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Riforma della legge urbanistica Riforma della legge urbanistica Una lettera firmata dal capogruppo Marchini e sione e astrattezza allontanano sempre più la g li pli chiede la riforma della legge urbanistica. Lo fa con una lettera, firmata dal capogruppo Sergio Marchini e da Fernando Santoni, inviata ieri al presidente della giunta regionale. • Tra i problemi più sentiti — scrive Marchini — oggi c'è la definizione di una normativa urbanistica che tuteli il territorio sema però risultare inutimente vessatoria. Sono caratteristiche che, certo, non troviamo nel testo della legge numero 56 nata dieci anni fa su basi culturali sbagliate e arretrate-. Le successive modifiche, secondo i liberali, non hanno fatto altro che «peggiorare la situazione rendendo la legge così complessa da risultare del tutto incomprensibile al normale cittadino». «Col risultato — aggiungono — di distribuire a piene mani confusione e astrattezza allontanando così sempre di più fiducia e sarai della gente dalle istituzioni: Di qui la decisione del gruppo liberale di preparare un corposo documento da proporre come base di discussione per la modifica della legge attualmente in vigore. Cosa propone il pli? «Drastica riduzione della complessità delle norme, valenza del piano regolatore come piano direttore e non come minuto controllore dell'attività edilizia, diversità di strumenti e di procedure per le diverse realtà territoriali del Piemonte. Questa in sintesi la proposta». •L'obiettivo che ci poniamo — conclude Marchini — nel pieno rispetto dell'impegno degli amici assessori è di portare il dibattito su questi temi in giunta dando al più presto ai nostri concittadini un chiaro segno dell'impegno regionale nella direzione di una norma urbanistica più operativa e meno paralizzante». E per passare dalle parole ai fatti i liberali suggeriscono la creazione di una, commissione tecnica per la revisione della legge. «Sarebbeprecisano — un primo e significativo passo». da Santoni - «Confuente dalle istituzioni»