Il Milan cambiato piace alla gente

Pellegrinaggio di tifosi eccitati accoglie l'arrivo della squadra a Vipiteno Pellegrinaggio di tifosi eccitati accoglie l'arrivo della squadra a Vipiteno Il Milan €ambiato piace atta gente Nell'ingresso in caza le rivalità - E' dal nostro Inviato CARLO COSCIA VIPITENO — Migliaia di persone in pellegrinaggio. Auto targate Milano, Brescia, Bergamo, Pavia, Piacenza, Savona, persino Messina. Gente felice con il Milan nel cuore. Famiglie intere vestite di rossonero, bambini urlanti, donne curiose, uomini eccitati al passaggio degli eroi. Ciascuno aveva al collo la macchina fotografica, per catturare un momento che domani diventerà reliquia e trofeo. Sono arrivati di buon mattino, sfidando le code dell'austostrada e i capricci del tempo. Hanno cinto d'assedio l'albergo della squadra, bello come una cartolina, nel centro di Vipiteno, hanno atteso con pazienza i giocatori, giusto per vederli, hanno addirittura vegliato in religioso silenzio sul loro pisolino pomeridiano. Poi, come in processione, tv.tti al campo per il grande rito del calcio. E sempre applausi, evviva, entusiasmo e allegria. Un bel clima. Il nuovo Milan piace e fa sognare, quanto basta oggi, che speranze e parole contano più dei gol. La squadra di Liedholm ha iniziato bene ti suo ritiro. Dopo la gran pioggia di sabato, ieri è tornato anche il sole e i rossoneri hanno sostenuto un doppio allenamento nel piccolo, graziosisstmo stadio di Vipiteno. Le tribune erano affollatissime e l'altoparlante, invece che musica in attesa del via, trasmetteva spezzoni di radiocronache e Interviste sul Milan dell'ultimo scudetto: un abile montaggio, molto efficace per alimentare la fantasia tifosa. Il venditore di bibite e panini faceva affari d'oro: 2000 lire una birra, 2500 un hamburger, e le armate rossonere del tifo erano assetate e affamate, e non solo di vittorie e di gloria. I giocatori sono arrivati da lontano, non dagli spogliatoi intendiamo, e forte dobbiamo cominciare e. pensare che anche questo dettaglio sia stato pensato e voluto, dopo gli elicotteri all'Arena il giorno del raduno. Forse è l'esigenza di fare dovunque e comunque spettacolo, di colpire l'immaginazione, di creare attesa e sopresa. campo, l'abile regia d preoccupato per la L'esperta mano di Silvio Berlusconi. I giocatori sono giunti dal fiume, di corsa, infila inaiano, e sono entrati sul prato verde fra due ali di folla, come i protagonisti della maratona entrano nello stadio a concludere fra gli applausi la loro fatica. Il popolo rossonero era quasi in estasi e agitava le bandiere al grido di «scudetto, scudetto». Ci sono state molte parole, ieri, e molte sospettiamo ce ne saranno domani, perché questo è il tempo delle speranze e non della realtà, con tutto il rispetto per chi muore di fede per l colori di una maglia. Ma come si fa a parlare di tattica e di risultati, di pronostici, Nel Como in V i Berlusconi - Ci so situazione di squal parlare sui serio di queste cose, dopo due soli giorni di ritiro? Dobbiamo dire che quelli del Milan, a cominciare dal ■oecchio saggio Liedholm, ci sono parsi molto disposti e cortesi anche a discutere del sesso degli angeli, ma noi vorremmo evitare di porgere al lettore le stesse frasi di un anno fa, gli stessi giudizi, le stesse scontate promesse d'estate, le stesse dichiarazioni cìie In fondo non dichiarano niente. Semmai, ci sembra più opportuno, e più serio, mettere in rilievo un'impressione. Questo Milan è molto cambiato e non è solo questione di uomini. Si respira Val Venosta c'è un no molte punte, ma Liedholm minimizifiche che renderanno povera la difesa un'aria diversa, c'è in. tutti concentrazione e voglia di fare, si vede insomma che esistono le basi per una stagione all'altezza delle attese e dei sogni. Naturalmente non tutto è cosi idilliaco come può essere apparso ai tifosi saliti qui a Vipiteno con la pace nel cuore. Molti campioni significano maggiori probabilità di vittoria ma anche sorda lotta per il posto. E qualcosa, sotto sotto, ha cominciato a muoversi anche se una mezza frase, in certe interpretazioni giornalistiche, è diventata un atto di accusa e uno scambio di opinioni si è trasformato tn una specie di rissa. Virdis ha avu giocatore che ha l J to qualcosa da dire su alcuni giudizi di Hatelev sul suo conto, il che ci sembra pure normale in un mondo che trasforma i giudizi In quattrini, ma la cosa è finita II, non ci sembra che al Milan, almeno oggi, si stiano affilando i pugnali. C'è semplicemente abbondanza ■ di giocatori per certi ruoli, specie in attacco, però non è detto che la concorrenza sia un fatto negativo, se il vecchio Liedholm saprà giocare con saggezza le sue carte. Il tecnico, ovviamente, ha minimizzato la storia delle rivali tà. in terne, cosi come Gaiderisi che è parte in causa e ha assicurato che non'pianterà grane se gli dovesse toccare la panchina. «Ma anche al Verona sono arrivato come riserva, con Jordan e Iorio, e poi mi sono conquistato il posto», ha aggiunto il piccolo attaccante con un largo sorriso. Era evidente che la pubblica ammissione di umiltà veniva considerata in maniera puramente teorica. Liedholm, Invece, si è lamentato non dell'abbondanza di punte, bensì della situazione delle squalifiche che gli renderanno, in avvio di stagione, povera la difesa. «Questo è il vero problema» ha sospirato sviando abilmente il discorso sui lamenti veri o supposti degli attaccanti. Il Milan visto da un'altra angolazione, e non è detto che sia quella sbagliata. la testa altrove

Persone citate: Berlusconi, Iorio, Liedholm, Silvio Berlusconi, Virdis