Rosa «innamorata dell'amore»

Rosa «innamorata dell'amore» SULLA LUXEMBURG, DOPO IL FILM, UN LIBRO DELLA VON TROTTA Rosa «innamorata dell'amore» La regista Margarethe von Trotta ha voluto integrare il suo film Rosa Luxemburg con un libro in cui, oltre alle molte belle fotografie, vari testi — lettere, discorsi, l'ultimo articolo L'ordine regna a Berlino, del 14 gennaio 1919. documenti, cenni biografici e v*' cronologici — intendono inserire la protagonista nel periodo storico rievocato (Margarethe von Trotta. Christiane Ensslin: Rosa Luxemburg, Franz Greno. Nòrdllngen). Ne viene fuori un ritratto a tutto tondo di una donna dalla carriera politica intensa e dalla vita privata complessa (1871-1919). Il primo aspetto si palesa nell'intrecciarsi di amicizie e incontri con gli uomini politici, soprattutto gli esponenti della socialdemocrazia polacca o tedesca, che costituivano l'ambiente in cui la Luxemburg lavorava: conobbe Karl Kautsky, a urlisi Bebel, Jaurès a Parigi, Clara Zetkin, nel 1906, in Finlandia. Lenin (che pur criticando i suoi errori in economia e in metafisica, la stimava), Zinoviev e Bogdanov, Karl Liebknecht. che verrà ucciso insieme con lei. E poco dopo subirà la stessa sorte Leo Jogiches (1887-1919), un ebreo polacco, studente, come lei. a Zurigo, suo amante per alcuni unni e suo compagno di lotta, principale organizzatore del grappo Spartacus. Accanto ai più noti episodi dell'impegno rivoluzionario, illustrato dalla documentazione scelta da Christiane Ensslin, la raccolta mette in rilievo le altre componenti del carattere della protagonista, concedendo ampio spazio ai rapporti umani, alla tenerezza per la natura. «Oft come la capisco», scrive la Luxemburg a Sophie Lieoknecht nel novembre 1917, •quando per lei ogni belle melodia, ogni fiore, ogni giornata primaverile, ogni notte di luna diventano Ut nostal-già e lincanto ispirati aaile su una poltrona. Secondo l'attrice Barbara Sukowa — lo racconta in una conversazione con la von Trotta e Christiane Ensslin — tra le affinità, che agevolarono il suo immedesimarsi nel personaggio della Luxemburg vi è il comune «folle» amore per i gatti. Detenuta nella prigione di Breslavia. la rivoluzionaria, alla vista di un bufalo picchiato da un soldato e dell'espressione «di un bambino in lacrime» sul muso nero, si commuove davanti a questo muto dolore quasi si trattasse del più amato fratello. Ma la sua identificazione con la natura può diventare ancora più esplicita, come quando, rinchiusa nella fortezza di Wronke, a Posen. si sente addirittura «un qualche uccello o altro animale in una malriuscita foggia umana» e si sente più di casa in un pezzetto di giardino o in un prato tra i calabroni che ad una riunione di partito. Pur sperando di morire nel corso di una battaglia per strada o in prigione, nel suo intimo è convinta di appartenere più ai merli che ai •Genossen». L'intersecarsi del temi politici e romantici che caratterizza la vita di Rosa Luxemburg viene stroncato in modo agghiacciante: sconfitta a Berlino in gennaio la •Rivoluzione di novembre», la sera del 15 la Luxemburg e Karl Liebknecht sono arrestati e portati all'Hotel Eden, quartier generale delle truppe mandate a sedare l'insurrezione. Da li Rosa Luxemburg viene trascinata in un'auto, uccisa e buttata in un canale. Una sorte analoga tocca a Liebknecht. Nel 1962 ii settimanale Der Spiegel intervistò il colonne! lo Waldemar Pabst. che comandava allora le truppe controrivoluzionarie a Berlino. Pabst partecipò nel 1934 al putsch nazista di Rohm, poi lavorò nella ditta berline se Rheinmetall-Borsig. dal 1943 al 1955 visse in Svizzera e si stabili quindi a Dusseldorf, dove si occupò del commercio di armi. Una parte dell'intervista, intitolata «Ho fatto giustiziare Rosa Luxemburg», è stata posta ora a conclusione della raccolta della von Trotta. Spesso reticente, Pabst sostiene che l'ussaro Runge. di sentinella davanti all'Hotel Eden, era stato pagato da qualcuno, rimasto innominato, per colpire sulla testa con il calcio del fucile sia Liebknecht sia la Luxemburg. Mentre quest'ultima giaceva svenuta in un'auto, un uomo, balzato sul predellino, l'avrebbe uccisa. Runge. prosegue Pabst. venne condannato in seguito a due anni e due settimane di reclusione per tentato omicidio, mentre il tenente Vogel. che aveva sparato a Rosa Luxemburg e l'aveva buttata nel canale, fu condannato per occultamento di cadavere a quattro mesi, mai scontati. Secondo un bollettino diffuso dal governo tedesco nel 1962. Pabst non nega la sua responsabilità nell'esecuzione, ma afferma «di aver agito in condizioni di estrema necessità e nella convinzione di poter solo così metter fine alla guerra civile e salvare la Germania dal comunismo». Lia Wainstein Rosa Luxemburg, di Levine (Copyright N.Y. Rcview of Books. Opera Mundi e per l'Italia - La Stampa-) cose più belle che il mondo possa offrire. E come capisco che Lei sia "innamorata dell'amore".' Anche per me l'amore era (oppure è?) in sé sempre più importante e sacro dell'oggetto che lo suscita. E questo perché l'amore consente di vedere il mondo come una fiaba scintillante, perché fa risaltare nell'uomo i lati più nobili e belli: Cosi scrive l'autrici.- di numerose opere politiche — solo in Italia ne è stata pubblicata una cinquantina —, la collaboratrice della stampa di sinistra polacca e tedesca. In alcune inquadrature del film si può vedere la Luxemburg a tavola, con la gatta Mimi di fronte, o ancora, nel dicem1 ore 1914, mentre addobba I l'albero di Natale, con Mimi

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