Un tecnico abituato a «cambiare»

Un fecif/co abituato a «eambiate» Chi è Vicini, l'allenatore che doveva ricostruire ogni due stagioni l'Under 21 Un fecif/co abituato a «eambiate» Carraro perché commissario ROMA — E' illegittima la nomina di Franco Carraro a commissario straordinario della Federcalcio? Alle voci che circolano In questi giorni ha risposto l'interessato affermando che, prima di assumere l'incarico, il problema giuridico era stato già affrontato dai legali del Coni. La ratifica della nomina da parte del Consiglio Federale, ha rilevato Carraro, ha praticamente chiuso la vicenda. Non c'è dunque incompatibilità per il doppio incarico di presidente del Coni e di commissario della Federcalcio, cioè di controllore e di controllato, come era stato sollevato da alcuni giuristi.: o o l o n a e i 8 i r volta bisogna essere pronti a ricominciare daccapo: altrimenti come sarebbe riuscito, nella Under, a cambiare ogni due anni la squadra? Azeglio Vicini ha lavorato dieci anni con 1 giovani, e questo vuol dire molto e molto spiega del suo carattere. I giovani vanno capiti e aiutati, trattati insieme con dolcezza, fermezza, cautela e pazienza. Occorrono conoscenze tecniche. -I sicuro, ma anche e soprattutto sensibilità e psicologia. Bisogna essere un po' padri e un po' amici, invitare alla confidenza, dimostrarsi aperti ai problemi, bisogna insomma saper restare giovani dentro, se si vuole arrivare dritti al loro giovane cuore gonfio di sogni e speranze. Questo Vicini l'ha fatto, per dieci lunghi e brillantissimi anni, e non vediamo perché le doti che tanto successo hanno avuto con i ragazzi della Under non dovrebbero contare con quelli un po'-più- grandi della Nazionale, e. 'co. però, e tutto annota su un libretto nero scritto a caratteri minuscoli e ordinati: partite, risultati, date, giocatori, caratteristiche, tattiche, tutto si trova nel magico taccuino che è- frutto di esperienza e sintesi di vita dedicata allo sport. E' attento, scupoloso. convinto che per far bene bisogna prima conoscere. E ancora più convinto che. nel calcio la strada è senza fine, che ogni Azeglio Vicini, nato a Cesena nel 1933, esordisce a 18 anni nel Cesenatico come mediano. Dal '53 al 'SS disputa un campionato di B e uno di A con il Vicenza e veste quindi per 7 stagioni la maglia della Sampdoria per chiudere l'attività di calciatore al Brescia. Qui comincia la sua avventura come tecnico. Dopo i campionati europei del '68 viene chiamato ad allenate le nazionali giovanili. Nel '75 è alla guida dell'Under 23 e dall'anno successivo diventa il responsabile dell'Under 21 - L'uomo è aperto e cordiale, di solidi pensieri e franche parole. Sangue romagnolo. Conosciamo Vicini da molti anni e molle avventure abbiamo vissuto insieme, avventure di sport intendiamo, sui campi e per le vie del mondo. Dieci anni con la Under, tre mondiali, e mai una volta che l'amico Azeglio abbia negato un dialogo, un commento, un'intervista, un giudizio. Mai una volta che abbia rifiutato una responsabilità. Gentile e disponibile sempre, innamorato del proprio lavoro e rispettoso di quello altrui, curioso e coerente, estraneo ai piccoli e grandi giochi di corridoio: un bel personaggio pulito, un uomo che ha saputo difendere le proprie idee senza strilli o egoismi. L'uomo ama la battuta e lo scherzo, la compagnia degli amici, la passeggiata dopo cena, il brindisi prima di andare a letto. Abitudini semplici..Gli,piace parlare di calcio, senza toni.da.maestro:

Persone citate: Azeglio Vicini, Carraro, Franco Carraro

Luoghi citati: Azeglio, Cesena, Cesenatico, Roma