Il futuro della tartaruga marina è sotto la sabbia di Lampedusa

Il futuro della tartaruga marina è sotto la sabbia di Lampedusa Il futuro della tartaruga marina è sotto la sabbia di Lampedusa IMPROVVISAMENTE l'estate scorsa sull'isole tta dei Conigli è ricomparsa, dopo dieci anni, la tartaruga marina (Caretta caretta) e ha deposto le uova. La specie vive da anni in grave difficoltà: le spiagge di Lampedusa sono aggredite dal cemento e dal turismo e dunque Yìiabitat per la deposizione delle uova si sta progressivamente restringendo, al punto da far temere per la sua sopravvivenza. L'Uicn (Unione internazionale per la conservazione della natura) inserisce la tartaruga marina nell'elenco della fauna italiana minacciata., come specie vulnerabile. Il Mediterraneo è infatti sempre meno ospitale e non solo per questa specie. Ma la tartaruga marina è particolarmente vulnerabile. Appartiene alla famiglia Cheloniidae che comprende altre cinque specie. Vive prevalentemente nelle acque profonde dei mari caldi, soprattutto negli oceani Atlantico, Pacifico e India¬ no, ma anche nel Mediterraneo e nel Mar Nero. E' tipicamente carnivora e si nutre di salpe, meduse, ricci, crostacei e pesci di piccole dimensioni. Il guscio (carapace) raggiunge negli adulti i 110 centimetri e il peso può arrivare a 120 chilogrammi. La tartaruga marina comune trascorre la maggior parte della sua vita in acqua, dove si muove agilmente con le zampe a forma di pagaia che vengono battute nell'acqua facendole assumere un andamento a .volo acquatico». Per deporre le uova essa si trasferisce invece sulla terra. Le femmine si portano sulle sabbie delle spiagge calde e scavano delle grandi buche in cui depongono circa un centinaio di uova dalle dimensioni di una pallina da ping pong. Dopo un perìodo di tempo variabile (7-10 settimane), che dipende in gran parte dalle condizioni ambientali e soprattutto dalla temperatura, le uova si schiudono e i giovani raggiungono im¬ rnazionale salverà dall'estinzione una rara mediatamente l'acqua. Durante questo breve tragitto essi corrono gravi pericoli e vengono attaccati da un gran numero di predatori. Inoltre anche piccoli ostacoli possono diventare insormontabili per le piccole tartarughe. A questi problemi naturali negli ultimi decenni si sono aggiunti quelli dovuti alla colonizzazione delle spiagge da parte della specie uomo che ne ha invaso ogni angolo. A Lampedusa compaiono in estate rudimentali recinzioni e cartelli che avvertono il turista e lo invitano a non calpestare la sabbia sotto cui le tartarughe hanno deposto le loro uova. E' una difesa esile ma importante, perché può significare la salvezza della specie nel bacino del Mediterraneo. Dal canto suo la Regione Sicilia ha dichiarato risoletta dei Conigli «riserva naturale, e l'ha inserita nel Piano regionale dei parchi destinandola a diventare -oasi faunistica'. Walter Giuliano specie di ottarda

Persone citate: Walter Giuliano

Luoghi citati: India, Lampedusa, Sicilia