Piquet campione del risparmio

Successo del brasiliano in Germania, Senna 2° e Mansell 3°, àncora ko la Ferrari Successo del brasiliano in Germania, Senna 2° e Mansell 3°, àncora ko la Ferrari Piquet campione del risparmio E' Berger il più veloce di Hockenheim i piloti o stesso nell'ultimo giro ter di bordo per controllare la quantità di benzina nei serbatoio. E cosi su certe piste particolarmente veloci come quella di Hockenheim, negli ultimi giri pare di assistere a una corsa di automobiline elettriche rimaste senza corrente, lecco Piquet che va da una parte all'altra della pista per assicurarsi dell'esistenza degli ultimi litri di carburante, ecco Rosberg che si ferma nel prato, senza una goccia, ecco Prost che è costretto, dopo aver cercato in tutti i modi di «aiutare» la sua McLaren a proseguire per inerzia, a scendere per spingerla verso il traguardo (rischiando fra l'altro la squalifica in quanto tale manovra e proibita), ecco Senna che si impegna in un ridicolo zig-zag. - Ora il campionato è più aperto, per Piquet. Sarà un caso fortuito ma Nigel Mansell, dopo la sua visita a Maranello, per la prima voHa nella stagione non aveva una v '"".ms perfetta. Mancava di ade. tiza, aveva sovrasterzo. La loti», c s- ipre aperta anche a Prost e Senna Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda la Ferrari. Era in crisi, ci è rimasta e probabilmente ci resterà. Ieri le vetture di Alboreto e Johansson non erano pessime, anzi avrebbero forse potuto puntare ad un buon piazzamento. Un pizzico di sfortuna per io svedese che è rimasto dal nostro inviato CRISTIANO CHIAVEGATO HOCKENHEIM — Nel Formula 1 Economy Run, cioè in quella corsa al risparmio di carburante in cui si sono trasformati i Grandi Premi, la Williams continua a non avere rivali. E conquista, in Germania, la terza vittoria consecutiva, la sesta della stagione su dieci gare disputate. . Stavolta si è imposto Nelson Piquet, che ha tagliato in tranquillità il traguardo al termine dei 44 giri in programma. Ayrton Senna, scuotendo la sua Lotus per utilizzare ogni grammo di benzina, ha conquistato un insperato secondo posto e Mansell si è piazzato fortunosamente al terzo, seguito da Arnoux. Beffate invece le McLaren che avevano dominato le prove del giorni scorsi: Rosberg e Prost. dopo esser stati protagonisti anche in gara, sono rimasti senza carburante nell'ultimo giro. Il finale ha ancora una volta dimostrato che questa formula dei consumi non regge sul piano sportivo e spettacolare. Le corse di F.l — continuamente spezzate dalle soste ai box per i cambi di gomme — sono dlven tate delle competitizioni per piloti tassinari (anche se da 300 km/h), costretti a guidare soprattutto con gli occhi puntati sul display del compu¬ Guai e corsa opaca dell'inglese sono stati costretti a eco - Incidente a Johansson, coinvolto in un incidente alla partenza con Alliot e Fabi, rottura del cambio per il milanese al 7° giro. Ma non ci sono scuse: quando le cose vanno male si corre dietro ai guai del momento e non si può pensare, ad esempio, all'affidabilità. Il cambio della Ferrari è vecchio, ha in pratica 14 anni e con le attuali potenze cede, anche se è stato rinforzato. La gara, in sé, non ha detto molto. Alla partenza due brividi. In testa Senna con grande audacia e bravura ha saltato le due Mclaren che lo precedevano, infilandosi di brutto fra Prost e Rosberg. Quando era già quasi davanti, il brasiliano ha toccato la vettura.del francese, sulla sinistra, spostandola di parecchi centimetri. Per fortuna di tutti, nessun danno. Più indietro, Fabi si è spostato sulla destra e poi è rientrato di colpo. Sulla sua traiettoria si è trovato Johansson che ha dovuto frenare ed è stato tamponato da Alliot. La Ferrari è balzata In aria ed è ricaduta di nuovo contro la Benetton del milanese che è uscita per la tangente contro le protezioni, sfiorata pericolosamente dagli altri concorrenti. Per Fabi gara finita, per lo svedese sosta ai box per cambiare le ali anteriori e le gomme. Un giro perso, poi una bella rincorsa su ritmi simili a quelli di Mansell e poi l'arresto definitivo a due passaggi dal termine mentre si trovava in nomizzare la benzina, ma Prost e Rosberg si Albereto bloccato dal cedimento del cambio nona posizione, a causa del distacco di una paratia dell'alettone posteriore, forse danneggiato nell'urto con la Benetton. Senna è rimasto al comando perj una tornata, quindi è stato risucchiato progressivamente indietro. Prima lo ha superato Rosberg, poi è venuto fuori Piquet che ha infilato anche il finlandese. Piquet ha allungato ed al 14" giro ha deciso di rientrare per cambiare le gomme all'improvviso, sorprendendo anche il proprio team che aspettava invece Mansell. Patrick Head, progettista della Williams, ha imprecato forte perché Nelson lo ha avvertito via radio all'ultimo momento, ma questa è stata forse una mossa vincente. Il brasiliano, che aveva scelto gomme più veloci, ha effettuato due cambi rapidissimi. Cosi in alternanza al comando della gara sono stati Rosberg per 5 giri, Prost (1), ancora Piquet e Rosberg. Al 39° passaggio il pilota della Williams ha definitivamente assunto le redini della gara ed è andato a vincere. Rosberg ha fatto qualche numero per resistere (anche un diritto alla chicane), ma al termine ha pagato la sua esuberanza con sumando tutta la benzina e fermandosi 500 metri prima di Prost. Due posti regalati a Senna, Mansell e Arnoux: la coppia della McLaren si è dovuta accontentare delle briciole. Hockenheim. Alain Prost spi -f.>r'':-- , m'. — -i nge con rabbia la sua McLaren-Porsche in panne di benzina COSI* AL TRAGUARDO: Piquet (Williams) 44 giri pari a km 299,068 in 1 ora 22'08"263 media km/h 218,463; 2. Senna (Lotus) a 15"473; 3. Mansell (Williams) a 44"580; 4. Arnoux (Ligier) a l'15"176; 5. Rosberg (McLaren) a un giro; 6. Prost (McLaren) a un giro; 7. Warwick (Brabham) a un giro; 8. Tambay (Lola) a un giro; 9. Jones (Lola) a 2 giri; 10. Berger (Benetton) a 3 giri; 11. Johansson (Ferrari) a 3 giri; 12. Berg (Osella) a 4 giri. GIRO PIÙ' VELOCE: il 35° di Berger (Benetton-BMW) in l'46"604 media km/h 229,534. RITIRI E CAUSE: al 1° giro Fabi (Benetton) incidente; 7°, Alboreto (Ferrari) cambio; 8°, Streiff (Tyrrell) motore; 11°, Ghinzani (Osella) frizione; 12°, Alliot (Ligier) incidente; 14°, Boutsen (Arrows) turbo; 18°, Dumfries (Lotus) rottura radiatore; 20°, Nannini (Minardi) motore; 21°, De Cesaris (Minardi) cambio; 23°, Patrese (Brabham) turbo; 35°, Brundle (Tyrrell) motore; 38°, Palmer (Zakspeed) motore; 39°, Rothengatter (Zakspeed) cambio; 39°, Danner (Arrows) motore.

Luoghi citati: Germania, Maranello