nipote Luca, cognati e parenti tutti. A funerali avvenuti. Fate In eua memoria, un atto di caritA, di pietà, di affetto, di amore. — Bordlgttere, 2 agosto 1966. Roberto e Gnutella, Pucci • Claudio,, sono vicini a Giorgio e Rosa in questo triste momento. Dopo aver speso una vita a solliovo degli ammalati, venerdì 1 agosto, all'età di 73 anni, è tornata alla Casa del Paore •uor Leonia Selva F.d.C Congregatone S. Vincenzo Lo annuncia la sorella Teresa con i nipoti Titti a Venterò. Un particolare ringraziamento a coloro I quali l'hanno assistila durante i due mesi dì malattia. Funerali lunedi ore 8, San Salvarlo, via Nizza 20. — Torino, 2 agosto 1966. '1 .. ... | 1 ■ 1-» - il i - W L'«abbrevi azione» della giustizia Seguo attraverso i giornali e la televisione i maxiprocessi a camorra, mafia, terrorismo e tangenti, ove abbondano pentiti di ogni genere. Per tali processi sono state allestite aule giudiziarie di adeguata capienza, tutte in stile moderno, ben diverse dalle vecchie aule di tribunale, dal clima austero e con mobili scuri e pesanti che davano, anche simbolicamente, 11 senso delia giustizia amministrata. Sopra gli scranni dei giudici e sotto 11 Crocefisso si leggeva ben chiara la scritta «La legge è uguale per tutti». Nelle nuove aule di tipo moderno la scritta è stata ridotta solamente a «La legge». Sarei curioso di sapere se tale sintesi è dovuta a risparmio nell'allestimento delle aule, oppure che la legge non è più uguale per tutti. Dino Castellano, Torino La posta a cavallo ri disservizio postale, sul quale riceverete molte lamentele, tocca 11 culmine con quanto sto per segnalarle, Una lettera espresso, regolarmente affrancata e indicata con 11 marchio rosso «espresso», è stata spedita il 28 giugno 1986 da Pedaso (timbro chiarissimo) e mi è stata re capitata 11 20 luglio (timbro chiarissimo della posta di Scapezzano). Ventldue giorni per consegnare una lettera all'interno della stessa regione, mi sembrano veramente troppi. prof. Sergio Anselmi Direttore dì .Proposte e ricerche., Ancona Lo spiritello dell'italiese Lo spiritello che si annida in tutti 1 luoghi dove si scrìve o si stampa ha provocato nel mio scritto «Luci e abissi per l'italiano., pubblicato il 29 luglio, alcuni errori che è opportuno rettificare. Nelle prime righe, Invece di insensibile di fronte a tutti che interessano i modi espressivi, si dovrà leggere: insensibile di fronte a fatti ecc. Più avanti, invece di della loro qualità si dovrà leggere d'aito,toro qualità. Infine, dove è scrìtto né sopravvivenza della vecchia grammatica né sopravvivenza di una nuova, si dovrà leggere: né sopravvivenza della vecchia grammatica né sopravvenienza di una nuova. Tristano Bolelli