L'ospitalità del capo tribù è meglio del Grand Hotel

L'ospitalità del capo tribù è meglio del Grand Hotel L'ospitalità del capo tribù è meglio del Grand Hotel care nelle varie agenzie il bravo tariffista che prenda gusto a calcolare al costo più basso i biglietti aerei. Ci sono tariffe che danno forti facilitazioni entro certi periodi di tempo per il ritorno e per le prenotazioni. Si ottengono sconti straordinari a sapere escogitare gli itinerari. • Trasporti locali — Arrivati sul posto ci si muove con i mezzi che si trovano, dai taxi ai minubus, dalle barche a motore alle zattere. Viaggiando a questo modo il costo è limitatissimo. In Africa quasi dappertutto si fa l'autostop, per esempio, ma è raro che sia gratuito. Fra il Burundi e il Ruanda recentemente ho dovuto mettermi d'accordo, contrattare per poter salire su un camioncino. Mi sono 11 capitati anche passaggi a \c?0}$i in cammello e in India anche su un elefante. • Alloggio & alberghi — In tutti i paesi esotici gli alberghi sono per il turismo di massa, riservati ai tour organizzati ed è difficile trovare posto. Per quelli con buone sistemazioni e camere con bagno pulite, bisognerebbe prenotare o documentarsi. Comunque ci sono spesso Guest-houses, pensioni, locande dove con un po' di spirito di adattamento si può alloggiare. Appena arrivati in un posto meglio rivolgersi all'ufficio turistico, quando c'è. All'interno di certi paesi la soluzione migliore è l'ospitalità degli indigeni, dei capi-tribù e naturalmente dei missionari. Ricordare sempre che viaggiando da soli è più facile trovare alloggio, quindi una compagnia deve valere la pena. Gradito lasciare in cambio medicinali, tabacco, scatolette di alimentari. • Bagaglio — Una sacca che si possa portare sia a mano sia a spalla. Che cosa metterci dipende dalle zone. In quelle tropicali solo camiciotti, calzoni leggeri larghi e comodi, i jeans sono troppo pesanti. Scarpe Giorgio Ricatto molto comode per camminare. Un retino per le zanzare se si pensa di dormire, all'aperto. ^àeùHfrn?rl?^ Groenlandia ci vuwé'sàcco a pelo, giacca a vento e maglione. Per-le altre parti basta un kay-way, un leggero copricapo e occhiali da sole. • Medicinali — Idroclonazone o amuchina, per la disinfezione dell'acqua, repellenti per zanzare, per la profilassi antimalarica, clorochina e metakelfim e farmaci contro la dissenteria. • Cibo — Ho sempre approfittato della cucina locale. Bisogna adattarsi a tutto quello che si trova. Si mangia sempre abbastanza bene: pesci, polli e carne. Nei villaggi sperduti o portarsi dietro qualche prodotto o adattarsi. E' preferibile mangiare sempre cose cotte, evitare la verdura e sbucciare la frutta. Sono norme elementari per un viaggiatore. Nei limiti del possibile, bevande imbotti¬ gliate o acqua sempre disinfettata. • Incidenti — Brutte avventure ne possono capitare, specialmente viaggiando soli. Stare molto attenti al bagaglio. Mi hanno aggredito una volta in pieno giorno nella Guayana. Mi sono saltati addosso, mi hanno rubato i soldi dalla tasca e via. In Nuova Guinea mi sono trovato sul fondo di un pullmino in una specie di battaglia fra due tribù. Oppure si rischia se ti prendono per spia. Ci vuole molta fiducia nel prossimo e nella fortuna. Per esempio, se trovi un autista che di notte ti fa attraversare un pezzo di Africa fra la Sierra Leone e la Liberia è bene dividere i soldi, tenere il minimo nella .^tas^iiBsJflrtersv il resto 1% -una borsa nascosta sotto la camicia o altrove. • Lingue & Guide — Io me la cavo in inglese, francese e spagnolo. Sono basilari. Nelle zone dove non parlano queste lingue, è facile trovare ragazzi che ne capiscono una e fanno dà guida per un piccolo compenso, accompagnandoti in giro come interprete. Le carte geografiche portarsele dall'Europa. Sono le migliori. Per le guide le migliori sono australiane e inglesi. • La pazienza — Meglio non avere limiti di tempo troppo rigorosi. Per viaggiare con mezzi di fortuna, occorre sopportare con pazienza attese estenuanti sotto il caldo a tutte le ore. I mezzi pubblici spesso non hanno orari. Bisogna entrare in un'altra dimensione psicologica. a. pap.

Persone citate: Giorgio Ricatto

Luoghi citati: Africa, Burundi, Europa, Groenlandia, India, Liberia, Nuova Guinea, Ruanda