dischi

dischi Tullolibri • Anno XII n. 510 - inserto redazionale ì.v copertine dei tre dischi di Madonna, simboli di al altrettanti cambiamenti di stili Attorno aleggiano preziose atmosfere sintetizzate. E poi tra la sorpresa ge- nerale ecco la voce di Madonna, calda, elastica, soffice in ogni passaggio. C'è un solo brano, *Jimmy Jimmy*. in cui ricompare la vocina quasi stridula. E si capisce quale salto di qualità Madonna abbia fatto in questa ultima fatica. Attraversando ritmi tropicali e sudamericani (-La isla bonita* e 'Love moke the umrld go. round*), o dolci ballate (*Open your heart* e 'Live • to teli* con le chitarre alla Springsteen). Ma la più bella -in assoluto è 'True blue*, un martellante brano con la batteria elettronica che schiaffeggia i timpani nello stesso»momento accarezzati da una voce sensuale e da violini sintetici. Una 'love song* affondata nell'infanzia del rock Anni 50 che provoca un immediato coinvolgimento emotivo. E' così che Madonna ci cattura. Alessandro Rosa Madonna: «Trae blue», Warner Bros. I giovani e la pau bi e del loro nuovo produttore Claudio Dentes. Il primo lato si affida di più alle canzoni: Skyline, il brano di apertura, è nel solco delle migliori cose di marca Krisma, fatto di abbandoni melodici e di recitativi «berlinesi». E al genere dance-brechtiana appartiene il fascinoso EyesGymnastic che chiude la facciata. In mezzo c'è una canzone d'amore dedicata a un cavallo, 11 che farebbe sospettare un omaggio a certe inclinazioni nani con le quali il duo ha sempre giocato, ma siccome è cantata in italiano e il testo è costretto all'evidenza, la provocazione si stempera in cavalcate da lande brianzole e acquista un sapore assolutamente demenziale. Decisamente sconsigliabile oltre che sul piano erotico anche su quello strettamente musicale. Il lato 2 si ricongela con meno canzoni e più architettura elettronica. SI va da una specie di tribalismo eschimese, a cori di Armaduk tecnologici, da emergenze inquietanti degne del film La cosa di J. Carpenter, a leggeri ricami nel ghiaccio. li brano più interessante è un paranoico Be-bop, quello più digeribile è Iceberg, altra canzone predestinata «1 singolo. Al proposito i Krisma dichiarano: 'Dell'iceberg si vede solo la punta. Tutto quello ohe c'è sotto è clandestino, misterioso, affascinante». Non c'è dubbio, ma è anche quello che procura le disgrazie. E' sicuro che i Krisma vanno a segno più facilmente nelle parti emerse cioè, fuori di metafora, la vena compositiva di Maurizio e la voce «alla Marlene» di Cristina si esprimono al meglio nella forma canzone. I! resto è da riservare ad altri ascolti, più subacquei appunto. Gianfranco Manfredi Krisma: «Iceberg*, Carosello. de LA STAMPA del 5 Luglio 1 rto» con Abbado e Pogorelich ra di crescere al centro di «True blue» 986 dischi

Persone citate: Abbado, Alessandro Rosa, Claudio Dentes, Gianfranco Manfredi, Jimmy Jimmy, Pogorelich, Springsteen, True