Candeloro: la storia cambia e cambia anche lo storico

Candeloro: la storia cambia e cambia anche lo storico Candeloro: la storia cambia e cambia anche lo storico verso la storia politica e sociale italiana, che nel '56 lo portava a pubblicare uno studio famoso sul Movimento Cattolico e insieme il primo tomo della Storia d'Italia. L'ultimo volume, dedicato agli Anni 45-50, ricostruisce l'intreccio di spinte progressiste e restauratrici dal quale nacque la Repubblica, e che permeò anche gli anni successivi. Sullo sfondo di un quadro Internazionale ormai avviato verso,la guerra fredda («La fondazione della Repubblica e la ricostruzione. Considerazioni finali- 365 pagine, 40.000 lire) due sono i processi politici posti in evidenza nell'analisi di Candeloro: il progressivo declino dello spirito della Resistenza che, attraverso la crescente lotta fra i partiti sfocerà nello scontro del '48 e la contemporanea ascesa della de che, grazie al ruolo centrale svolto da De G aspe ri, determinerà gran parte delle scelte politiche ed economiche della ricostruzione. Del volume conclusivo dell'intera opera parliamo in una copertina con Candeloro, raggiunto nella sua casa ligure di Cogorno, dove è andato a ritirarsi dopo il premio •per leggere i libri che finora non ho fatto in tempo a guardare». , — In questi trent'anni è mutata non solo l'Italia, ma anche la storiografia, con i suoi metodi, 1 sistemi di interpretazione. Questi cambiamenti non hanno influenzato il suo lavoro? nonché dalle nuove grandi Storie. Comunque in questo volume ho aggiunto alcune considerazioni finali in cui riprendo tutto il problema generale della storia d'Italia-. — Negli Anni 50 lei dava una interpretazione molto ideologizzata. •Avevo accettato il marxismo nella versione gramsciana che mi sembrava — e in parte lo penso ancora — desse una visione della storia d'Italia abbastanza nuova. Da giovane sono passato attraverso una visione piuttosto crociana della storia; poi con l'esperienza dell'antifascismo sono arrivato a posizioni di sinistra molto avanzate. Negli Anni SO mi consideravo — non so se lo ero veramente — su una linea marxista. Adesso, sulla base dell'esperienza sono su una posizione più aperta. Non credo però alla fine completa dell'impostazione marxista: è sempre un pensiero attraverso il quale bisogna passare, per andare oltre, non per tornare indietro a posizioni liberali o liberistiche-. De Gasperi e De Nicola na della «Domenica del Corriere» to i a o è , , . n o « "o sono partito da una visione gramsciana: lo stimolo primo venne dalla pubblicazione dei Quaderni dal carcere di Gramsci, negli Anni 47-50. Naturalmente col passare degli anni molte cose sono cambiate e sono cambiato anch'io. Nei limiti della coerenza interna dell'opera ho cercato di tenere conto dei problemi posti dàlia storiografia, dallo sviluppo stesso degli avvenimenti

Persone citate: Candeloro, De Gasperi, De Nicola, Gramsci

Luoghi citati: Cogorno, Italia