Gas tossici riciclati come fertilizzanti

Gas tossici riciclati come fertilizzanti Gas tossici riciclati come fertilizzanti ELIMINARE una delle maggiori cause dell'inquinamento ambientale e trasformarla in una fonte di fertilità per 1 terreni esauriti dalle colture intensive equivarrebbe a risolvere due problemi, quello della produzione agricola e quello ecologico. E' questo l'obiettivo di un progetto, sviluppato in America, che mira ad abbattere i gas tossici fuoruscenti dal camini delle centrali elettriche a combustibili fossili e a trasformarli in fertilizzanti. L'idea in realtà non è nuova: già alcuni anni fa in Germania, dove le piogge acide, originate in gran parte dall'uso del carbone come fonte di energia, hanno dato origine a uno dei disastri ecologici più diffusi e irreversibili, è stata messa a punto la trasformazione dei gas emessi da una centrale elettrica a carbone in prodotti per uso agricolo; in quel caso però la sintesi veniva ottenuta in modo chimico tradizionale, cioè convogliando i gas In opportuni recipienti di reazione dove venivano trasformati in composti ammoniacali. La novità del progetto americano consiste nella conversione del prodotti gassosi in composti solidi elettrica da 1000 Megawatt, produce ogni giorno migliaia di tonnellate dt fumo e centinaia di tonnellate di gas, principalmente ossidi di azoto, di zolfo e di carbonio. L'uso di appropriati filtri può ridurre in modo soddisfacente la componente particolata (fumo e polveri) ma il problema di fermare i gas, primi responsabili delle piogge acide, è di difficile soluzione perché con 1 mezzi tradizionali (che implicano la loro circolazione forzata In recipienti di reazione e precipitazione) si rischia di occludere parzialmente il camino, a meno di non adottare sistemi complessi e costosi. Un fascio di elettroni che percorre trasversalmente una sezione della ciminiera, invece, non costituisce nessun ostacolo al libero sfogo dei gas liberati dal forno. Prima di passare attraverso la -zona di irraggiamento, questi vengono miscelati con ammoniaca, cosicché sotto bombardamento elettronico, tra i vari frammenti reattivi — radicali SO ed S03 dal biossido di zolfo, NO ed NOa dagli ossidi di azoto e dall'aria, unitamente ad una vasta gamma di altre specie — viene a trovarsi anche lo ione ammonio NH*. L'affinità tra questi frammenti è tale che essi si combinano rapidamente in molecole, che un impianto di lavaggio a pioggia fa precipitare preferibilmente come solfati e nitrati di ammonio. Anche l'ossido di carbonio partecipa alle reazioni, generando carbonati; ma in gran parte viene trasformato in anidride carbonica, innocua, che fuoriesce dal camino, assieme alla quantità, molto ridotta, degli altri gas nocivi, I sali di ammonio, ottimi fertilizzanti, vengono ricuperati: se ne possono prevedere, da una centrale da 1000 Megawatt, centinaia di tonnellate al giorno. L'efficienza del sistema, che si può stimare dalla chimica delle radiazioni dei gas coinvolti, dovrebbe essere alta, tale da non far incidere sul costi dell'impianto l'energia impiegata per produrre il fascio di elettroni sufficiente ad un'alta resa di conversione. Se I risultati all'atto pratico non si dlscosteran.no dalle previsioni, l'energia ricavata dal combustibili tradizionali potrà diventare sufficientemente pulita grazie, ironia della sorte, alle radiazioni tanto temute in altri tipi di centrali elettriche. con procedimento diretto e continuo, usando le radiazioni ionizzanti; la trasformazione avviene direttamente nella- ciminiera con un impianto relativamente semplice che dovrebbe anche garantirne l'economicità. Le radiazioni ionizzanti, siano di natura elettromagnetica o corpuscolare e provengano da sorgenti radiosotoplche o da macchine acceleratrìci, agiscono sulla materia estraendone gli elettroni dalle molecole. Elementi e composti chimici assumono cosi lo stato ionico, già molto reattivo, e spesso l'energia assorbita è tanto alta da scindere ancora gli ioni in frammenti con legami liberi a disposizione per combinarsi con qualsiasi specie si trovi nel mezzo circostante. Le radiazioni ionizzanti si comportano cioè come catalizzatori. Questa loro proprietà è già sfruttata dall'industria per la sintesi e la trasformazione di materie plastiche e nella produzione di composti alogenati di base. Con il progetto studiato negli Usa la chimica delle radiazioni diventa protagonista del disinquinamento. Un grande impianto che bruci combustibili fossili, per esempio una centrale Paolo Volpe

Persone citate: Paolo Volpe

Luoghi citati: America, Germania, Usa