Paura a Novara 4 in un anno morti per Aids

Paura a Novara Paura a Novara 4 in un anno morii per Aids Tra le responsabili del contagio potrebbero essere le zanzare? - Lo dice un dermatologo NOVARA — Quattro decessi in meno. di un anno (l'ultimo è di pochi giorni fa) per Aids e forse altri ancora per i quali la sindrome da immunodeficienza non è stata provata ma rimane fortemente sospettata. Per Novara è un dato preoccupante anche perché da parte di un noto medico locale, il professor Giorgio Leigheb. viene avanzata l'ipotesi della possibilie responsabilità delle zanzare nel contagio del famigerato virus •Htlv III», capace di restare in incubazione per anni e poi di esplodere improvvisamente distruggendo le difese dell'organismo umano. Rispondendo recentemente a una precisa domanda sul fastidioso insetto che tormenta i novaresi nel periodo estivo. Leigheb. primario di dermatologia dell'ospedale Maggiore, ha affermato che a suo parere la zanzara oltre che l'epatite virale e numerose altre malattie può forse trasmettere anche l'Aids. Ma fino ad ora. stando almeno a quanto risulterebbe alla divisione «infettivi» dell'ospedale novarese, di prove sulla responsabilità delle zanzare nei casi di Aids non ce ne sono. Esistono, invece, i morti per questa terribile malattia e purtroppo sono in aumento: quattro negli ultimi mesi tutti per la sindrome da immunodeficienza come ha dimostrato l'accertamento effettuato in anatomia patologica. Naturalmente non vengono forniti i nomi dei deceduti, ma si sa che tutti e quattro erano giovani tossicodipendenti. Il virus «Htlv III- aveva annullato le loro difese ed è stato quindi il responsabile delle morti anche se la causa ultima è diversa in ciascuno dei casi. L'ultimo in ordine di tempo, per esempio, è deceduto per leucemia, il precedente per setticemia diffusa, ma per tutti c'era alla base la caduta dei. poteri Immunitari, triste caratteristica dell'Aids. -Non è però il caso di creare allarmismi-, afferma il professor Lodovico Isalberti. primario di medicina legale delI l'ospedale Maggiore, •anche perché i recenti quattro casi vanno rapportati allintera popolazione della provincia che supera il mezzo milione di abitanti. Non c'è dubbio, tuttavia, che l'Aids è in aumento anche nel Novarese-. Isalberti nella sua divisione esegue numerose autopsie ma spiega che la ricerca dell'Aids non è facile: «Ci debbono essere taluni aspetti caratteristici per indurre il medico al sospetto. Noi abbiamo stilato un vero e proprio "protocollo" per gli esami sui cadaveri da quando è scoppiato questo malanno. Ma non credo che la malattia sia nata adesso: ricordo che già negli Anni SO ci trovavamo di fronte a morti inspiegabili, provocate proprio dalla scomparsa nell'organismo del deceduti di ogni potere immunitario. Alloro, erano cose incomprensibili; oggi verrebbero catalogati come casi larr- iti di Aids-. Nella divisione «infettivi» dell'ospedale di Novara è in funzione da circa un anno una speciale équipe medica che segue la nuova malattia cercando di individuare i casi dei portatori sani. Tutti i componenti della fascia-rischio (tossicodipendenti, omosessuali) se lo desiderano vengono visitati. I casi dei cosiddetti portatori sono risultati parecchi. Qualcuno addirittura era donatore di sangue 1 E' stato ovviamente cancellato dall'elenco dell'Avis. Marcello Sanzo A Castrecaro un panino lungo due km CASTROCARO TERME — Un panino lungo 1820 metri è stato impastato, cotto e farcito a Castrocaro Terme-Terra del Sole (due località che costituiscono un solo Comune), nel Forlivese. L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione commercianti e dal comitato turistico con I' obiettivo di preparare il panino più lungo del mondo e di entrare nel «Guinness dei primati», li record precedente è stato stabilito a Trieste, con un panino di 404 metri. Il panino di Castrocaro (largo 12 centimetri, alto sette, del peso di 19 quintali e 700, farcito con salumi, porchetta e formaggi per un peso complessivo di 13 quintali e cento) si snoda, su una tavolata della stessa lunghezza, fra Castrocaro e Terra del Sole, collegando le piazze centrali delle due località. Secondo gli organizzzatori, già sicuri del record, l'iniziativa ha anche lo scopo di cementare i rapporti tra i due centri. In un minuto divora 1 kg di anguria PARMA — La bilancia, giudice unico ai XVIII campionati italiani e al IV campionato del mondo dei mangiatori di anguria che si sono svolti a Sissa, ha laureato campione lo studente diciottenne Paolo Magri, di Collecchio (Parma), che in un minuto ha divorato oltre un chilo di angùria 0 005 grammi). Il titolo femminile è andato ad una casalinga di 28 ann' di Brindisi. Rita Ricco, con '680 grammi, alla quale è andata l'-Anguna d'oro». Il nuovo campione non è però riuscito a strappare il record di Gianfranco Ragazzini di Colorno (Parma) con la ragguardevole misura di 1340 grammi. Dietro Magri si sono classificati l'iraniano Saeid Ashtaricon (930 grammi), campione nel 1984, e Antonio Mazzara, di Fontanellato (Parma), con 880 grammi. Alla sfida hanno partecipato 110 maschi e 17 donne arrivati da numerose città d'Italia e da alcuni Paesi esteri, tra i quali Polonia, Iran e Libano. 2 etti e meno di spaghetti in 40 secondi LECCO — (p. I. g.) Nella congerie di premi singolari o strani o addinttura pazzi che imperano nell'estate, ora c'è anche quello dello spaghetto d'oro: è stato istituito a Vercurago. nel Lecchese, dove i concorrenti dovevano mangiare nel minor tempo possibile un piattone da due etti e mezzi di spaghetti. Il più rapido e quindi vincitore della gara davanti a una folta folla che taceva il tifo per questo o quell'amico, l'ha spuntata Natale Carolini, di Calolzio Corte (Bergamo) il quale ha fatto fuori i due etti e mezzo di spaghetti in 40 secondi. il primo dei battuti, Ignazio Tarante, compaesano del vincitore, ha impiegato 75 secondi.