La frattura tra gli arabi non scoraggia re Hassan

n dialogo tra moderati e Israele potrà continuare n dialogo tra moderati e Israele potrà continuare La frattura tra gli arabi non scoraggia re Hassan Il sovrano risponde alle critiche degli oltranzisti dimettendosi da presidente della Lega Araba - Delusione per l'intransigenza israeliana nei confronti dell'Olp 14 RABAT — Re Hassan II ha presentato alla Lega Araba le dimissioni da presidente di turno del vertice arabo. Lo hanno annunciato fonti ufficiali a Rabat, precisando che il passo è stato compiuto sabato dal sovrano ed è stato motivato dalle reazioni sfavorevoli registrate in .certi» Paesi arabi sul recente incontro tra il Capo dello Stato marocchinò e il primo ministro israeliano Shimon Peres. Re Hassan era presidente di turno del vertice arabo da quello che si svolse a Fes nel settembre 1982. Il sovrano era stato confermato nell'incarico' durante il vertice arabo straordinario svoltosi a Casablanca nel 1985. In un messaggio Inviato al segretario generale della Lega Araba, Chedli Kllbi, re Hassan afferma: «A causa delle reazioni negative suscitate in certe capitali arabe dal nostro incontro con il primo ministro israeliano noi vi chiediamo di porre fine alla 14) nostra presidenza della conferenza del vertice affinché, né in considerazione di tale presidenza né in quanto Paese ospitante, il regno del Marocco possa costituire un ostacolo sulla via dello svolgimento di un prossimo vertice arabo». Quest'ultima frase del sovrano, secondo gli osservatori, sembra indicare che 11 Marocco sia favorevole a un recente appello di Klibi per la convocazione ' di un vertice arabo. Tale convocazione era stata chiesta con urgenza dall' Organizzazione per la Liberazione della Palestina con Io scopo di sanare le divergenze interaràbe dopo l'incontro tra Hassan e Peres, ma finora nessun Paese arabo aveva risposto all'appello formulato in merito da Klibi. Nella lettera al segretario della Lega Araba, riportata dall'agenzia ufficiale marocchina, Hassan cosi conclude: ••Nel prendere questa decisione (le dimissioni da presidente della conferenza della lega araba, ndr), rimettiamo nelle mani di sua eccellenza questa responsabilità dì cui Dio è testimone e il cui onere ci siamo assunti con probità, entusiasmo e patriottismo, e ci aspettiamo che essa venga affidata il più presto possibile alla cura dei nostri colleglli, i Re e i Capi di Stato dei Paesi arabi». Una piattaforma per una iniziativa di pace congiunta, giordano-palestinese era scaturita dall'incontro del febbraio 1885 tra nn Hussein di Giordania e lt presidente dell' Olp Yasser Arafat. Un anno dopo, nel febbraio 1986, re Hussein ruppe con Arafat decretando còsi la fine dell'azione comune giordano-palestinese. Re Hassan cercò di organizzare un vertice arabo straordinario nel maggio scorso, in seguito al bombardamento della Libia, 11 15 aprile, a opera dell'aviazione statunitense, ma 1 suoi sforzi fallirono, non essendo i ministri degli Esteri arabi riusciti a accordarsi. In una dichiarazione sui colloqui di ifrane diffusa venerdì, Klibi, pur senza pronunciarsi nel merito, chiedeva la convocazione urgente di un vertice arabo. Mercoledì, all'indomani della fine degli incontri Hassan-Peres, la stessa richiesta era stata fatta dall'Olp, che proponeva Algeri come sede, dando il via cosi a congetture secondo cui il prossimo presidente della, conferenza della Lega Araba sarebbe il presidente algerino Chadli Benjedid. Secondo altre voci, il prossimo vertice potrebbe essere ospitato dalla Tunisia. Osservatori politici ritengono che, dimettendosi, il cinquantasettenne sovrano ma-, rocchino si sia liberato dai vincoli e dalla pubblicità connessi alla carica e possa ora procedere a nuovi colloqui con Israele. Lo stesso Peres, al rientro in Israele, aveva detto di confidare in nuovi contatti con Hassan miranti a una incentivazione del processo di pace in Medio Oriente. La Lega Araba comprende 21 Stati più l'Olp. L'unica reazione favorevole al suo incontro con il primo ministro israeliano nel giorni scorsi era giunta dal Cairo. Nelle al¬ tre capitali o silenzio (Amman e Ri ad) o condanna. La Siria ha poi interrotto le relazioni diplomatiche con Rabat appena appreso che ad Ifrane, la residenza estiva di Hassan, si trovava Peres per quella che poteva essere una mossa decisiva per sbloccare il processo di pace. A margine dei colloqui tra Hassan e Péres c'è una certa delusione del governo di Rabat per l'intransigenza israeliana nei confronti dell'Olp. Il ministro marocchino Filali, al proposito, ha detto, nella versione del Jerusalem Post: Pensavamo che gli israeliani fossero pronti a fare un passo in direzione dei palestinesi». Ottimismo, invece, da parte di un altro esponente del gabinetto di Hassan, Ahmed Allawi. che definisce il vertice un successo perché ha segnato comunque l'inizio di un dialogo. Ma ora, a suo avviso, la riuscita dei prossimi dipende soprattutto da Israele.