Lei ha letto Guareschi?

Don Camillo best-seller e l'opinione di due scrittori: Biagi e Tondelli Don Camillo best-seller e l'opinione di due scrittori: Biagi e Tondelli Lei ha letto Guareschi? Guareschi (e, ci risiamo, anche su Guareschi come scrittore). Il consigliere repubblicano voleva far qualcosa, l'assessore comunista con quella lettera ha già fatto moltissimo. E probabilmente molto si farà nei prossimi mesi: a Busseto per settembre si organizzerà un pubblico dibattito, che vedrà contrapposti l'assessore comunista e Beppe Gualazzini, autore di una biografia di Guareschi. Naturalmente sarebbe possibile non scoprirsi né la testa né i piedi: basterebbe rannicchiarsi e non parlare, mai più di Guareschi né'in termini letterari né in termini politici. Noi abbiamo cercato di vedere cosa ne pensano, se accettano di pensarci, tre scrittori, emiliani come Guareschi, di tre diverse generazioni: Enzo Biagi (Lizzano 1920, residente da anni a Milano), Luigi Malerba (Parma 1927, residente da anni a Roma), Pier Vittorio Tondelli (Correggio 1955, residente da pochi mesi a Milano). Cominciamo da Enzo Biagi. La gente continua a leggere Guareschi. Continua a leggerlo anche lèi? «No, l'ho letto a suo tempo, lo conosco, so dove va». — Dóve va? «Va (ci vorrebbe un'espressione forte)... a tutti i calligrafi. Va a suo modo dove andavano Jack London, o Renato Fucini: va a raccontare delle storie». — Storie italiane, storie emiliane... «Questo no.' Guareschi ha raccontato un'Emilia che non esiste. L'Emilia è più complicata di come la •racconta lui. Lui certe cose non le'ha volute capire, ha voluto conciliare un po' tutto. C'è uh equivoco di fondo nella sempliflca-

Luoghi citati: Busseto, Correggio, Emilia, Milano, Parma, Roma