Arte, scienza e polemiche

Arte, scienza e polemiche Arte, scienza e polemiche Genazzano Collezione FranchettL Con il titolo «Sogno italiano», nelle sale dell'antico Castello Colonna, la raccolta di un collezionista romano, composta di un centinaio di opere: da Twombly, Beuys, Schifano, Perini, Kosuth, Pascali fino alle ultime generazioni Idea di Achille Bonito Oliva. Catalogo Prearo. Fino al 31 ottobre. L'articolo di Enrico Baj su arte e scienza, in polemica con la Biennale di Venezia, apparso su «Tuttollbri» lo scorso 21 giugno, continua a provocare discussioni. Dopo gli interventi apparsi negli scorsi numeri, pubblichiamo due lettere, fra lo ultime pervenute. L'articolo di Enrico Ba) dal titolo: •Artisti ribellatevi alla Scienza», ha prodotto non poche perplessità in chi, da decenni, persegue un indirizzo diverso. Dire agli artisti ribellatevi alla scienza è come dire ai medici ribellatevi all'anatomia, alla chimica, alla biologia. Arte e Scienza ■ non possono essere disgiunte, perché l'arte è figlia della scienza. L'immaginazione dello scienziato non è molto disslmile da quella dell'artista perché tutto è osservazione e misura, e la percezione è un processo della mente che deve essere continuamente arricchita affinché l'immaginazione diventi pragmatismo razionale tradotto in segni algebrici, in modelli geometrici, in figure, in segni semantici. Non è la scienza che genera incubi, è l'uomo che ne fa un uso errato, sia in senso morale, sia in senso strettamente scientifico. Stranamente proprio Ba) ripudia la scienza, mentre denuncia nelle sue composizioni una mente matematica, una teoria algebrica per costruire «insiemi» che trascendono la significazione ordinaria, con echi surreali molto evidenti, non istintuale, ma colta. Non è esatto che la scienza si basi su una credenza di tipo fideistico, è vero invece che si regge su paradigmi, ma questi non sono •incondizionatamente» accettati da tutti coloro che fanno parte di una comunità scientifica .perchéparadigma vuol dire prospettata coniugazione che serve come modello, enunciazione di temi fondamentali, pensare per modelli, per schemi logici e strumenti di calcolo, che hanno subito e subiscono una continua evoluzione, da Euclide a Einstein a Lobacwsk), a Riemann, a Heisenberg (...). Come può esservi perdita di libertà creativa nell'aumentare e arricchire le proprie formazioni? Gli impressionisti non scoprirono per caso le vibrazioni luminose del paesaggio, dell'oggetto, della figura umana immersa nell'atmosfera, ma ebbero un sostegno teorico negli stu¬ Niscemi (Caltanissetta) i () Siciliana. Nel Palazzo Belvedere, curatore Francesco Gallo, mostra delle «presenze» siciliane nel panorama italiano. Divisa In 4 sezioni comprende una quarantina di artisti: dagli esuli Cappello, Consagra, Franchlna, Greco, Guttuso, Messina, Migneco a una serie di artisti affermati o emergenti rimasti in Sicilia. Fino al 31 agosto. Renato Barisanl: «Disegno» di contemporanei sulla complementarità dei colori, anche se ne segui un metodo che si realizzò sul piano della sensibilità individuale. Secondo Mandeibrot, vi sono in natura ordini diversi e più profondi di quelli stabiliti dalla logica ordinaria, .basta che il computer aiuti occhio, mano e cervello a svelarli». Marius Russo, Torino «Dove va l'arte del nostro tempo?.>, avevo chiesto alcuni mesi fa ad André. Masson, li novantenne Inesauribile sperimentatore. «A mio giudizio tende verso l'espressionismo», aveva risposto, e aveva aggiunto che c'è ancora spazio per il surrealismo in un mondo che voglia mettere da parte 11 razionale Gillo Dorfles, una delle personalità più attente agli sviluppi dell'arte e dell'estetica contemporanee, ha affermato: «Si continua a insistere che attraverso i computer si potranno creare nuove forme d'arte. Niente affatto: è proprio contro il computer che si tentano nuove forme d'arte...». E questa è appunto la posizione degli artisti dell'East Village, usciti alla luce del sole con una pittura-pittura che evidenzia i furori e i sogni di un mondo oppresso e fagocitato da congegni, monitor, tasti, blp blp... Oggi la tecnica e la scienza raggiungono nei giovani di New York il massimo rifiuto psicologico: d'altronde l'artista, per 11 suo ruolo, precorre gli eventi, ne anticipa le nausee, ne subodora i pericoli. L'America dei robot denuncia il rischio che corre la scienza giunta all'estremo di un cammino dove l'uomo tende a smarrire il controllo della propria identità. L'errore può diventare l'arbitro della macchina, la macchina può «inventare» l'uomo, 11 computer inventa quindi le idee per l'uomo In un crescendo drammatico dove si verifica lo scambio delle consegne: la fantasia alla macchina, la programmazione nell'uomo. Si può produrre arte a queste condizioni? Mi sembra pertanto anacronistico e pretestuoso 11 rapporto tra arte e scienza proposto dalla Biennale veneziana. Concordo pertanto con Baj su tale argomento, un po' meno sull'alchimia e sulla parte che essa può attualmente sostenere, a patto che la scienza con cui cerca il confronto sia la pataflslca. Luciano Caprile, Genova \ - )

Luoghi citati: America, Caltanissetta, Lobacwsk, Messina, New York, Niscemi, Sicilia, Torino, Venezia