Perché nei prossimi 35 anni 38 tumori in più alla tiroide

Perché nei prossimi 35 anni 38 tumori in più alla tiroide Perché nei prossimi 35 anni 38 tumori in più alla tiroide SE state per intraprendere un viaggio in auto e il conducente è un giovane maschio sarà bene che — oltre a non dimenticare di allacciare le cinture di sicurezza — teniate un atteggiamento amichevole e conciliante. Se, poi anche voi siete maschio, giovane e appartenete allo stesso gruppo sociale dell'autista (ma non siete suoi parenti), tenete stretto — in mancanza di meglio — un potente amuleto portafortuna. Sarete infatti nelle condizioni ideali perché il pilota sia portato a mostrarvi (indipendentemente dalla sua abilità ed esperienza di guida e dalle condizioni del veicolo, della strada e del traffico) il suo «sprezzo del pericolo», la sua marcata propensione a determinare situazioni ad alto rischio (Jackson. Gray 1976; Shaw. Sichel 1971). La conseguenza di tale propensione è che negli ni su 15 volontari ionizzazione, le modalità di irradiazione (esterna o interna, parziale o totale), la molecola di cui il radionuclide fa parte. Lo studio quantitativo della relazione tra dose assorbita ed effetto ha dimostrato un andamento in genere lineare e un'incidenza di circa due eventi su diecimila colpiti per rem assorbito. 3) I radioisotopi giunti da Cernobil avevano vita breve. A Bologna, per esempio, l'effetto nube si è esaurito nelle prime tre settimane durante le quali ogni persona ha complessivamente assorbito, in media, circa 40 mrem. L'incremento è uguale a quello cui si espone un valdostano che trascorra 3 settimane di vacanza in Campania; è almeno 30 volte inferiore al livello che può far consigliare l'aborto delle gestanti; è dell'ordine di grandezza della dose assunta quasi istantaneamente con una radiografia. Gran parte della popolazione umana è stata esposta negli Anni 50 e 60, per effetto del fallout da esplosioni nucleari, alla stessa dose giornaliera di radiazioni ma per un periodo di alcuni anni, senza che venissero adottate misure cautelative. riazioni dell'incidenza tumorale nelle popolazioni studiate. 2) La cancerogenesl da radiazioni ionizzanti indotta da somministrazioni acute è croniche è la forma di cancerogenesi umana più studiata per le problematiche mediche, occupazionali e militari che investe. L'assorbimento è influenzato da diversi fattori: la dose, l'intensità di dose, la durata dell'esposizione, il tipo di radiazione e la densità di La competizione sessuale può scatena 4) L'aumento dei tumori tiroidei previsto in Italia è stimato, su base probabilistica mediante estrapolazioni lineari, nell'ordine di 38 casi nel prossimi 35 anni. Non è detto che tale incremento si verifichi, ma. in ogni caso, non riusciremo a osservarlo poiché in tale periodo sono previsti ben 21 mila decessi dovuti a tumore tiroideo, con fluttuazioni casuali di alcune centinaia. Le cifre fornite sono praticamente trascurabili in confronto al numero dei decessi per tumori (circa 130 mila per anno nel nostro Paese) o determinati dal fumo (80 mila all'anno, di cui 40 mila per tumori polmonari e il resto a causa di patologie respiratorie e cardiovascolari). L'incremento del rischio determinato dalla nube è di circa 1 milionesimo e corrisponde al rischio offerto da 4-6 sigarette fumate consecutivamente «una tantum». 5) La cancerogenesi indotta da sostanze chimiche è un processo quantitativamente meno conosciuto di quello derivante dalle radiazioni. Il numero di composti chimici attualmente in uso è molto elevato. Per molti di essi non abbiamo dati, ma i composti sicuramente oncogeni per l'uomo sono, al momento, circa 40. re un diffuso sprezz

Persone citate: Gray, Shaw, Sichel

Luoghi citati: Bologna, Campania, Italia