Sacco a pelo è bello

La Fgci contro l'ordinanza del sindaco di Venezia La Fgci contro l'ordinanza del sindaco di Venezia Sacco a pelo è bello Slogan contro i divieti e i prezzi alti della Serenissima DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — .No ai divieti. Venezia per tutti-, .1 giovani sono disoccupati, i veneziani sfrattati, Venezia rimane solo ai ricchi fortunati-, .A noi piace viaggiare in molti modi. Salvadori te ne devi andare-: con questi slogans (l'ultimo dei quali In inglese), scritti su cartelli e striscioni portati a bordo della -nave turca.. i giovani della federazione giovanile comunista di Venezia hanno aperto la loro -campagna- contro l'ordinanza del sindaco Nereo Laroni sui sacchi a pelo, i bivacchi, i costumi da bagno e altri comportamenti ritenuti indecorosi per la Serenissima. La -nave turca» — il nome deriva dal latto che .nuovi turchi- sono stati chiamati i moderni invasori in sacco a pelo — è un grande -topodipica Imbarcazione veneziana) che ieri è -salpata, dal tratto di Canal Grande antistante la stazione ferroviaria per recarsi fino al Lido e poi tornare a Venezia per un giro tra i canali. La manifestazione della Fgci contro l'iniziativa del Comune che. com'è noto, è sostenuta in particolare dall'assessore al Turismo, il de Agusto Salvadori si è conclusa in serata in campo Santa Margherita dove, in segno di protesta contro i prezzi elevati di Venezia, sono stati distribuiti cibi e bevande a poco prezzo e angurie gratis, il tutto accompagnato dalla musica del complesso dei «Puff Fong». A bordo della «nave turcac'erano un centinaio di persone: sette giovani della Fgci. saccopelisti inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli e italiani, oltre ai giornalisti. Durante la -navigazioen» i responsabili della federazione giovanile comunista veneziana — il segretario provinciale Ugo Bissacco. il segretario regionale Stefano Magnabosco e il responsabile della segreteria provinciale, Giovanni Pascoli — hanno illustrato la propria posizione alla stampa. L'ordinanza di Laroni — hanno detto — stabilisce i divieti prima di fornire le soluzioni ai problemi. Venezia deve essere per tutti e non un museo per pochi eletti che si possono permettere di pagare prezzi di alberghi e ristoranti e anche quelli, tutt'altro che indifferenti, dei musei e delle mostre. Tra le proposte, la rivalutazione delle isole abbandonate trasformandole In luoghi di ricettività per ' giovani turisti. In particolare è stato propo sto di realizzare un nuovo ostello (l'unico attualmente esistente a Venezia, quello della Giudecca. è sempre pieno) sull'isola di Sacca Sessola e non, come propone la giunta comunale, nell'ex ospedale della Marina militare di Sant'Anna, dove era in progetto la costruzione di case popolari. La Fgci chiede inoltre mense a prezzi accessibili, servizio di campeggio in terraferma: insomma che -la cultura del sacco,a pelo non finisca a Venezia-. La polemica sui sacchi a pelo ha raggiunto a Venezia toni acutissimi. Ma è diventata anche un fatto nazionale, tanto che era parsa alla stampa credibile la voce diffusasi in città, e rivelatasi poi priva di fondamento, secondo la quale i sacchi a pelo sarebbero stati argomento di una telefonata da parte del presidente dei Consiglio Bettino Craxi al sindaco socialista di Venezia Nereo Laroni. La smentita è poi arrivata dallo stesso sindaco: -Craxi, in questo momento — ha detto — ha ben altro a cui pensare che ai sacchi a pelo. Con il presidente del Consiglio parlo di cose più complesse di Queste». Gigi Bevilacqua