C'è un mondo nuovo in un piatto d'insalata

C'è un mondo nuovo in un piatto d'insalata C'è un mondo nuovo in un piatto d'insalata totale di quasi 40 mila posti letto. L'Agriturist (corso Vittorio Emanuele 101, Roma) ogni anno pubblica una guida a questa vacanza. , La maggior parte degli ospiti sono giovani in cerca di un «vero e proprio ritomo alla campagna, senza mediazioni, in modo diretto-, dicono all'Agriturist. «Vanno a riposarsi, ma contemporaneamente cercano un arricchimento culturale, uno scambio, che non è più solo turismo di campagna». Meno riposante è l'approccio con la natura di quelli che i giornali hanno ribattezzato «novelli Tarzan» o «Rambo»: gli amanti del survival, arte di sopravvivere. Vere e 'pròprie scuole (sedi, fra le altre, a Torino. Siena, Vicenza, Civitavecchia) organizzano corsi e stages che durano in genere una settimana (prezzi da 300 mila lire a mezzo milione, a meno che non si scelgano mete come la Guyana o Siberia, con costi da due a cinque milioni). Gli allievi — impiegati, studenti. professionisti, insegnanti, industriali — dormono all'aperto, tra rocce, boschi e torrenti, imparano a cercare il cibo e a cucinarlo, ad accendere un fuoco, a orientarsi, a costruire armi primitive, a temprare la forza di volontà. Non sfidano la natura, ma s'abituano a servirsene. Un atteggiamento sostanzialmente diverso da quello dei naturisti che cercano più di viverla integrandosi •L'idea vegetariana sta facendo presa specialmente sui giovani», fu notato al 25° congresso nazionale del movimento. In mezzo c'è senz'altro chi sposa le moda per poi divorziare presto, oppure chi spera di dimagrire in fretta per poi tornare ad arrosti e bistecche. La maggior parte segue con convinzione una filosofia. Idea vegetariana, organo trimestrale dell'Associazione (sede in via Piatti 3, a Milano), specifica: «Il vegetariano sostiene che l'uomo, per motivi biologici. è destinato esclusivamente all'alimentazione vegetale e, per motivi etici, non deve danneggiare o uccidere alcun animale per la propria sopravvivenza, n regime vegetariano, nel campo della dietetica, può essere considerato come una ricerca pratica, comunque sempre positiva, di un maggior benessere fisico, e per stretta conseguenza di Un migliore equilibrio psichico». Battaglia aperta contro chi ritiene impossibile una vita sana e ben nutrita senza carne, battaglia condotta con argomentazioni scientifiche («uno studio degli organi umani preposti alla trasformazione degli alimenti dimostra che l'uomo non è un onnivoro né, specificatamente. bastanza? Ha scritto Ferdinando Delor. presidente dell'Associazione Vegetariana: -La carne favorisce lo sviluppo di germi patogeni, è fonte di acido urico, ha proprietà stimolanti (causa nel bambino tensione, collera, insonnia), è fonte di un'intossicazione che anticipa vecchiaia e morte». Meglio lasciar da parte i toni lugubri e ricordare illustri vegetariani: Delor cita 'Pitagora, Leonardo da Vinci. Wagner, Tolstoj, Shaw eicosi via». E' difficile, invece, che rinuncino alla carne quegli amanti della natura che scelgono un tipo di vacanza sempre più di moda: l'agriturismo, soggiorno in cascine dove — oltre a conoscere dall'interno la vita contadina — si finisce per mangiar piatti tipici e bere buon vino. Austria. Svizzera, Germania e Gran Bretagna hanno cominciato prima di noi, in Italia si è partiti con l'agriturismo a metà Anni 70, in Trentino Alto Adige e Toscana. Poi altre regioni si sono adeguate, pur tra Incertezze e difficoltà legislative. Oggi ospitano turisti per «un periodo di vita agreste a prezzi contenuti» (da qualche migliaio a 40 mila al giorno) circa 4 mila aziende agricole, con un un carnivoro») e morali («è immorale l'alimentazione carnea, in quanto contesta pienamente l'atavico comandamento di non uccidere»). Cancellata la carne, non è detto che tutti i vegetariani la pensino allo stesso modo: c'è chi vuole soltanto verdure crude, chi ammette quelle cotte Anna Bartolini ricorda poi la di- L'insegna del campo naturista GorgheHa presso Nizza stinzione tra macrobiotica (quasi soltanto riso integrale, orzo, avena, miglio, mai, segala e grano, ogni boccone masticato 30-50 volte, bere il meno possibile), eubiotica (niente raffinazioni o sterilizzazioni, pasti con unico cibo di base, niente caffé e fumo), biodinamica (medicina omeopatica, agricoltura biologica, senza fertilizzanti né prodotti chimici). Davvero ci si nutre ab¬ ma. nei. statistica di qualche anno fa contò queste percentuali: il 27 per cento medi dirigenti d'azienda, il 26 alti dirigenti e liberi professionisti,, il 15 industriali e commercianti, il 13 impiegati, l'un per cento contadini, gli altri un insieme di artisti, militari e — era scritto nel¬ lo studio — anche sacerdoti. Tutti si ritrovano ogni due anni al congresso Internazionale. In quello del 5 agosto 1975, ad Hannover, fu lanciato un grido bellicoso: «Guerra all'Italia!», ritenuta Paese sottosviluppato per 1 suol atteggiamenti verso 11 nudo. Ora di quel grido non c'è più bisogno: se non sulle spiagge, almeno nei villaggi attrezzati l'accappatoio serve soltanto per aprire il cancello. E i nuovi soci devono dimostrarsi seri e volenterosi («non c'è posto per chi ha 'intenzioni malsane») e imparare le basi del naturi¬ smo, quelle che proclamò dieci anni fa il presidente dell'associazione tedesca, Oskar Horrle: «n nudismo è soltanto il primo passo verso il naturismo, che è un modo di pensare e di vivere secondo la natura umana e le leggi naturali». Marco Neirotti IL naturista italiano è un animale raro. E senza un'Identità precisa. Si dibatte tra scuole di pensiero a lui estranee che lo fanno oscillare dalle severissime regole macrobiotiche dell'antitràdizione bolognese all'edonismo voyeristlco del commendatore birbante. Perciò, nel panorama mondiale del «movimento», è considerato poco più che un apprendista, con molte cose ancora da imparare. All'estero invece la musica è diversa. Cè un passato, un retroterra: il naturista in sostanza ha radici. E possiede cromosomi tali che è persln possibile costruire una mappa delle sue mutazioni in un viaggio filosofico che parte dal ceppo originario (universale) ed io-riva ai capolinea attuale rappresentato dal nazionalismi (particolare). Il libertario appartiene per lo più alla variante francese. E' un essere piuttosto allegro, che non sopporta regole e limitazioni. Conviviale, ama la tavola e la compagnia Fuma, beve, non è disturbato dalla radio dei vicini, e sembra possedere tutti 1 vizi del gaudente. Lasciare i vestiti appesi nell'armadio sembra liberarlo dai dubbi: la vita va goduta All'inferno vanno solo i noiosi (e qualche bigotto del peccato). L'Intruppato è l'opposto del libertario. Si riproduce soprattutto in Germania Ha bisogno di certezze e di divieti: niente qui e niente là. Altrimenti non è felice. E* vegetariano e se ha voglia di fumare deve farlo di nascosto come uno studentello. Non patisce

Persone citate: Anna Bartolini, Battaglia, Leonardo Da Vinci, Marco Neirotti, Oskar Horrle, Pitagora, Shaw, Tolstoj