Nel Corno d'Asia dove l'arte parla con gli dei

Dal Laos al Vietnam, templi maestosi e raffinati gioielli: nel volume di Boisselier il fascino delle civiltà orientali Dal Laos al Vietnam, templi maestosi e raffinati gioielli: nel volume di Boisselier il fascino delle civiltà orientali Nel Como d'Asia dove Parte parla con gli dei .'.111.' c : oh .ifo - ' NON si è mai unito, per il continente asiatico, un'espressione analoga a quella ben nota per un altro continente, il • Corno d'Africam. Eppure sarebbe un'espressione assai efficace, perché è un vero e proprio mCorno d'Asia* quel complesso di regioni e \di ^.proietta verso gli oceani e ne Stati che si protènda afSHW^eve un flusso continuo di orges nel labirinto Onorea un cuneo tra l'Oceano Indiano e il Pacifico, terminando (e come dissolvendosi) nell'arcipelago più vasto del mondo, quello dell'Indonesia. % A tale complesso di regioni e di Stati Jean Boisselier, studioso celebre per una serie imponente di pubblicazioni in cui l'acume critico ammodernato si unisce alla lunga e diretta esperienza dei luoghi, dedica il volume n Sud-Est asiatico nella seconda sezione ('Le civiltà dell'Oriente: diretta da Oscar Botto) della •Storia universale dell'arte* edita dall'Utet (pp. 385, L. 60.000). Sia detto subito che quest'opera è forse il migliore esemplo della funzione essenziale della •Storia:' quella di consentire, e anzi di rendere necessaria, una presentazione approfondita delle aree meno note della produzione artistica come di quelle più note, delle più lontane come delle più prossime. Sprovincializzare la nostra storia dell'arte, si potrebbe dire: sprovincializzarla, s'intende, laddove ciò occorra. In tal senso converge anche la scelta a largo raggio internazionale degli autori, come avviene nel caso presente. Tanto più allora acquistano significato i legami specifici che, per converso, alcuni autori hanno con Torino. Cosi il Boisselier, magistralmente tradotto da Irma Piovano per iniziativa del Cesmeo, è stato recentemente insignito del •sigillo* della città; e la sua biblioteca, acquisita dallo stesso Cesmeo, ne resterà a durevole testimonianza. La novità dell'opera si riflette nella problematica che la percorre e che, per cosi dire, condiziona il fluire delle immagini. In esse alcuni casi celebri e dunque me-' glia noti (come l'arte Khmer e i monumenti di Angleor in Cambogia) emergono su un complesso di testimonianze che spesso vediamo per la prima volta, almeno in un'opera d'insieme; ed è necessariamente così perete in molti casi si tratta di recenti scoperte archeologiche, le quali hanno aperto nuovi orizzonti e consentito conoscenze tu aree ed epoche finora pressoché ignote, come la preistoria. L'impressione generale del lettore, già dal complesso delle immagini, è che ci troviamo dinanzi a un'arte profondamente condizionata da MADRID — Una grande mostra con specchi e labirinti: è questa l'idea per un «omaggio a Borges» che si sta elaborando per l'autunno alla Biblioteca Nazionale. Il direttore Pablo Fusi e altri scrittori stanno raccogliendo una bibliografia completa di Borges, per poter illustrare tutti i personaggi e i luoghi citati nelle sue opere. E per far vedere le tante città fantasticate dallo scrittore, i promotori pensano di affidarsi aU'inumagina. acme da maggiori artisti spagnoli. Tra i documenti in mostra ci sari sicuramente l'originale di El ALeph, il racconto forse più noto di Borges, pubblicato nel '45: il manoscritto fu comprato l'anno scorso dalla Biblioteca Nazionale, durante un'asta a Londra. Per il falco pellegrino Dopo le battaglie contro Aids, fame e apartheid, il rode diventa ecologico e si mobilita per salvare una specie animale in estinzione: il falco pellegrino. L'iniziativa è opera della Virgin, un'etichetta inglese molto attiva anche in Italia, avendo reclutato nelle proprie file Riccardo Cocciante e recentemente Edoardo Bennato. La Virgin, in contatto con la Lega Protezione uccelli, metterà fra poco sul mercato una compilation di canzoni eseguite dalle proprie star del rock I proventi contribuiranno a realizzate il progetto ecologico. Simple Minds, Mike Oidfield, Culture Club, Peter Gabriel, Julian Lennon, Sandra, Pil sono i nomi più noti dell'album. E cosi con 55 minuti di canzoni si spera' di aiutare questo splendido volatile a riprendere il volo. Le ali le offre il rode 4 quella indiana per un lato, da quella cinese per l'altro. E' un'impressione valida, ma che va approfondita. Questo •Corno d'Asia» si trova appunto all'incontro tra le due grandi aree di civiltà; ma al tempo stesso è periferico ad esse, perché si di volta in volta i raccordi e le affinità. Quanto alla periodizzazione, chiunque parta dalla conoscenza dell'arte- occidentale potrà fare talune considerazioni interessanti. Anzitutto, l'omogeneità che manca nella storia esiste, almeno fino a un certo grado, nella preistoria; e se in'parté'1 ciò può essere dovuto alla scarsezza delle conoscenze, in parte ne deriva la conferma di una situazione già osservata altrove. Valga l'esempio delle figurazioni rupestri,'per te quali la documentazione- della Thailandia si unisce ora a quella, sostanzialmente omogenea, degli altri continenti. Inoltre, e soprattutto, ciò che impressiona è la continuità- di queste manifestazioni artistiche nelle singole zone, o centri di produzione: una continuità alterata certo da invasioni e sovrapposizioni di popoli, ma condizionata assai meno che presso di noi dai grandi cicli storico-culturali:. Tra tutte le sensazioni che colpiscono il lettore, la più consistente è forse l'assenza di un •medioevo*, e dunque la mancanza di quella lunga frattura che separa per noi la fine della classicità dalla sua rinascenza. Anche inragione di questa linearità detto sviluppo interno, la trattazione per singoli Stati (e cioè per aree culturali, che gli Stati approssimativamente ma non esattamente riflettono) era necessaria. Dopo un capitolo sulla preistoria, l'autore presenta in altrettanti capitoli la Birmania, la Thailandia, il Laos, la Cambogia, l'Indonesia, il Champa (per i motivi già detti) e il Vietnam In ciascun capitolo segue l'andamento della storia e mette in evidenza le emergenze, definendo i centri di produzione, le scuole, gl'influssi vari e diversi'insieme all'autonoma reazione locale. Al lettore italiano ed europeo, che ovviamente tende al confronto e alla sintesi, possiamo dire che risulti, in tanta varietà, di cui abbiamo sottolineato i motivi, qualche impressione d'insieme? Pensiamo di si, purché non si pretenda di isolare il giudizio dalle grandi aree contigue dell'India e della Cina. Un'arte- di profonda ispirazióne religiosa, espressa nell'architettura non meno che nella scultura; una monumentalità che sbocca in grandi complessi, intesi ad affermare l'eternità del divino; un forte simbolismo e > una grande raffinatezza di stile, nella voluta staticità di immagini destinate anch'esse a superare il tempo;. ecco le impressioni più vivide, che ci restano nel chiudere questo libro inusuale-e affascinan- te- Sabatino Moscati dirsi assorbita in uno Stato presente. Non per l'arte, tuttavia; e dunque al Champa, con le sue costruzioni imponenti e con le sue sculture fantasiose (ma anche con i gioielli e i bronzi finora pressoché sconosciuti) è dedicata una trattazione particolare. • •' K\> 0 | - L'autore si é trovato ' di > fronte a un dilemma: tentare una sintesi per periodi storici, facendo in essi confluire le testimonianze delle varie zone, o trattare l'arte di ciascuna zona seguendone lo sviluppo caso per caso. Ha scelto la seconda via, non senza qualche incertezza che per vero non ci sembra necessaria: se avesse operato nell'altro senso, si sarebbe trovato presto dinanzi a un discorso artificiale, livellatore di autonomie che non possono non costituire il filo conduttore del discorso, salvo a richiamare scambi e di apporti culturali. Per ciò stesso è un'area culturale di fervida originalità, di forte interrelazione, nella quale le popolazioni locali esercitano in proprio un'azione determinante. Quello che invece esse non realizzano mai è l'unità politica: Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia, Indonesia, Vietnam costituiscono la risultanza moderna di divisioni antiche; e solo in un caso, quello del Vietnam, un'entità politica e culturale del passato (l'antico regno induista del Champa) può Angkor Thom. Porta Sud, sovrastrutture della torre centrale .'.111.' c : ■.' . oh .ifo - '•) ot