Fulmine sugli alpinisti,13 feriti

Fulmine sugli alpinisti/13 feriti Bolzano, colpiti a 3 mila metri: 2 tedeschi dispersi Fulmine sugli alpinisti/13 feriti Erano vicini al cavo della funivia e sono stati scaraventati contro la roccia BOLZANO — Un temporale improvviso, ma non del tutto imprevedibile, e una certa dose di leggerezza da parte di turisti, hanno costretto ieri esercito e squadre di soccorso alpino di numerosi centri altoatesini a una vasta mobilitazione (compresi quattro elicotteri) per trasportare a valle due cordate di escursionisti tedeschi investiti da un fulmine, lungo un'affollatissima via ferrata. Tredici persone sono rimaste ferite, tre delle quali in modo grave, mentre due risultano disperse. Fin dal mattino la giornata si era preannunciata poco favorevole alle escursioni: un cielo coperto da nubi piuttosto scure preannunciavano inevitabili temporali tipicamente estivi, con scariche micidiali. Mentre era seduta tranquillamente su una roccia, nella zona dell'Adamello, ai confini tra il Trentino e l'Alto Adige, è stata sfiorata alla schiena da un fulmine che le ha provocato serie ustioni. Le sue condizioni non parevano particolarmente serie, Invece, una volta giunta in elicottero all'ospedale di Bolzano è stato necessario il suo ricovero in rianimazione. il terzo incidente si è verificato nel gruppo del Sella, dove un'altra turista tedesca, Susanne Bruggermann, è stata a sua volta investita da un fulmine mentre era in cordata. Scaraventata contro la roccia ha riportato la frattura di un braccio e ustioni per le quali è stata giudicata guaribile in un mese, salvo complicazioni. Giancarlo Ansaloni E cosi è stato: una cappa nera verso le 13 si è addensata sulla vetta del Sass Rigais. nel gruppo delle Odte. esattamente a 3000 metri di quota, un gruppo che si innalza fra le valli Gardena e Funes. Sulle pendici si affollavano esperti, o presunti tali, alpinisti in cordata, e semplici escursionisti che si affidavano alla via ferrata che dal Col Raiser, raggiungibile in funivia dalla Val Gardena, porta in vetta al Sass Rigais. Fortunatamente la maggior parte dei turisti si sono allontanati dal cavo metallico che si trasforma puntualmente in un pericolosissimo parafulmine. Le due cordate tedesche invece non hanno fatto evidentemente in tempo ad allontanarsi a sufficienza e nel giro di pochi secondi i venti com¬ ponenti si sono visti avvolti da un bagliore accecante accompagnato da un pauroso boato che li ha scaraventati contro la roccia. Due non hanno retto all'urto e le loro ricerche erano ancora in corso nella tarda serata di ieri. Degli altri diciotto, tredici sono rimasti feriti per ustioni e lesioni riportate nello spostamento d'aria che li ha sbattuti contro la roccia. Tre sono rimasti gravemente feriti e si trovano in sala di rianimazione negli ospedali di Bolzano e Bressanone; gli altri se la caveranno con prognosi oscillanti da pochi giorni a un mese; due sono stati ricoverati a Padova per la delicatezza delle ustioni. Particolarmente drammatica anche la sorte toccata a una turista bresciana Giuseppina Zanotto, di 46 anni.

Persone citate: Giancarlo Ansaloni, Giuseppina Zanotto, Susanne Bruggermann

Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Padova, Trentino