Bresci, viaggio nella polemica

La decisione di realizzare un monumento all'anarchico La decisione di realizzare un monumento all'anarchico Bresci, viaggio nella polemica Il vice presidente dta agli assassini di come anarchici» - L DAL NOSTRO INVIATO CARRARA — L'interrogativo è inquietante: può un pezzo di marmo spaccare in due Un Paese di per sé già cosi fitto di problemi? A richiamarlo sono 1 più recenti falli avvenuti a Carrara — approvazione della delibera che dà il via ai lavori per il monumento all'assassino di Umberto I, Gaetano Bresci — e a Monza, dove la Messa per l'anniversario dell'uccisione del sovrano è stata turbata da un ordigno fatto esplodere . alle 4.30 di sabato davanti al portale del Tempio dei Carmelitani. ! Il movimento monarchico italiano aveva predisposto ; una funzione di suffragio, e altre ne sono previste nei prossimi giorni, come avviene ogni anno nel ricordo dell'at- ■ tentato che avvenne a Monza il 29 luglio 1900. La celebrazione ha assunto ora rilievo maggiore dopo 11niziativa di anarchici carrarini i quali da tempo insistevano per un monumento che ri. cordasse colui che compi il ■ regicidio. Una bomba molotov è stata fatta esplodere al- ' l'alba di sabato sulla soglia della chiesa di Monza e lo scoppio ha frantumato parte del basamento di granito, incendiato la parte lignea della porta, annerito il mosaico ch'i sormonta l'ingresso, in cui spicca la Madonna. Sono . intervenuti i vigili del fuoco, i quali hanno spento le fiamme, e la polizia. Il vicequestore di Monza, dottor Piero Falbo, ha diretto le prime indagini disponendo un servizio di sicurezza mentre all'interno del tempio — sito a breve distanza dalla Villa Reale e da! punto in cui Umberto I fu assassinato — . si svolgeva la funzione reli' giosa a cui hanno assistito fedeli giunti da varie regioni .. d'Italia. Sui muri della chiesa erano state tracciate dagli attentatori scritte come «Viva Bresci- e •Umberto I come Pino' cliet.c 'Fare fuoco sui tiranni... Le •scrino sono state cancellate prima della Messa. Davanti alla parte bruciata . della porta è stata collocata 'la corona d'alloro inviata dal , principe Vittorio Emanuele di Savoia. Il presidente del movimento monarchico, conte Carlo Galimberti, dopo la visita alla >i cappella espiatoria, eretta ' dove avvenne l'assassinio del re, oggi in ristrutturazione, ha tenuto la commemorazione. Il vicepresidente del movimento monarchico, Giulio Solci Scarpi, ci ha detto: 'Definire inaudito quanto è avvenutole dire poco. Ci troviamo davanti all'espressione più ' grossolana del terrorismo. Possiamo domandarci che cosa si potrebbe ormai obiettare a un monumento eretto in onore degli assassini di Aldo Moro. Vogliono forse gli ■ ■ anarchici proporre all'Ameri¬ ca, da cui Brèsci arrivò, un monumento che esalti gli assassini di Kennedy?-. Carlo Galimberti ha avuto parole durissime per l'inizia- • Uva del monumento a Bresci e per l'attentato alla chiesa ■ del Carmelo, i cui danni, ha precisato, -saranno pagati per intero dai monarchici con commozione, con indignazione e con tanto orgoglio per es- ' sere obiettivo di un'azione * cosi abietto». Galimberti ha del Movimento monarchico: «Cosa si potrebbe ormai obiettare ad mia statua dedica Aldo Moro? Non credo che tutti gli abitanti di Carrara vogliano essere etichettati La risposta del sindaco: «In consiglio comunale non c'è stata nessuna spaccatura» pure aggiunto: -Sulla strada della licenza e del permissivismo, tanto facile da percorrere quanto aspra da risalire vi è una sola meta che sicuramente si raggiunge: la violenza e il totalitarismo, cioè la negazione della libertà. Quando chiesero a Bresci perché avesse ucciso il re, rispose: "Cosi, per anarchia"-. Galimberti ha concluso: •Sarebbe ben triste dovere un giorno constatare che questo Stato consente di erigere monumenti a chi lo voleva distruggere nellai fallace convinzione che, tanto, quello era uno Stato monarchico-. •Andremo a Carrara e terremo là la prossima riunione del Consiglio direttivo del Movimento monarchico italiano-, annuncia Solci Scarpi, vicepresidente del Mmi. •La nostra non sarà una provocazione, ma un gesto di amicizia e di riguardo verso tanti carrarini i quali certamente non vogliono essere etichettati come anarchici, né, tanto meno, come terroristi o bombatoli-. E' polemica dura, dunque, per il «pezzo di marmo» da cui si vuole ricavare 11 monumento a Bresci. Da Monza a Carrara il viaggio non è bre¬ ve e lascia sfilare per ore davanti agli occhi le immagini di un'Italia vacanziera, piuttosto indifferente, che va al mare lasciando a casa 1 problemi di sempre. Alle spalle ci rimangono le bandiere sabaude, le note della marcia reale, tanti giovani incontrati a Monza. Marco Coscia (26 anni a fine agosto), addetto stampa del Mmi, ci aveva detto: -In fondo, gli anarchici di Carrara li posso capire. Pochi nostalgici. Troppo facile prendersela con loro, più logica una valutazione politica di un'iniziativa che divide l'Italia e accende animosità-. Alessandro Costa, comunista, sindaco di Carrara, dice: •Non so se vi sia animosità a Monza, ma qui a Carrara sul voto non c'è stata spaccatura. Sulla concessione dell'area per il monumento, che si farà poco distante dal cimitero di Turigliano, i comunisti si sono astenuti e la delibera è passata. Carrara è conosciuta come città degli anarchici, ma vorrei dire che non ha solo questa faccia. E' anche la città del marmo, quindi dell'arte. Qui ospitiamo il simposio internazionale di scultura e ogni anno vengono da noi artisti che per quindici giorni lavorano in piazza .sotto gli occhi del pubblico. Abbiamo giovani di tutto il mondo, senza eccezioni. Carrara è pure, quindi, una città aperta al dialogo, disposta a dare e a ricevere cultura-. —Ma il monumento a Bresci? «Su questo fatto del monumento la città non si è mai divisa. Non è un problema, ne abbiamo purtroppo altri, come la disoccupazione, la droga, l'ambiente, i servizi, questi aspetti vorrei sottolineare-. Questo monumento viene, dicevamo, da parecchi interpretato come esaltazione del delitto, come ricordo di un assassinio... «Won sarà un monumento — dice il sindaco — che rievoca il momento dell'uccisione. Questo lo ribadisco chiaramente. Lo scultore, il professor Carlo Signori, lo ha concepito nel ricordo di ciò che sentiva raccontare da ragazzo dalla madre sui fatti avvenuti a Milano nel periodo umbertino. E' ideato come un monumento pulito, senz'armi, con due ali...». —C'è però un giudizio pendente davanti alla magistratura. E' parso infatti a molti di ravvisare nel progetto ■ n. v .. . Carrara. I,<> scultore Carlo Signori con il bozzetto del monumento all'anarchico Bresci un'apologia di reato, di un crimine... «Noi abbiamo detto — aggiunge il sindaco di Carrara — e abbiamo considerato che vi sono due autonomie. Noi riconosciamo l'autonomia della magistratura e noi siamo autonomi qui, nel nostro ambito, per quanto ci riguarda a proposito dell'iniziativa e del monumento-. Sentiamo da Alvaro Mazzucchetti (il quale, con il fratello Alfredo ha qui une delle più grosse industrie del marmo), quale parte abbia nel progetto. Dice: '«Siamo impegnati a trovare il marmo, ma è un blocco un po'particolare quello che ci vuole, di circa cinquanta tonnellate almeno, e non tutte le cave possono reperirlo-. —Non pensa che sia un problema che. al di là del fatto commerciale, certamente pur importante per voi. stia suscitando polemiche un po' troppo arroventate? -Non so, l'Italia ha forse cose più importenti a cui badare, ma per i carrarini credo sia una questione sentita. Non so poi ai genovesi e ai torinesi quanto possa importargliene. Noi siamo una cittadina, un paese anzi, ed era un monumento che si doveva fare. Meglio se si fosse fatto senza tante chiacchiere e pubblicità. Per noi è un lavoro, ma è anche un'idea...-. Da tempo l'idea è portata avanti, per un antico ideale anarchico, da Ugo Mazzucchetti, 83 anni, animatore del comitato «pro-Bresci», cognome identico, dunque, a quello dei due industriali marmisti. Risponde Alvaro Mazzucchetti: «Si, Ugo è nostro padre, anarchico irriducibile, antifascista da sempre-. Questo personaggio un po' mitico non si cura minimamente del fatto che Bresci sia stato esaltato come «eroe» dal rivoluzionario repubblicano Benito Mussolini nel 1904. In città monumenti ad anarchici ve ne sono già. come quello .che è iivplazza Gramsci, dedicato a Gaetano Alberto Mescili. Vi si legge: -L'alba della sua onestà irradia da qui un sole che mai vedrà tramontoAccanto gli sta Giuseppe Verdi, è di marmo pure lui... Renzo Rossotti