Il gentiluomo stratega contro i nemici dell'orto

casa in campagna casa in campagna Il gentiluomo stratega contro i nemici dell'orto VBSUBSBBS&i i. - : - mità di queste erbe aromatiche. Una patata o una carota interrate presso una coltura infestata da larve, bruchi, eccetera, richiamano questi animaletti; raccogliendo la carota o la patata ogni giorno si possono distruggere miriadi di questi parassiti nocivi. Un decotto di piretro — una bella piantina della famiglia di crisantemi — uccide montagne di parassiti, mal usarlo però sul crisantemi, che soffrirebbero; e se non è velenoso per l'uomo e gli animali domestici, 11 piretro è mortale per i pesci. Con la nicotina, infine — ma attenzione, perché é molto pericolosa per tutti, anche per l'uomo — si può far strage di parassiti: p-r ottenerne l'estratto, il metodo più semplice 6 gettare i mozziconi di sigaretta in un recipiente contenente acqua e lasciarli fermentare: darlo, se proprio si vuole usarlo, molto diluito. Naturalmente esistono in commercio prodotti specifici, potenti ed efficaci, il nostro sommesso consiglio è di usarli soltanto in casi estremi. Cercare in ogni caso quelli che si degradano rapidamente; evitare il più possibile 1 prodotti contenenti cloro (si accumula nel terreno); ricordare che gli anticrittogamici in genere sono meno pericoloni degli insetticidi. Insetticidi e anticrittogamici sono divisi in quattro classi: su quelli della prima classe c'è un teschio nero e la scritta «Veleno»; quelli della seconda hanno una croce di Sant'Andrea e la scritta «Nocivo»; quelli della terza e quarta classe (i soli che possono essere comperati senza autorizzazione) hanno scritto «Attenzione, manipolare con prudenza». Con tutte queste premesse, ecco la tabella dei nostri nemici: abbiamo cercato di elencare i più comuni.nelle nostre campagne. li TEMA: i nemici dell'orto e del giardino. «Vorremmo una tabe Ulna molto chiara in cui si capisca quali sono 1 nemici, dove si trovano, che danni fanno e come li si può combattere», dice la lettera di un gruppo di lettori. Sembra semplice: in realtà significa affrontare e descrivere migliaia di parassiti, funghi, batteri, virus, insetti, farfalle, vermi che ci vivono attorno, che. si moltiplicano a un ritmo vertiginoso, che si adattano e si irrobustiscono; che appaiono o scompaiono spesso abbastanza misteriosamente. E soprattutto si tratta di non combatterli evitardo di far danni peggiori nel tentativo di distruggerli, di non ricorrere a prodotti o soluzioni che possono provocare conseguenze drammatiche. Ma di cercare comunque di salvare raccolto, fiori e piante. La pianta, il fiore, l'insetto, sanno sempre come difendersi: se non ce la fanno da soli, la natura ha provveduto a dargli alleati o amici che sono pronti ad aiutare. E' spesso soltanto l'uomo con l'abuso di certe sostanze, con un eccessivo sfruttamento del terreno o dei vegetali, con la coltivazione impropria, che favorisce gli squilibri e involontariamente favorisce i suoi stessi nemici. E' certo — ma è un solo esempio — che la straodinaria diffusione degli afidi (quelli delle rose, per esempio) è stata favorita in questi ultimi quindiciventi anni dall'uso di insetticidi che hanno, si, ucciso molti afidi, ma hanno pure distrutto altri insetti che di afidi si nutrivano e che di fatto assicuravano un certo equilibrio. splendida mantide religiosa. E' nostra alleata la cantaride e lo sono le lucciole (che riescono addirittura a uccidere chiocciole e lumache, ma che sono state purtroppo decimate dagli insetticidi usati per le zanzare). Ci sono animali che per essere nostri alleati chiedono una ricompensa: i tordi, i merli, per esempio che divorano insetti ma anche le ciliegie. Persino molte specie di vespe svolgono compiti benefici nell'orto e tra 1 fiori. La prima regola del gentiluomo di campagna è questa: alla comparsa di qualche colonia di insetti nocivi nel suo orto o nel suo giardino, deve domandarsi che cosa ha fatto di sbagliato. Novantanove volte su cento, i nemici appaiono là dove si è commesso un qualche errore: terra non sufficientemente lavorata, non giustamente concimata, troppo sfruttata; posizione impropria, vicinanza con coltivazioni non adatte, piante deboli, semi non perfetti, esposizione non giusta, eccetera. In secondo luogo, prima di combattere \ nemici, è indispensabile ricordare chi sono gli amici, chi sono 1 nostri alleati e quali risorse naturali ci può offrire ciò che sta attorno a noi per aiutarci nell'obiettivo di avere frutta, verdura, alberi e fiori migliori. GU amici — Tutti sanno che il riccio, oltre che simpaticissimo animaletto, è utilissimo alle campagne per la mole di lavoro che svolge distruggendo parassiti piccoli e grandi. Ogni volta che si vede un povero riccio ucciso da un'auto su una strada di campagna, è bene ricordare che si è data via libera a topi dannosi, a serpentelli velenosi, a migliaia e migliaia di Insetti voraci delle nostre piante e dei nostri fiori. Una sola rondine, in un giorno, mangia centinaia di migliaia di Insetti che sarebbero dannosi e cosi la civetta e anche il pipistrello (anche se a molti fa paura, questo piccolo mammifero notturno è uno dei nostri migliori alleati). La simpaticissima coccinella è una predatrice terribile di parassiti, e cosi la prevezione insetticida, impediscono la crescita delle erbacce). L'acqua, Irrorata con violenza sulle piante colpite da afidi, insetti voraci, eccetera, può contribuire a distruggere 1 parassiti, che molto spesso annegano. Ancor più efficace è 11 latte, che può bloccare le vie respiratorie degli insetti; la stessa azione può svolgere qualsiasi olio. L'ortica è una pianta preziosissima: dove cresce, il terreno è ricco; foglie e fusti di ortica fatti fermentare in acqua per una settimana, danno un insetticida eccezionalmente forte (spruzzarlo mescolato con il triplo di acqua). Gli alleati — Sapendo alternare le colture, mettendo vicine certe piante, si riescono a combattere efficacemente molti nemici. E' una scienza un po' empirica, ma dà risultati confortanti. Aglio ed erba cipollina al piedi delle rose impediscono 10 sviluppo degli afidi; rosmarino, timo, salvia, menta, issopo coltivati tra 1 cavoli tengono lontana la cavolaia; il rabarbaro — sempre tra i cavoli — evita l'ernia del cavolo, che si può combattere anche interrando regolarmente gusci d'uova tra le file, per aumentare 11 Ph del terreno e riducendone l'acidità. Per allontanare i bruchi della cavolaia, si possono anche spruzzare 1 cavoli con acqua salata: la verdura non patisce, 1 bruchi se ne vanno. Il tagete tiene lontano molti insetti: se ne dovrebbe mettere un po' dappertutto nell'orto. Menta e santolina disturbano le formiche, che non fanno volentieri il nido in prossi¬ (pidocchi) colori vari: nero, verde, grigio, bianco (o Cicadella) vari tipi di inBetti saltatori di vari colori Spesso i parassiti delle piante sono favoriti da errori di coltivazione. Bisogna distinguere tra animali dannosi e utili: la «guerra chimica» dev'essere una risorsa estrema Le risorse naturali — Oli aghi di pino sono «il più complesso e ingegnoso insetticida naturale», superiore in assoluto a tutti gli insetticidi elaborati dall'uomo, che finora sembra non sia neppure riuscito ad analizzarne completamente la struttura chimica. Potendo disporne in grandi quantità, riempire l'orto e il giardino di aghi di pino significherebbe quasi aver vinto la battaglia contro i nemici delle nostre coltivazioni. (Pezzetti di scorza di pini nei vasi o ai piedi dei cespugli e delle piantine, oltre ad avere un effetto di Sandro Doglio IN Inghilterra le tende delle finestre sono diventate le protagoniste dell'arredamento. Alcuni arredatori le progettano ispirandosi alle illustrazioni di una rivista di un secolo fa, la Repository of Arts (Deposito delle Arti), che a sua volta si rifaceva ai disegni di tende del grande sacerdote dell'arredamento francese dell'epoca, Pierre de la Messangere; altri alle decorazioni classiche delle case di campagna inglesi del "700. Sono tende lussuose, un po' teatrali, con ampie mantovane intrecciate, grandi drappeggi foderati, panneggi, frange, festoni e passamanerie, adatte ad abitazioni con finestre ampie e soffitti alti In modo che il drappeggio «cada» bene e non appesantisca la stanza, e costose. Due tende foderate, imbottite e rifinite a mano (il completo per una finestra) vanno dàlie 700 alle 2000 sterline (da un milione 700 mila a 4 milioni 400 mila lire). Per ottenere gli stessi risultati ma a prezzi più accessibili, alcuni gruppi di arredatori offrono la loro consulenza, suggerendo i tessuti per le tende, il modello del drappeggio, le fantasie per 1 coordinati (tappezzeria, poltrone, copriletti e tovaglie), e chiedono, per un consiglio. 57,50 sterline (sulle 140 mila lire); per un di coloro che hanno più stile che soldi. «I programmi televisivi con scene molto belle e i film storici», osserva uno degli arredatori, •hanno portato la gente a capire meglio che cosa si può fare e ad essere molto più avventurosa. Non è necessario spendere tanto. Gli stessi effetti un po' drammatici si possono ottenere con taffetà non foderato se se ne impiega abbastanza da farlo "gonfiare", con tendine a festoni e con tessuti che costano anche dalle 7 alle 9 sterline (16.000 o 20.000 lire) al metro». Un'altra ditta di arredamento, quella di Fiona Campbell, usa poco 11 velluto perché offusca la luce e al suo posto, per i modelli più Impegnativi, consiglia 11 moira, un tipo di seta con riflessi speciali (sembra marmorizzata) che pende più morbidamente e riflette la luce. La caratteristica forse principale della nuova moda che propone ornamenti fastosi e impegnativi è la ricchezza della parte superiore, la mantovana. Alcune, le più sfarzose, hanno i drappeggi cuciti prima della messa in opera e poi ordinati a convenienza dal tappe zie re; altre, come quelle avvolte attorno al bastone, sono modellate e cucite «in opera». L'assortimento del model ■ li è molto vasto e offre di verse possibilità di scelta, dalla sola mantovana con preziosi drappeggi e frange e completa di «cravatte» (è 11 tessuto di media lunghezza che scende ai Iati), al tendaggio Importante con doppie tende, all'originale paravento che si attorciglia attorno al bastone-scorritende, scende fino ad una certa lunghezza da una parte, si appoggia sul pavimento dall'altra ed è completato con, sotto, una tenda a rullo in tessuto coordinato, fino a tendaggi di tessuto alla veneziana negli ambienti con arredamento più moderno. E In Italia? Anche nel nostro Paese, negli ultimi tempi, le tende sono diventate uno degli elementi decorativi più importanti della casa, ma con risultati meno teatrali, forse più eleganti, senz'altro più pratici. «Anche perché», dice Armando Paris, insegnante di tecnica e pratica di tappezzeria all'istituto «O. Correnti» per l'industria e l'artigianato di Milano, «da noi tendaggi importanti con mantovane, sopratendj di tessuto pesante e, sotto, tende più leggere in voile non sono mai mancati». Il tappezziere consiglia 11 tipo di tessuto e spesso Insiste sulla qualità, che, anche se più costosa, consente migliore lavorazione e maggiore durata nel tempo.

Persone citate: Armando Paris, Fiona Campbell, Pezzetti, Sandro Doglio

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Milano, Pierre De La Messangere