Nell'incanto della natura verde sotto i nevai degli alti valichi

Settimanale dei viaggi e della buona tavola Settimanale dei viaggi e della buona tavola Nell'incanto della natura verde sotto i nevai degli alti valichi DUE spettacolari valichi alpini, quattro vallate ognuna diversa, cime imponenti e ghiacciai scintillanti, due grandi parchi nazionali di fitti boschi, laghi, torrenti, un centro turistico ineguagliabile per mondanità e innumerevoli piccoli amabili posti: sono i paesaggi e le tappe di uno dei 'Grand Tours* che ancora si possono compiere sulle Alpi. Questo è 11 giro dei passi Stélvio e Bernina, con brevi deviazioni per Solda e per St-Morltz. Partenza e arrivo a Tirano, 25 chilometri dopo Sondrio. All'ingresso della cittadina, la chiesa di San Martino, originaria del XV secolo, con una statua della Madonna patrona della Valtellina, ha organo, man-eneo e pulpito lignei zeppi di oscure figurazioni che immettono il viaggiatore nell'atmosfera,, sgQj,lcpy1.|ìd^ questi luoghi di montagna e Jìixbhfirie. "■ ■-■<■■■ Dietro la chiesa, c'è un bivio: a destra si va allo Stélvio, a sinistra verso 11 Bernina. Il nostro giro sale a destra e scenderà da sinistra, 300 chilometri tondi, attraversando l'Alta Valtellina e la Val Venosta in Italia, l'Engadina e la Valle di Poschiavo in Svizzera. Un percorso che si fa comodamente con due tappe, volendo anche con una sola. A Valdisotto si entra nel Parco Nazionale dello Stélvio. Si corre lungo l'Adda, tra vigneti arroccati su duri pendìi, borghi con case e lavatoi di pietra, sbucando nella piana dove si distende Bormio, sede degli ultimi DODICI nazioni indipendenti, quattordici fra Stati associati, dipartimenti d'oltremare e colonie in un grande arco di duemila chilometri di isole su un mare cristallino con spiagge color oro. Sono 1 favolosi Caralbl. Paradiso del vacanzieri e un po' meno per gli abitanti di certe isole decisamente povere. Caldo tropicale autentico, con temperature che per tutto l'anno si mantengono sui 25-30 gradi, con punte di 35 nei mesi centrali dell'estate. (Per chi voglia conoscere meglio questa parte del mondo la specialista di viaggi Rossella Righetti ha scrìtto una guida dei Caralbl appena uscita dall'editore Molzzl). Quando si arriva se ne sente subito l'odore e il sapore sulla pelle e si prova come una sensazione un po' soffocante per un caldo umido che si respira. Ma dura poco e ci si abitua. Ci si abitua a tutto tranne al condizionatori che spesso gelano gli ambienti chiusi. Questa è una zona del mondo dove il clima consente 11 turismo tutto l'anno. Ma si prevede che sarà un'estate d'oro, forse da record, perché oltre agli europel che ci vengono sempre più numerosi, arriveranno folle di americani Girare fra le isole a bordo di una nave da crociera che tocchi una rada dopo l'altra è il massimo e 1 più Intrepidi godono ancora di più noleggiando imbarcazioni a vela o a motore, con o senza skipper. Dalla Florida fino a Barbados e Tobago sono in servizio le più belle e grandi navi da crociera del mondo, transatlantici di prestigio e di grosso tonnellaggio. Il valore commercia- campionati del mondo di sci. Poi inizia la cavalcata che in una ventina di chilometri porta allo Stelvio, 2758 metri, lungo un'ardita strada militare costruita dagli austrìaci nel 1812-1825, che per cupe e rotte gallerie da tempo di guerra taglia uno spoglio paesaggio di rocce e ghiaioni. A metà percorso, la Cascata del Braulio, sfruttata da una centralina idroelettrica dell'Azienda Elettrica Milanese, sembra riassumere nei salti dell'acqua le emozioni della salita («Bar Kioslc» aperto da giugno a settembre fino alle nove di Un classico itinerario d'alta quota fra Svizzera e Italia, in mezzo a grandi boschi e con soste a Bormio, Soldo, Glorenza, StMoritz e sul ghiacciaio del n^Diayolezza, partendo dalla.V sera). Più sopra, la strada scivola in un valloncello di prati con cumuli di neve: lasciata a sinistra una deviazione che scende direttamente In Svizzera per il passo di Santa Maria, si arriva alla piazzola dello Stelvio, circondata dagli alberghi delle scuole di sci. Al di là del passo si alza massiccio il ghiacciaio dell'Ortles, la cui sagoma da più versanti ci seguirà a lungo. Oltre le bancarelle dei souvenir, oltre i carrettini degli hot-dog, un sentiero porta in una ventina di minuti al Rifugio Garibaldi (aperto da luglio). Poi la strada statale precipita vertiginosamente a valle, con 48 stretti tornanti e 1400 metri di disllvello in 12 chilometri: un percorso famoso per i duelli In salita tra Coppi e Koblet. Il Campionissimo è ricordato da una stele in cima al passo. Anche In auto sembra di volare sopra le rocce. A Trafoi merita una sosta 11 Santuario delle Tre Fontane, mentre a Gomagoi conviene fare una deviazione per Solda, una ventina di chilometri lungo una bella strada che aggira le pendici dell'Ortles, tra prati fioriti, casette, masi, qualche Gasthof e capitelli lignei. Solda è adagiata nella il l'JO * tti&iUD9 J ÙOfLUt»-^ AlJt d i l t Jt - conca dove termina la strada. Una funivia o seggiovie portano ai limiti di alti nevai, con vista sul Cevedale e sul solito Ortles. Ma la cosa da vedere è il vecchio paese, in particolare l'ottocentesco •Hotel Post», tutto in legno, con pitture sudtirolesi di fiori e caprioli, vetri colorati, una grande e. calda veranda lignea, mobilia rurale, la stube, un pianoforte. Ci venivano gli austriaci ricchi prima della grande guerra. E' stato riaperto da due anni (mezza pensione con bagno da 30 a 38 mila lire). Se non si è catturati da slmili suggestioni asburgiche, tempo un'oretta, forse meno, passando per Sluderno, che è dominata dalle mura di Castel Coirà, si arriva in uno del più straordinari pezzetti dell'Italia di confine: la cittadina di Glorenza (o Glurns), tra le distese di prati della Val Venosta. La circondano massicce mura medievali, perfettamente conservate, con dieci torri: 7 rotonde, 3 quadrate, in corrispondenza di tre porte di accesso. E' concentrica e pìccolissima (700 abitanti), la si attraversa In pochi minuti. Fuori delle mura scorre l'Adige, che qui è ancora un romantico torrente. Gallerie silvestri e aiuole fiorite tutt'attorno. Pace, silenzio e una luce da fiabe del Fratelli Grimm. Tre alberghi, il più conveniente è il .Gasthof Post», dove si dorme e mangia bene con 30 mila lire. . n contine ìéóft faf'Svizzera | è a pochi^Hoirietrtr LÙttgó la statale 28, sinuosa e a saliscendi, ci si infila nella stretta Val Monastero, cuore del Parco nazionale svizzero. Siamo in quella parte del Grigioni dove la madre lingua è il romancio: Monastero si dice anche Mstair. è un paesino giusto al di là del confine che prende 11 nome da un'antichissima abbazia (si possono visitare la chiesa gotica e 11 clmiterino fiorito). Dopo 15 chilometri, bel panorama dal Pass dal Fuorn, a 2149 metri, tra due cocuzzoli, sullo spartiacque che divide Danubio e Adige. Si dà l'addio all'Ortles, che biancheggia lontano, per

Persone citate: Coppi, Pass, Rossella Righetti, Solda, Soldo