Squilla il telefono in casa Donadio

Squilla il telefono in casa Donadio Squilla il telefono in casa Donadio LA Sicilia è lontana e soffre del suo isolamento anche nel bridge. Se ne lamenta Mario Donadio: .Siamo tagliati fuori, alla stregua delle ex colonie». Donadio veniva da lontano, da Alessandria d'Egitto dove ventenne aveva avuto per le mani un libretto di bridge e dopo sei mesi vinceva il campionato di Serie B e l'anno dopo quello di Serie A. contro giocatori di valore mondiale come Pierre Schemeil e Tony Trad. La guerra sul Canale di Suez lo costrinse ad abbandonare il Paese lasciandovi tutti i beni. In Sicilia si occupò come collaboratore scientifico e si stabili a Catania. Grazie a lui. come grazie a Loteta. la Sicilia orientale conta oggi due scuole d'altissimo livello, con un gran numero di giocatori di primo piano. Ma non basta che Catania e Messina si battano con più squadre in Serie .eccellenza» e in Serie A: -Purtroppo», dice Donadio. .siamo affossati qui». Lasciamo le dolenti note e gli :liiediamo una sua smazzata. «DI solito», dice, .non mi va di raccontare mani la cui riuscita è basata sulla compressione, che spesso mette in difficoltà chi t'ascolta, ma per una volta colgo l'occasione per presentarvi una combinazione piuttosto rara: la compressione-suicidio». »> KQXX V XXX <> A X ♦ KXXX 0 KI9SXX N ♦ J AQ987 0| lF Z> JX 0 X 1 1 <> QJXXX 4> XX S * QJ10XX ♦ AXX V KlOX 0 K 10 9 8 X ♦ AX «Mi trovavo in Sud a giocare 3 SA su attacco d'8 di Cuori. Prendo di K sul J e conto otte prese. Posso sperare nella divisione delle Picche 3-3. per cui gioco piccola verso la Q (cade il J di Est) e piccola verso l'A, con Est che scarta una Fiori. Allora la situazione mi pare chiara: Ovest possedeva 5 Picche e 5 Cuori (non 6 perché con una 6-5 avrebbe interferito sulla mia apertura d'I Quadri): per cui giocai il 10 di Cuori e misi le carte sul tavolo reclamando nove prese. Chiarii ad Ovest che se si fosse battuto le vincenti a Cuori avrebbe compresso Est fra Quadri e Fiori: diversamente avrei avuto tutto il tempo di trovare la nona presa a Quadri». La storia bridgistica di Donadio è punteggiata di promozioni: dal '59 partecipa ai campionati capitanando squadre che porta alla ribalta dalla C alla B. dalla B alla A. Si compiace di ricordare quando nel '78 (con Riolo, Briguglia, i Cosentino. Lentini) stravinse un torneo di Palermo cui partecipavano addirittura il Blue team e la nazionale svizzera e quando nell'83 con Attanasio, Failla e Mingrino vinse il Trofeo delle Regioni a Cefalù (su 156 squadre) infliggendo un 10 a 0 alla nazionale femminile italiana. Da 25 anni Istruttore federale, insegna bridge a Catania, Siracusa, Caltanissetta. Durante uno dei suoi corsi spiegò che con KJ109 in mano e 4 o 5 cartine al morto e non potendo partire dal morto per mancanza di rientri, l'unica speranza di cedere solo una presa era di trovare la Q singola, per cui era opportuno muovere di mano il K. «Giorni dopo», racconta, «uno squillo mi chiamò al telefono: uno degli allievi mi annunciò trionfante d'aver messo in pratica l'insegnamento e d'aver fatto il top, essendo stato l'unico in un torneo a realizzare un 4 Cuori. Niente di strano, direte: solo che la telefonata mi svegliò di brutto alle 3 di notte». Luigi A. Bassi Camillo Pabis-Ticci