Parte una carovana carica di fantasia

Parte una carovana carica di fantasia Parte una carovana carica di fantasia IL migliore viaggiatore avventuroso, ardito ma non spericolato, capace di resistenza, buon compagno, di carattere sereno, dotato di molte e diverse capacità anche se di pochi muscoli,' è una signora di circa tinquant'anni, Impieata. insegnante o profesloffllè. la maggio»5 partelelle« single:,ff '-Questo è l'identikit, più o meno unanime) che tracciano gli organizzatori eli «va~ canze avveriTurose». Willy Passio, direttore de «Il Tucano»; Vittorio Kulczycki, che con Pàolo Nugari e altri organizza' i viaggi di «Avventure nel mondo»; aurizio Levi;-che inventa e vende itinerari a «Vacanze» e lavora anche da solo, hanno opinioni molto simili sulla gente che sceglie questo Upò di divertimento. Per gusto, perché hanno mezzi maggiori, perché la maturità spinge ad approfondire i propri interessi, le persone di mezza età viaggiano avventurosamente più dèi giovani. Non si tratta di pochi stravaganti; le agenzie si moltiplicano ogni giorno, gli agenti stimano che da tremila a seimila persone partano all'avventura dall'Italia ogni anno. Altra opinione comune, degli organizzatori (tutti, agli inizi, viaggiatori appassionati) è che non esistono più i veri viaggi straordinari, preparati amorevolmente per mesi e mesi, con pochi soldi, pochi amici fidati, molto coraggio e una dose di incoscienza, alla scoperta di Paesi e strade nuove. E' molto raro, racconta Willy- Fàssio. potersi dedicare al piacere di viaggiare, come una volta. Oggi si lavora su problemi burocratici, logistici e di trasporto. Eppure, i suoi viaggiatori sono ancora prevalentemente interessati all'etnologia, alla zoologia e all'archeologia, gruppi di preziosi dilettanti che, anni indietro, potevano anche riportare notizie assai utili. Fassio è l'ideatore' di Carnei Trophy Adventures, ma non apprezza l'esaspe¬ rata ricerca del rischio, che non identifica con il gusto dell'avventura e della scoperta. Allo stesso modo, detesta quei partenti alla Lelouch che arrivano forniti dell'accendino antivento e della giacca superlmpermeabile. Per andare sulle orme di Botte go, per incontrar*; *rft)tt<«ll©> non Httnriò m&P vfs«»<tf'u6hitf^Slatt'ctt'rè vivono ancora nella preistoria, serve soprattutto la passione della scoperta, che oggi si è trasformata in sémplice gusto dell'esotico. Più ottimisti, eccitati dalla continua espansione dei loro viaggi a buon mercato fuori dai circuiti turisticopubblicitarl, '"appaiono gli organizzatori di «Avventure nel mondo», per i quali parla Vittorio Kulczycki. Ha cominciato dodici anni fa, quando faceva escursioni alpinistiche e lavorava per la Pan American, preparando viaggi fuori circuito. Oggi, l'agenzia porta in giro per il mondo svariate migliaia di persone, utilizza quattrocento coordinatori o capigruppo e si gloria di fare'del turismo disorganizzato. Il loro catalogo invita a viaggi scoperta in Paesi dove gli stessi coordinatori non sono mal stati e dove è necessario essere pronti a tutto, a viaggi già sperimentati ma non per questo semplici (sono sempre con soste in tenda), a viaggi cosiddetti soft, inventati da poco per tutte quelle persone—e sono molte— che si sentono disposte ad affrontare qualche disagio per amore del turismo, ma non sanno rinunciare al letto e ai servizi igienici. Come si sceglie il tipo di viaggio adatto? All'Inizio, dice Kulczycki, pensavamo d: dover scegliere noi per gli aspiranti l'itinerario giusto, ma, poi, ci siamo accorti che spesso davamo dei giudizi sbagliati, in base alle apparenze. Una volta, fu scartata per un percorso faticoso una elegante ragazza con tanto di visone e erre moscia, che, in seguito, si rivelò una delie migliori e più solide viaggiatrici. Cosi, oggi il catalogo illustra con chiarezza il tipo di viàggio e si lascia che la gente decida da sola. Le difficoltà, del resto, non vengono quasi mai dalle persone, ma dall'organizzazione sul posto, dai n asporti e dalle intemperie. E' accaduto che si rovesciasse una' canoa in unifiun meJ?iAf£plehà e ' molttHirivi: sellassero di annegare e che. entrando in Cile subito dopo il golpe da un sentiero semisconosciuto, l.'intero gruppo di trenta persone Risulta che le persone di mezza età scelgono di fare viaggi avventurosi più dei giovani, le donne più degli uomini. Ogni anno da 3 a 6 mila italiani partono alla ricerca di luoghi molto lontani, guidati dalla suggestione i romantica di trovare l'esotico autentico fosse scambiato per un manipolo di guerriglieri e arrestato. Ma 1 viaggiatori, anche i più timidi e sedentari, dicono gli organizzatori, tirano fuori, nel pericolo, doti di coraggio e adattabilità che'somigliano molto a residui di istinti dimenticati. Anche Maurizio Levi sostiene di non aver mai avuto difficoltà con 1 suoi gruppi e tantomeno con 1 locali, ma soltanto problemi logistici. E' il vincitore del Carnei Trophy 1985. è giovane, ma viaggia da quasi ventanni con la sua ragazza — ora sua moglie — ed è un appassionato del deserto. Levi trova che gli italiani sono molto migliorati,

Persone citate: Fassio, Lelouch, Maurizio Levi, Willy Passio

Luoghi citati: Cile, Italia