La Sampdoria di Boskov condannata all'attacco

La Sampdoria di Boskov condannata aii'afHtacco La Sampdoria di Boskov condannata aii'afHtacco Otto gol del Genoa in Val d'Aosta e subito un beniamino: Domini di GIORGIO BIDONE IL CIOCCO — Squadra offensiva, aperta, spettacolare che gioca con allegria per vincere: così Vujadin Boskov vuole la Sampdoria. E nel ritiro del Ciocco ha subito messo in atto le sue teorie. Per il momento insto che la comitiva blucerchiata è arrivata qui giovedì pomeriggio soltanto sul piano del lavoro atletico, ma questo secondo Boskov è alla base dell'impostazione tecnico-tattica dei blucerchiati. Il gioco offensivo, assicura l'allenatore, non comporta alcun pericolo. «Rischia di più — dice Boskov — chi sta chiuso in difesa. E poi come faccio io con questi giocatori a fare il catenaccio? Non sarebbe possibile con gente come Vialli e Mancini. Con loro si deve attaccare, perché sanno giocare e possono fare gol a qualunque avversario. Con uomini di questo genere bisogna giocare per fare gol». Boskov quindi promette una squadra 'Spettacolo- che gioca e lascia giocare, che cerca di imporre la sua manovra. Dovranno essere gli avversari a preoccuparsi di neutralizzare il gioco blucerchiata e non viceversa. Anche se naturalmente non sarà una Sampdoria -allegra- nel senso che qualche cautela i blucerchiati la attueranno. In difesa, ad esempio, Boskov schiererà la squadra a uomo (-Così — commenta — vedrò chi sbaglia^. A centrocampo invece, si giocherà a zona, anche perché in questo settore la squadra non dispane di elementi forti nella marcatura ma più portati all'impostazione offensiva come Briegel: •Se dovessi imporre al tedesco di seguire un'avversario — dice ancora Boskov — perderebbe il 50 per cento della sua forza». L'allenatore intende impiegare il tedesco come mezz'ala sinistra. «Perché — spiega — se lo metto sulla fascia è più facile per gli avversari fermarlo. In mezzo invece, non lo tiene nessuno». Ma per intanto la Sampdoria -spettacolo- deve trovare la migliore condizione fisica per cui qui sulle colline della Carfagnana Boskov sta torchiando i suoi giocatori, soprattutto al mattino, mentre al pomeriggio fa la sua comparsa il pallone e, allora la fatica si unisce al divertimento e la fatica diventa più sopportabile. Questo perché Boskov vuole che la Sampdoria raggiunga una più che soddisfacente condizione atletica già per il 12 e il 13 agosto, quando i blucerchiati disputeranno a Marassi le due partite della -Columbus Cupassieme a Genoa, Milan e Argentinos Junior. E poi a distanza di une decina di giorni prenderà il via l'attività ufficiale con la Coppa Italia. «Una manifestazione — dice Boskov — cui teniamo moltissimo. Non capisco i miei colleghi che dicono che la Coppa serve per trovare la giusta condizione atletica per il campionato. La Coppa è molto importante e biso- gna essere subito in forma per superare e bene il turno eliminatorio». Lavoro quindi e ancora lavoro qui al Ciocco. Ma al bastone della fatica Boskov unisce la carota. Ad esempio, per quanto riguarda l'alimentazione. Bersellini teneva i giocatori a una dieta ferrea mentre il suo successore vuole un'alimentazione molto varia, controllata si dai medici, ma con i giocatori responsabilizzati nella giusta misura. Ed è per questo che anche il ritiro al Ciocco si concluderà a metà settimana, con il ritorno a Genova. «Perché — dice Boskov — i giocatori sono professionisti che sanno autodisciplinarsl e toglierli per un tempo troppo lungo dalla loro vita normale è secondo me controproducente». di DARIO CRESTODINA SAINT-CHRISTOPHE (Aosta) — L'uomo nuovo, forse 11 Genoa lo ha già trovato: si chiama Sergio Domini e arriva dal Modena. Se prima era uno sconosciuto, di cui al massimo si sentiva parlar bene, adesso è già un beniamino dei tifosi rossoblu. Ieri sera il mezzodestro è stato il migliore in campo nell'amichevole vinta per 8-0 dalla squadra di Perotti contro i dilettanti del Saint-Christophe (Prima categoria). Finché c'è stata partita vera, anche se a un ritmo ben distante da quello del campionato di B, e cioè fino al 20' del secondo tempo. Domini ha diretto con autorità e stile il centrocampo, dando l'impressione di essere, assieme Il nuovo allenatore Boskov al libero Bini, allo stopper Trevisan e al fluidificante Policano, in vantaggio di preparazione sul resto dei compagni. L'ex modenese, a tratti centromedlano metodista vecchia maniera, ma più spesso utilizzato in appoggio alle punte, ha realizzato il primo gol su calcio di punizione dal limite e ne ha propiziati altri due. Oltre a lui; sono andati a segno tre volte Auteri (bello il 3-0, siglato di testa su centro di Luperto), due l'altro neo acquisto Clpriani (dal Lecce, via Empoli), una Chiappino e Manilla, il «bomber» entrato soltanto nella ripresa, a causa di un leggero ritardo (è un po' appesantito) d'allenamento. I probabili titolari sono r e a ù o l a l o o , e o n o ni, Policano, Mileti, Trevisan, Bini, Rotella, Domini, Auteri, Luperto, Cipriani. Al termine della «sgambata», Attilio Perotti ha accennato a certezze e a dubbi con identica sincerità e estrema sintesi: «/ nuovi arrivati mi sembrano inseriti abbastanza bene nel telaio preesistente. E' vero. Domini ha offerto una buona prova e spero che possa confermare in futuro quest'impressione. Ritengo positiva anche la gara del giovane Rotella come tornate destro, un esperimento che proseguirà. Perché Manilla solo nel secondo tempo? Non ci sono misteri, il nostro cannonniere resta sempre lui*. I «vernissage», come quello di ieri in Valle d'Aosta, in ge- - nere cpmunque - I n «.„„„!„„ il giovane tecnico del Genoa ; avrà senza dubbio tratto al J cune indicazioni. La squadra || ha adottato con un po' d'im| barazzo una zona mista che j impone meccanismi da proj-f vare a lungo, se si vuole, per | esempio, sfruttare al meglio " le proiezioni sulla fascia sinistra di un Policano, che è qualcosa in più d'una promessa. Devono ancora lavorare Testoni, Auteri, Marnila, Clpriani e Mileti, mentre Luperto, dopo l'ottimo campionato con il Lecce, è chiamato a giocarsi le carte più importanti proprio a Marassi. Ieri non si è visto molto, ma ha già dimostrato di poter diventare un punto di riferimento a metà campo. Gli manca soltanto il passo giusto, condizione che non dovrebbe tardare a ritrovare. Perotti, però, ha già anticipato quali dovranno diventare i giocatori chiave; sono cinque: Cervone, Policano, Bini, Domini e Manilla. A dir la verità, l'allenatore spera di poterne aggiungere un sesto all'elenco. Si tratta di Scanziani, dato ormai vicino ad un accordo'con 11 presidente Spinelli. Di lui, Perotti dice un gran bene: -Come uomo e giocatore non si può discutere. Ci sarebbe molto utile a centrocampo, poiché quest'anno credo che si rivedrà un grande Bini. Conto molto su Graziano, che sta lavorando ottimamente. Il suo carisma dovrà alutare i giovani-. Proprio a Saint-Christophe il tecnico genovese ha buttato nella mischia una mezza di ieri in Valle dAosta, in gescesi sul terreno sin dal pri- nere cpmunque mo minuto: Cervone, Testo- I n «.„„„!„„ il giovane tecnico del Genoa dozzina di ragazzini e di questi ha stupito piacevolmente un certo Fabio Visca, 18 anni, fisico quasi maturo, destro e sinistro usati senza differenze e con gran naturalezza, testa alta, pronto a smarcare e a smarcarsi: -E' il nostro piccolo gioiello, ha una visione di gioco eccezionale. Sentirete presto parlare di lui-, ha detto Perotti. Mercoledì sera il Genoa giocherà al «Lamarmora» di Biella, contro i bianconeri locali, formazione che ambisce alla C2. L'impegno dovrebbe fornire risultati più probanti. Lazio tranquilla in ritiro a Gubbio GUBBIO (Perugia) — Dopo la prima leggera sgambatura di ieri sera della Lazio a Gubbio (corsa e qualche esercizio senza pallone) stamani test sullo stato psicofisico dei singoli. L'allenatore Fascettl è abbastanza soddisfatto: -L'atmosfera è tranquilla — dice il tecnico biancoceleste —; sono sicuro che potremo lavorare senza troppi problemi e proficuamente. Dalle risultanze del test ricaverò qualche indicazione sui singoli nel caso qualcuno avesse bisogno di un allenamento differenziato agli inizi. Anche per quanto riguarda la preparazione faremo due allenamenti al giorno, e tre a giorni alterni-. A proposito di Dell'Anno, rimasto a Roma ieri per chiarire la sua posizione economica, Fascetti dice che il giocatore -arriverà domani o al massimo dopodomani- facendo capire che una soluzione sarebbe già stata trovata. A parte il centrocampista Dell'Anno, sono 21 i giocatori nel ritiro di gubblo. Eccoli suddivisi per ruolo. Portieri: Terraneo (1953); Jelpo (1983); Salafla (1967). Difensori: Podavini (1955); Calisti.(1965); Filisetti (195S); Piscedda (1964) : Brunetti (1964); Gregucci (1964). Centrocampisti: Caso (1954); Acerbis (1960); Magnocavallo (1957); Fonte (1965) ; Pin (1962); Esposito (1963); Sgarbossa (1964). Attaccanti: Mandelli (1967); Poli (1962); Fiorini (1958); Camolese (1955).