Prost lascia la McLaren per la Williams

Il francese ieri ha parlato a lungo con i dirigenti della Honda e del team britannico Il francese ieri ha parlato a lungo con i dirigenti della Honda e del team britannico Prost lascia la McLaren per la Williams Nelson contento «Gara perfetta» Preoccupato per l'inferiorità tecnica della vettura, il francese dice: «La Porsche non ci ha assicurato un ulteriore sviluppo del motore» - «Non si può perdere una gara così...» - Polemica fra Johansson e Alliot di ERCOLE COLOMBO HOCKENHEIM — Una sconfitta cosi, con la macchina che si ferma a pochi metri dal traguardo, proprio nell'ultimo giro, ha certamente disturbato Alain Prost. Tanto che il francese campione del. monde, ' subito'' dòpo la gara, ha, còri tutta probabilità, firmato un accordo per il suo passaggio, il prossimo anno, alla Williams. La notizia non è ufficiale ma è quasi certa. Il francese aveva trascorso circa un'ora, in mattinata, con i responsabili della Honda, «nascosto» nel team della Casa giapponese. Lunghe discussioni, poi incontri con i dirigenti stessi della Williams. Al termine della corsa Prost si è ancora recato dai responsabili della sua nuova probabile squadra ed ha ancora parlato per parecchio tempo. Alla fine, sorpreso dai cronisti, ha ammesso; «Non ne posso più! Non si pilo perdere in questa maniera, a causa di una inferiorità tecnica. Lo scorso anno eravamo superiori — lo riconosco — ma ora siamo indietro. Ciò che piti mi preoccupa è che la TagPorsche non ha assicurato alla McLaren un ulteriore sviluppo del motore. Per questo dovrò prendere dei provvedimenti Un altra tessera del mosaico del mercato-piloti si conpone, dunque, con un trasferimento abbastanza imprevisto. Ora se è vero che Prost è passato alla Williams, rimane sicuramente libero Nigel Mansell. L'inglese, che ha avuto un abboccamento con la Ferrari, però potrebbe anche trasferirsi alla McLaren al posto del francese. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Anche Rosberg era nero. Il finlandese ha cosi commentato il suo stop: 'Ho ragione io ad abbandonare una Formula 1 con simili regolamenti. Queste non sono più corse ma colpi di roulette. Uno rischia la testa e poi deve fermarsi perché rimane sema benzina. E' inconcepibile. E poi il prossimo anno ci saranno più partenze, con il minigran premio del sabato e tutti i regolamenti che non mi piacciono. Sono contento di avere deciso per l'abbandono-. Nel clan della Ferrari, visitato in giornata da Vittorio Ohidella, amministratore delegato della Fiat Auto e presidente della scuderia modenese (è stato per tutta la gara ■■ ■ ■ : ■■ ■ ■■■■ ! : : in una curva a vedere soprattutto gli altri...), non si è fatto nessun dramma. Si fa l'abitudine anche ai risultati negativi. Alboreto ha detto: «La t>eftura andava abbastanza bene, avrei potuto anche ottenere un onorevole piazzamento se non fosse successo nulla. Ma sapevo beiiissimÓ"che si poteva verificare un qualche tipo di rottura perché in questi giorni ne avevamo avute parecchie, sia per quanto riguarda il motore che per gli altri oroont di trasmissione. Il cambio era sotto accusa ed è successo quello che doveva succedere. Dobbiamo lavora- Mansell è il leader MONDIALE PILOTI (dopo 10 prove): 1. Mansell 51 punti; 2. Prost 44; 3. Senna 42; 4. Piquet 38; 5. Rosberg 19; 6. Laffite 14; 7. Arnoux 14; 8. Johansson 7; 9. Berger 6; 10. Alboreto 6; 11. Brundle 4; 12. Fabi 2; 13. Patrese 2; 14. Streiff 1. MONDIALE MARCHE: 1. Wllliams-Honda 89 punti; 2. McLaren-Porsche 63; 3. Lotus-Renault 42; 4. Ligier-Renault 28; 5. Ferrari 13; 6. Benetton-BMW 8; 7. Tyrrell-Renault 5; 8. Brabham-BMW 2. V:,.- . \r A re, ma questa non è una novità-. Il direttore sportivo Marco Piccinini ha cercato di fare il bilancio della situazione: « Johansson è stato praticamente tamponato, anche se poi lui a sua volta ha messo fuori uso la Benetton di Fabi. Non abbiamo ottenuto^ dei tempi eccellenti ma eravamo abbastanza competitivi. Soprattutto noi non abbiamo nessun problema di benzina. Se Alboreto arrivava alla fine poteva entrare fra i primi. Il cambio che si è rotto è oggetto di notevoli attenzioni da parte dei nostri tecnici e vedremo nelle prossime settimane di risolvere anche questo problema-. Contento lui: è tutta la stagione che si va avanti con queste scuse. In ogni caso la Ferrari girava un secondo e mezzo meno veloce delle macchine migliori. La vettura nuova, cioè quella col passo accorciato, è stata messa subito a riposo perché era meno veloce dell'altra. Sarà però ripresa, a titolo sperimentale, per altre prove. Da mercoledì a venerdì sono in programma dei test ad Imola ai quali parteciperanno la Ferrari, appunto, la Williams e la Minardi. C'è stata anche una piccola polemica fra Johansson e Alliot. Il francese ha detto: «J7 solito Johansson, nelle partenze non sta mai attento-. Lo svedese ha replicato: ^Questo Alliot non guarda dove va-. Ma si è trattato di un diverbio a distanza in quanto i due non si sono neppure incontrati. Resta da dire che lo svedese ultimamente ha avuto parecchi incidenti in partenza, anche se non sempre la responsabilità è stata sua. In ogni caso la Ferrari, dopo 7 giri, con il ritiro di Alboreto. era già praticamente fuori gara visto che lo svedese aveva già un passaggio di ritardo. Fra gli sconfitti anche gli uomini della Benetton che speravano In un risultato positivo. In effetti Berger è stato il più veloce (suo il giro migliore in l'46"604 media 229,534 km/h). L'austriaco ha perso molto tempo in una fermata ai box per un inconveniente all'impianto della turbina e poi ha recuperato rapidamente piazzandosi al decimo posto a due giri di distacco. Se non avesse avuto questo problema, con tutta probabilità, sarebbe stato fra 1 primi. Per Fabi continua la sfortuna più nera: il milanese" ormai non riesce più a finire una gara da tempo. ■ HH ;: Ma c'è stata anche DAL NOSTRO INVIATO HOCKENHEIM — Ancora samba brasiliana, cosi come era successo nella prima gara di stagione, a Rio de Janeiro. Nelson Piquet ha preceduto sul traguardo Ayrton Senna. Così il campione della Williams ha recuperato cinque punti sul compagno di squadra Mansell e si è rilanciato nel mondiale. Nello stesso tempo il sudamericano della Lotus ha ottenuto un piazzamento molto prezioso, su un circuito che doveva essere favorevole solo agli avversari. Piquet ha compiuto una gara perfetta, anche sul piano tattico: -Dovevo vincere ed ho vinto. Non dico di avere recuperato tutto, ma la lotta è aperta-. Qualcuno gli ha chiesto come sono i rapporti con Mansell. «Ci parliamoha risposto ridendo. E poi ha spiegato di avere scelto un assetto della vettura diverso da quello dell'inglese, meno veloce ma con maggiore aderenza. Sul cambio di gomme con- ■HH polemica con Head testato da Patrick Head. Nelson ha dichiarato: ...Sono io che guido e mi pare di avere abbastanza sensibilità per capire quando è il momento giusto-. Il progettista poi ha ammesso di avere sbagliato a infuriarsi. Nelson Piquet nuovamente protagonista dunque. Ed il brasiliano brilla anche per il grande senso umoristico. Venerdì Rosberg ha. annunciato il suo ritiro con un comunicato nel quale spiegava le ragioni della decisione, motivandole fra l'altre con i regolamenti della F.l e criticando alcuni piloti come Lauda. Nelson ha replicato a modo suo con un documento scherzoso, del quale riportiamo una ..libera» traduzione. 'Mi risulla che si è parlalo molto nelle ultime settimane circa il momento in cui comincerò a correre in Formula 1. Cosi in occasione del Gran Premio di Germania, un avvenimento importante per me, in quanto la mia carriera iniziò proprio ad Hockenheim. colgo l'occasione per annunciare che ho deciso di gareggiare in Formula 1 ancora per 8 anni. In effetti sto ricominciando la mia carriera: mi sono reso conto che dopo 18 stagioni non mi sono mai divertito tanto come adesso. E' arrivato il momento in cui debbo rendere omaggio a tutti i miei amici ed a tutti coloro eoe hanno fatto tanto per me. -In particolare vorrei rendere omaggio alla squadra Willianis-Honda. Anche se uno degli ex piloti della Williams se ne è andato senza una buona parola sul team, non ho avuto dubbi nel firmare un contratto con Frank Williams a metà '85 e sono lieto di dire che le mie speranze sono state esaudite. Il motor-home del team Williams è un paradiso di tranquillità, gli addetti alle pubbliche relazioni della squadra sono i migliori ed i più professionali che si posssa desiderare. E naturalmente i risultati del lavoro di Patrick Head parlano da soli. •Né, guardandomi indietro, posso dimenticare la squadra Brabham di Bernie Ecclestone, un team che mi aiutò a vincere due campionati del mondo e (chissà...) forse altri nel futuro. Due cose ancora mi hanno spinto a continuare: sono molto impressionato dalle nuove regolamentazioni e non vedo t'ora di fare 32 partenza anziché 16 in un anno. Ed inoltre non ho la minima idea di cosa farei nel caso dovessi smettere di correre. Quindi rimango. •PS.: Laura, ci vediamo a Monaco nel maggio '87!!!. Firmato-Nelson Piquet-. c. eh.

Luoghi citati: Germania, Hockenheim, Imola, Marche, Monaco, Rio De Janeiro