Asolo, l'oratorio del Seicento è crollato o è stato abbattuto?

Asolo, l'oratorio del Seicento è crollato o è stato abbattuto? Asolo, l'oratorio del Seicento è crollato o è stato abbattuto? TREVISO — L'aveva costruito intorno al 1600 un nobile trevigiano: Bonifacio Rover, proprietario di un appezzamento di terreno e di alcune case nella sona. Adesso non c'è più. E' ridotto ad un cumulo di macerie, distrutto probabilmente dai colpi di una pala meccanica. L'oratorio Ca' Lauro era situato su una delle splendide colline di Asolo, centro ai piedi del Grappa. L'avevano dimenticato quasi tutti, e infatti da anni non era più citato nelle guide turistiche dell'Asolano: dalla Rocca alla Villa di Freye Stark. Se n'era ricordato di recente l'amministrazione comunale, che aveva deciso di mettere a bilancio una discreta somma per i primi interventi di manutenzione straordinaria. L'oratorio, proprietà della Curia di Treviso, cadeva a pezzi ma all'interno erano conservati abbastanza bene la cappella e gli affreschi con immagini sacre e alcune pregevoli decorazioni a stucco che l'adornavano. C'era, inoltre, anche la tomba del nobile trevigiano che quasi trecento anni fa aveva voluto costruirlo. L'abbattimento dell'oratorio — utilizzato per lungo tempo prima come luogo di culto, poi come piccolo teatro e infine come edifi¬ cio scolastico in tempi antecedenti alla^seconda guerra mondiale — è diventato un giallo. Abbandonato dopo la seconda guerra mondiale perché vicino era nata la nuova chiesa, negli ultimi decenni non era mai stato preso in considerazione dagli enti locali che avevano preferito dirottare i loro fondi sul restauro di altri edifici. Sull'abbattimento misterioso, il pri ha presentato nei giorni scorsi un'interpellanza urgente al sindaco. «Ufficialmente — ha risposto Angelo Zampin, primo cittadino di Asolo — noi non ne sappiamo assolutamente nulla». Il parroco, don Giovanni Tasinazzo, la cui icanonica è poco distante dall'oratorio, invece sostiene che cappella ed oratorio sarebbero crollati da soli, e che a cancellare uno dei gioielli di Asolo sarebbe stata l'incuria degli enti pubblici. Chi non crede nella 'leggerezza, di Comune e Sovrintendenza alle Belle Arti è invece il pretore di Castelfianco Veneto, Giuseppe Alù, che ha aperto un'inchiesta. Di gente pronta a testimoniare di aver visto uva ruspa che si aggirava minacciosa attorno all'ex oratorio ce n'è parecchia, ma finora non si è trovato nessun testimone oculare al presunto scempio. Flavio Corazza

Persone citate: Angelo Zampin, Bonifacio Rover, Flavio Corazza, Giovanni Tasinazzo, Giuseppe Alù, Rocca, Stark

Luoghi citati: Asolo, Treviso