Gli agricoltori dello spazio al lavoro nelle serre in orbita

Gli agricoltori dello spazio al lavoro nelle serre in orbita Gli agricoltori dello spazio al lavoro nelle serre in orbita tomatici senza presenza umana. Ma è con i programmi Skylab e Soyuz-Salyut che per la prima volta si sono potuti compiere esperimenti biologici piuttosto complessi e prolungati nel tempo, essendo questi 1 primi veicoli spaziali dotati di veri e propri laboratori scientifici. ,.. . Ci si potrebbe chiedere perché è cosi importante eseguire nello spazio questi esperimenti biologici e se non si potrebbe, con minor costo, compiere delle simulazioni à terra altrettanto efficaci. La risposta è semplice:-lo spazio presenta caratteristiche ambientali assolutamente uniche, non riproducibili al suolo se non per periodi brevissimi I fattori principali sono la microgravità (ci si avvicina alla mancanza di gravità totale, ottenibile a terra solo per pochi secondi nel momento finale dei voli pa¬ ALL'EPOCA dei primi lanci spaziali, dello Sputnik I (1957) e del Vostok 1, i problemi affrontati dagli scienziati riguardavano essenzialmente la progettazione aelle astronavi. Venivano infatti studiati soprattutto problemi còme la protezione dell'uomo, la ricerca di un'adeguata atmosfera respirabile, 11 mantenimento della pressione in cabina, il riforniménto' di acqua e cibo, l'eliminazione dei prodotti metabolici e il controllo termico' '. Durante questo primo periodo le nuove conoscenze nei campi della fisiologia - umana, della medicina e della biologia vennero più dai fenomeni osservati nello spazio che da precisi programmi di ricerca, stabiliti in laboratòrio sulla base di esperimenti simulati a terra. I primi studi biologici sonò stati invece compiuti durante voli di satelliti au¬ L'Iialodyles stanimeli: questo insetto è un fossile vivente I , agli oggetti 11 loro peso, che risulta dal prodotto della loro massa per la costante g. Tutti gli esseri viventi presentano quindi degli organi specifici detti recettori di gravità, ad essa sensibili, che li Informano in ogni istante della loro posizione e condizione di stabilità. Inoltre la gravità influisce sia sulla filogenesi cioè sulla genetica della specie, sia sull'ontogenesi ' ossia sullo sviluppo embrionale dell'individuo. Nel primo caso, essendo la gravità l'unico fattore ambientale rimasto costante dalle origini della Terra, è ovvio pensare che abbia influito sull'evoluzione della morfologia degli organismi c ci si chiede cosa potrebbe succedere a livello genetico in specie selezionate per successive generazioni in condizioni di microgravità. Nel caso dell'ontogenesi è stato dimostrato da nume- rabolici) e le radiazioni cosmiche, più altri fattori secondari come l'accelerazione al lancio e al rientro (pari a 3-7 g), le temperature estreme (da —ISO" a +150° C), la periodicità geofisica (l'assenza del ciclo diurno e stagionale). Eppure si è scoperto che, anche In queste condizioni, alcune forme di vita possono resistere, come uno Utreptococcus Isolato su una telecamera posta sul Sùrveyor III, che è soprav. visùto per due anni e mezzo sulla superficie della Luna. Il principale fattore su cui é accentrata l'attenzione degli studi attuali è la gravità e gli effetti che per la sua mancanza si possono osservare sugli esseri viventi. La gravità, è solo un .caso particolare dell'attrazione che 1 corpi celesti esercitano l'uno sull'altro. Sulla Terra è pari a 9,81 m/s2 (valore detto «g») e dipende dal volume e dalla densità del pianeta. Essa «conferisce Nelle Puglie c'è un